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Delle Alpi
23/12/2000
h.15.00
TORINO - PESCARA 1-0 (0-0)
Torino
: Bucci, Galante, Fattori, Delli Carri, Castellini, Asta, De Ascentis, Brambilla, Maspero (al'93' Cudini), Colombo (all' 86' Tricarico), Schwoch. A disposizione: Pastine, Venturin, Mandelli, Semioli, Calaiò. All: Camolese.
Pescara: Bordoni, Gregori, Sadotti, Giacobbo, Mucciante, D'Aversa (al 77' Melosi), De Patre, Ruscitti (al 65' Minopoli), Sullo (al 71' Vukoja), Zanini, Giampaolo. A disposizione: Puglisi, D'Addazio, Tacconelli. All: Galeone.
Arbitro: Gabriele di Frosinone.
Reti: Asta 59'.
Spettatori: 15.089, di cui 10.292 abbonati e 4.797 paganti per un incasso di 86.455.000 lire.
Note: Ammoniti D'Aversa, Giampaolo e De Ascentis.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 24 dicembre 2000]
"En plein" per il Toro che ha sfatato il tabù Pescara e si è riconciliato con il suo pubblico alla vigilia di Natale. Un altro 1-0, il terzo, per una squadra in continua crescita sul piano del gioco e in costante ascesa: nel giro di un mese, dopo la sconfitta di Marassi con il Genoa, è passata dalla zona retrocessione ai quartieri alti della classifica, a soli tre punti dalla zona-promozione. A due giornate dalla fine del girone d'andata, il Toro ritrova la propria identità e fra tre settimane, a Cosenza, sarà chiamato a confermare d'aver imboccato la strada giusta, quella dell'umiltà e della consapevolezza di avere i mezzi per dare ragione a "patron" Cimminelli che nella serie A ci crede più che mai. Quella con il Pescara è stata la più bella prestazione casalinga della gestione Camolese e dell'intera stagione. Decisivo, al quarto d'ora della ripresa, il gol di Asta, ancora una volta il migliore in campo, ma il punteggio è assai esiguo rispetto al dominio esercitato dal Toro, con ben dieci occasioni, contro una del Pescara, e due pali. Nonostante il terreno scivoloso, i granata sviluppavano manovre fluide e profonde andando spesso al tiro. Non sempre, però, con freddezza e precisione. Come all'11' quando De Ascentis lanciava Colombo che scambiava con Schwoch ma non era pronto a ricevere il passaggio di ritorno. Schwoch appariva un po' troppo frenetico ma raccoglieva applausi per un bel recupero dopo aver perso un contrasto a metà campo. Il Pescara teneva botta e dimostrava di non meritare l'ultimo posto. Per il Toro era necessario aggirare l'organizzazione tattica degli abruzzesi sulle corsie esteme e ci riusciva grazie ad un Asta in condizione psicofisica strepitosa, e con la spinta di Castellini. Proprio Castellini, al 15', crossava per Asta che "bucava" e Maspero riusciva a girare in porta; sul rimpallo, Colombo coglieva l'esterno della rete. Insisteva il Toro, con azioni avvolgenti. E al 23' Maspero sfoderava un colpo dei suoi: con un gran sinistro da oltre 25 metri centrava in pieno il montante. Una prodezza balistica che avrebbe meritato miglior fortuna. Lo scampato pericolo induceva il Pescara ad osare e Bucci effettuava la prima parata su punizione di De Patre. Non c'era il tempo di rifiatare. Il Toro ripartiva e su lancio di Brambilla nell'area pescarese, Schwoch, a tu per tu con Bordoni, sparava al volo oltre la traversa. Sullo 0-0 il Toro gigioneggiava anziché badare al sodo. Alta un'incornata di Dalli Carri, su punizione di Maspero. Ben diversa la musica nel secondo tempo. Partenza a razzo dei granata che mettevano il Pescara in stato d'assedio. Assalti tambureggianti alla porta di Bordoni che bloccava un colpo di testa ravvicinato di Colombo. Ci pensava Asta a mettere le cose a posto. Inesauribile, metteva da solo in crisi mezza difesa. E al 14' raccoglieva il premio. Rimessa laterale di Schwoch per Maspero che centrava per la testa di De Ascentis: pronta la risposta di Bordoni che respingeva alla meno peggio e Asta, in scivolata, insaccava. Un boato salutava il gol liberatorio. Come morso dalla tarantola, il Toro continuava a spingere sull'acceleratore. Schwoch graziava Bordini tirando centralmente e, sulla respinta, colpiva il palo. Nel calcio gli errori si pagano. Il Pescara costruiva la sua prima palla-gol con De Patre, fuori bersaglio. Senza successo una botta ravvicinata di Colombo che trovava Bordoni ben piazzato. Altra opportunit&asgrave; mancata dal Toro per mettere definitivamente ko il Pescara che aveva inserito tre elementi freschi Minopoli, Vukoja e Meiosi per Ruscitti, Sullo e D'Aversa che ben orchestrati da Giampaolo cominciavano a creare qualche grattacapo a Bucci. Il brivido più grosso per il portiere si registrava al 43' su una bomba di Giacobbe da una trentina di metri che, con Bucci coperto al momento del tiro, lambiva il palo. Ma era scritto che il Pescara non avrebbe guastato la festa al Toro.