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Marassi
25/02/2001
h.15.00
SAMPDORIA - TORINO 2-0 (2-0)
Sampdoria
: Sereni, Sakic, Grandoni, Conte, Traversa, D'Aversa (al 69' Sanna), Bedin (al 75' Lombardo), Marcolin, Possanzini, Flachi (al 60' Stendardo), Luiso. A disposizione: Casazza, Manighetti, Cucciari, Jovicic. All.: Cagni.
Torino: Bucci, Galante, Delli Carri, Fattori, Mora (all'85' Panarelli), Asta, Garzya (al 56' Pinga), De Ascentis, Maspero, Schwoch, Colombo (al 64' Artistico). A disposizione: Pastine, Tricarico, Cudini, Venturin. Allenatore: Camolese.
Arbitro: Farina di Novi Ligure.
Reti: Flachi 18', Possanzini 32'.
Spettatori: 19.423 di cui 11.434 abbonati e 7.989 paganti.
Note: Ammoniti Maspero, Colombo, Fattori, Sakic e Artistico. Espulso Artistico. Angoli 9-2 per il Torino. Gravi incidenti prima e dopo la partita fuori dallo stadio.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 26 febbraio 2001]
Il sacro fuoco è tutto fuori, negli scontri prima della partita, nella solita violenza imbecille, torinisti (gemellati con i genoani) contro sampdoriani, tre tifosi feriti (con prognosi dai cinque ai venti giorni), sette agenti contusi, il questore di Genova Francesco Colucci che si prende una bottigliata, si fa medicare, ma dopo torna stoicamente al suo posto, con un grosso cerotto in testa; nel lungo dopo gara, quando i mille tifosi granata restano per ore, sino a mezzanotte, dentro allo stadio con i poliziotti che li identificano uno per uno. Le scintille sono tutte lì, in un contatto, almeno in serata, per fortuna evitato. Dentro al campo invece abbonda la camomilla, con una sola squadra in partita, la Sampdoria, e una, il Torino, che non fa nulla per entrarci, nemmeno nella ripresa quando gli uomini di Cagni, forti del doppio vantaggio, arretrano il baricentro e pensano solo a presidiare il loro portiere Sereni. I granata hanno deluso, anche se Camolese, il tecnico, difende a spada tratta il gruppo e rifiuta la parola crisi. Si fa forte, l' allenatore, del lungo possesso di palla nel secondo tempo, ''se fossimo cotti fisicamente, non ci sarebbe stato'', ma è proprio quello sterile assedio a mandare in bestia il patron Cimminelli, che ha visto la gara in televisione, e il presidente Romero, suo tramite negli spogliatoi: ''La squadra - tuona la voce del padrone - non si è messa mai in condizione di rimontare dopo aver disputato un brutto primo tempo. Spero che la lezione sia salutare. Questa sconfitta è un bel bagno di umiltà''. Umiltà che Cagni ha ritrovato nei suoi. Assieme a corsa, disciplina tattica e pericolosità offensiva. Il tecnico ha azzeccato ogni mossa, spostando Sakic a sinistra (ha annullato Asta), preferendo Bedin a Sanna, Traversa a Manighetti e D' Aversa a Lombardo, la squadra ha fatto il resto, dimostrandosi spietata davanti ed impeccabile in retroguardia. La velocità di Possanzini e la classe di Flachi sono state le principali fonti di squilibrio della gara, su di loro i granata non hanno mai saputo trovare contromisure efficaci, ma anche l'argine di Bedin a metà campo, il tempismo di tutti i difensori e la gran lotta ai fianchi di Luiso hanno avuto un peso decisivo. La Sampdoria sarebbe potuta passare in vantaggio già al 9', se Flachi non avesse colpito una clamorosa traversa con un pallonetto a lunga gittata. Bucci, per contrastare Possanzini lanciato a rete, non aveva potuto far altro che respingere corto, Flachi è stato abile a non indugiare, ma non ha saputo prevedere quel beffardo rimbalzo davanti alla porta sguarnita. Poco male, perché il fantasista si è rifatto nove minuti dopo, battendo in maniera magistrale una punizione dal limite, assegnata per fallo sullo scatenato Possanzini. Uno che meritava il gol e che ha saputo trovarlo (con grande collaborazione dell' incerto Bucci) al 32' del primo tempo: girata al volo su assist (errore) di testa di Fattori, portiere che si tuffa goffamente e si fa superare dal rimbalzo. E' la rete che in pratica sigilla il match. Il Torino si ricorda di essere in campo solo al 42' del primo tempo, con un colpo di testa di Delli Carri a lato di poco, la Sampdoria sfiora la terza prodezza solo a tempo scaduto, con Bucci bravo a deviare la conclusione di Lombardo. La ripresa è senza emozioni, ma a Cagni va bene così. Non all' imbufalito Cimminelli.