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Sant'Elia
08/12/2000
h.20.45
CAGLIARI - TORINO 0-1 (0-1)
Cagliari
: Scarpi, Villa, Lopez, Circati, Medri (al 53' Beghetto), Buso (al 79' Melis), Pinna, Modesto, Lucenti (al 76' Abeijon), Cammarata, Suazo. A disposizione: Castelli, Grassadonia, Carrus, Orlando. All.: Bellotto.
Torino: Bucci, Galante, Fattori, Delli Carri, Asta, Tricarico, Maspero, Brambilla (all'86' Cudini), Castellini, Schwoch (all'84' Ferrante), Colombo (al 76' Semioli). A disposizione: Pastine, Mora, Pinga, Panarelli. All.: Camolese.
Arbitro: Paparesta di Bari.
Reti: Schwoch 9'.
Spettatori: 14.786, di cui 5.333 abbonati per una quota partita di 67.424.000 lire e 9.453 paganti per un incasso di 138.967.000 lire.
Note: Ammoniti Tricarico, Lopez, Circati, Asta e Abeijon.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 9 dicembre 2000]
Colpo grosso del Toro al Sant'Elia dove nessuno era riuscito a vincere in questo campionato. Aver espugnato Cagliari significa rilanciare le ambizioni di promozione a patto di sfruttare al massimo il fattore-campo nelle prossime due gare casalinghe con Empoli e Pescara. Tre punti strameritati, i primi lontano dal Delle Alpi per Camolese, tanto più perché conquistati contro una squadra reduce da sei risultati positivi. In formazione d'emergenza ma con alternative all'altezza dei titolari, almeno come potenzialità, il Toro si calava nella parte di chi, stufo di buscarle, vuole cambiare rotta. E, dopo 10', passava in vantaggio con Schwoch. L'azione si sviluppava sulla destra dove Asta, promosso capitano, onorava i gradi con un perfetto cross dal fondo a rientrare: la finta di Colombo spiazzava la difesa cagliaritana e Schwoch, appostato nell'area piccola, non aveva difficoltà, di sinistro, a infilare Scarpi che toccava il palone con la gamba senza riuscire ad evitare il gol. Il Cagliari restava come stordito e la reazione era confusa, nervosa. Lucenti, non visto da arbitro e guardalinee, aggiustava il pallone con il braccio ma l'azione sfumava, tra le proteste, inascoltate, dei granata. Delli Carri e Galante marcavano a zona, con qualche affanno, Cammarata e Suazo senza però far correre grossi pericoli a Bucci, protetto alle spalle da Fattori. Il Cagliari si esponeva al contropiede torinista. Ed era Scarpi a venire graziato da Schwoch (26') che, lanciato da Colombo, appena dentro l'area sprecava il match-ball, alzando troppo la mira. L'umidità rendeva l'erba scivolosa e questo può spiegare l'errore di Schwoch e altre giocate imprecise da ambo le parti. Prezioso il lavoro di Colombo che agiva prevalentemente sul centro sinistra, in appoggio a Schwoch ma pronto a ripiegare a sostegno del centrocampo che aveva in Tricarico e Asta i due polmoni, in Brambilla il cervello e in Maspero il rifinitore. E proprio Maspero trovava il tempo giusto per lanciare a rete Asta al 45'. Asta percorreva una ventina di metri, aggirava il portiere in uscita e di piatto destro tirava: Medri, sulla linea, respingeva in corner. Dal possibile 2-0, il Toro rischiava il pari su un velocissimo contrattacco di Suazo stroncato da Bucci con una tempestiva e coraggiosa uscita sui piedi della "freccia dell'Honduras". Più aggressivo il Cagliari nella ripresa. Un colpo di testa di Cammarata sorvolava la traversa. Era la prima conclusione dell'ex granata che, poco dopo, non riusciva a deviare in porta un tiro sballato di Suazo trasformatosi in assist. Bellotto aggiungeva una punta. Beghetto, al posto di Medri. Il Cagliari reclamava un rigore per un "mani" di Delli Carri che Paparesta giudicava involontario. E i riflessi pronti di Bucci evitavano guai al Toro su un pallone carambolato tra Beghetto e un granata. Camolese si cautelava togliendo Brambilla, che aveva speso tutto, e inserendo un difensore in più, Cudini, che prendeva in consegna Suazo con Galante su Beghetto e Delli Carri alle costole di Cammarata. La pressione del Cagliari aumentava e ci voleva un autentico miracolo di Bucci per sventare in'incornata ravvicinata di Suazo, ben servito da Beghetto (20'). Un affondo di Asta era contrastato ai limiti del regolamento da Lucenti. Asta invocava il rigore e si beccava un'ammonizione. Poi, un'indecisione di Cudini su un contrasto "sporco" di Suazo, metteva ima clamorosa palla-gol sul sinistro di Cammarata che sprecava incredibilmente spedendo a lato. Asta, servito da Tricarico, sbaghava di un soffio il raddoppio e l'occasione per coronare con un gol una magnifica prova. Ma ormai i giochi erano fatti. Festa grande negli spogliatoi granata. Schwoch dedica il suo gol ai figli Tommaso e Jacopo; il patron Cimminelli, che ha acquistato un club polacco di A e punta ad allargare il proprio impero calcistico anche in Corea, confida di "credere sempre più nella promozione". Camolese prova a fare il pompiere: "I ragazzi sono stati bravissimi, ma c'è ancora molto da lavorare". Un successo che può rilanciare la squadra di Camolese verso la serie A.