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Tardini
05/12/1999
h.15.00
PARMA - TORINO 4-1 (2-0)
Parma
: Guardalben, Thuram, Torrisi, F.Cannavaro, Fuser (al 56' Vanoli), Baggio (al 60' Bolano), Walem, Breda (al 78' Saccani), Serena, Ortega, Crespo. A disposizione: Micillo, P.Cannavaro, De Angelis, Bravo. All.: Malesani.
Torino: Bucci, Bonomi, Cruz, Cudini (al 49' Pinga), Asta, Diawara, Brambilla, Mendez (al 63' Ficcadenti), Coco (al 63' Lentini), Ivic, Artistico. A disposizione: Pastine, Galante, Tricarico, Crippa. All.: Mondonico.
Arbitro: De Santis di Tivoli.
Reti: Crespo 3', 58' (P), Ortega 45' (P), Aut.Cruz 75' (P), Cruz 90' (T).
Spettatori: 18.993 di cui 15.498 abbonati e 3.495 paganti.
Note: Ammoniti Cudini, Cruz, Bonomi, Artistico, Ortega e Ficcadenti. Angoli 1-1, recupero 2' pt, 3' st. Al 65' Ortega ha calciato a lato un calcio di rigore concesso per fallo di Diawara sullo stesso Ortega.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 6 dicembre 1999]
Un trapianto di cuore, secondo Malesani. Il Parma ha vinto, cioè, perché ha giocato con quel cuore che il Toro invece non ha avuto. Visto che quando c'è di mezzo il Torino si parla sempre più di cardiologia che di pallone, la diagnosi del 4-1 di ieri non poteva essere diversa. Dopo tre minuti e mezzo era già bella e finita, cose fuori dal Mondo: lancio lungo di Fuser, Asta non fa il fuorigioco e Crespo arriva solo davanti a Bucci per il diagonale dell'1-0. Da lì in avanti, una passeggiata. Nel fango: perché il campo del Tardini è sempre più marrone che verde e da domani la società provvederà a rifarlo. Ma intanto dopo Vanoli, Boghossian e Di Vaio, ieri è toccato a Fuser farsi male per colpa del terreno di gioco: distorsione alla caviglia affondando in una buca, una settimana fuori. Con lui, la squadra-mutua del Parma nella ripresa è salita a quota 12. Si fa prima a leggere il tabellino per vedere chi c'era, che non a elencarli. C'era, comunque, soprattutto Hernan Crespo che con la doppietta di ieri è diventato capocannoniere e ha raggiunto Zola nella classifica generale dei marcatori gialloblù in serie A: 49 reti. Nel conto generale, che include anche le coppe, l'argentino ha già superato il 10 del Chelsea: 65 a 64. "Quando sono venuto qui volevo lasciare un segno e ci sono riuscito", dice. Ed è una bella soddisfazione considerando che, nel suo primo anno parmigiano, il segno volevano lasciarglielo i tifosi: sulla fronte. Ieri ne avrebbe anche potuti fare tre, Crespo, se Bucci non gli avesse strappato la palla dai piedi nel primo tempo, quando forse l'attaccante pensava d'essere in fuorigioco e ha perso giri. E, forse, se non avesse regalato a Ortega il rigore del 4-0 nel secondo tempo, che per altro il collega ha messo fuori goffamente. Il Toro, che rinunciava a sei giocatori, ha rinunciato prima di tutto a giocare. La difesa non s'èmai ripresa dallo choc dell'1-0 e davanti a Bucci sono arrivati tutti con il Telepass. Il centrocampo ha provato un po' a fare la partita (Brambilla, Mendez e Ivic si sono guadagnati la sufficienza), ma chiaramente non era quella la sceneggiatura che la squadra di Mondonico voleva e sapeva interpretare: i ruoli si sono invertiti, i granata non ci hanno mai creduto e il Parma s'è divertito a correre in contropiede fino alla fine. Così sono arrivate più o meno tutte le altre reti e occasioni. Il 2-0 l' ha fatto al 46' del primo tempo Ortega (dopo aver colpito un palo dal dischetto, tutto solo, poco prima): lancio di Cannavaro, spizzicata di Crespo a prolungare, stop di petto e girata volante di sinistro un passo dentro l'area nell' angolino alla destra di Bucci. Nella ripresa il 3-0 al 14' di Crespo, smarcato davanti a Bucci da un cross rasoterra da sinistra di Walem. Il 4-0 (fallito il rigore che lo stesso Ortega s'era procurato: fallo del disastroso Diawara, peggiore in campo) è stata un' autorete di Cruz su un pasticcio dello stesso Diawara. Solo al 90' , poi, il Toro ha infilato Guardalben (di ritorno in A al posto dell' infortunato Buffon dopo un anno e mezzo) con una punizione-cross di Cruz che nessuno sembra aver toccato in area di porta. Il Parma ha goduto della miglior prestazione stagionale di Walem in regia, mentre è piaciuta la difesa Thuram-Torrisi- Cannavaro: potrebbe essere forse quello l'assetto migliore tra i vari provati fin qui, ma va detto anche che l' attacco granata ieri non è stato un test molto significativo. "Dopo la sconfitta di Milano - ha detto Malesani - avevo visto qualche faccia storta nella critica. Eravamo stati messi in discussione di nuovo. Oggi abbiamo dimostrato una volta di più di avere un grande gruppo, un grande potenziale e margini di miglioramento ancora da sfruttare: siamo una grande squadra con due campioni davanti. Abbiamo giocato per 90 minuti con una rabbia da Toro".