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Adriatico
27/05/2001
h.15.00
PESCARA - TORINO 0-1 (0-1)
Pescara
: Pugliesi, Gregori, Giacobbo, Zanutta, Galeoto (all'82' Romano), Caracciolo, Ruscitti (all'84' Tacconelli), Palladini, Mazzeo, Chianese (al 69' Croce), Esposito. A disposizione: Bordoni, Tisci, De Patre, Giacobbo. All.: Rossi.
Torino: Bucci, Cudini, Galante, Delli Carri, Castellini, De Ascentis, Brambilla, Semioli, Maspero (all'84' Diawara), Artistico (al 90' Peralta), Colombo (al 74' Calaiò). A disposizione: Pastine, Mendez, Tricarico, Garzya. All.: Camolese.
Arbitro: Rossi di Ciampino.
Reti: Artistico 27'.
Spettatori: 2.601, di cui 1.333 abbonati e 1.268 paganti.
Note: Ammoniti Galeoto, Cudini, Palladini e Caracciolo; espulso Mazzeo al 67'. Il Torino è promosso matematicamente in serie A.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 28 maggio 2001]
Missione compiuta. Un autentico trionfo per il Toro che, con un gol di Ciccio Artistico, ha espugnato Pescara ed è salito, con due giornate d'anticipo, in serie A, insieme con il Piacenza vittorioso sulla Sampdoria e, adesso, solo al comando con una lunghezza sui granata. E' la 4° promozione dalla B alla A per il Toro, un successo targato Camolese, con la collaborazione di un gruppo che, partito con il piede sbagliato, ha saputo rimettersi in corsa, con lo spirito della cadetteria. Ha dato ragione a patron Cimminelli che pronosticò il Toro da primato, dopo aver esonerato Simoni dando fiducia a Camolese e, soprattutto, quando la squadra era quart'ultima, in zona C1. E' ancora possibile che Cimminelli possa vincere la sua scommessa con Romero, ma quello che conta al di là della leadership o del secondo posto, è aver centrato l'obiettivo al primo colpo. Sudore, sacrifici, organizzazione tattica e una buona preparazione atletica sono bastate per fare la differenza in una categoria dove la corsa, a volte, conta più della tecnica. In serie A ci vorranno adeguati rinforzi, ma c'è già una base sulla quale costruire un organico che possa restarvi a lungo. La promozione frutterà una trentina di miliardi, tra diritti tv e sponsorizzazioni, che andranno reinvestiti sul mercato per l'acquisto di almeno un paio di pezzi pregiati, da aggiungersi al possente difensore West e al bomber uruguayano Franco, il cui arrivo è scontato. A Pescara, dove non vinceva da 21 anni, il Toro ha conquistato i tre punti decisivi. L'ha fatto correndo qualche rischio in avvio contro un avversario già retrocesso e reduce da 8 ko consecutivi ma tutt'altro che disposto a fare regali. Al 13' e al 17', Bucci sentiva sibilare accanto ai legni della sua porta due insidiosissimi palloni scagliati da Mazzeo, ben imbeccato dai cross di Palladino. Brividi, non di freddo data la temperatura estiva. Ma sufficienti a tenere in allarme il Toro, a non indurlo in pericolose cadute di tensione. E che fosse partita vera lo dimostrava un battibecco tra De Ascentis e Galeoto. Il Toro teneva bene il campo, manovrando per linee esterne su Semioli a destra e Castellini a sinistra. In mezzo, il movimento di De Ascentis impediva al Pescara di assumere l'iniziativa. Da un lancio profondo dell'ex milanista scaturiva la prima azione da gol per il Toro: Artistico rimediava solo un corner. Ciccio si rifaceva al 26'. Partiva ancora dal piede di De Ascentis lo spiovente che Maspero arpionava quasi sul fondo dirottandolo sotto porta dove Artistico incornava a bersaglio. Un gol pesantissimo. Il Toro gestiva con intelligenza il vantaggio, senza affanno anche dopo aver appreso nell'intervallo che la Sampdoria stava conducendo sul Piacenza 1-0. Il Pescara non mollava e, dopo un colpo di testa di Gregori a lato, falliva di un soffio il pareggio al 17'. Da Caracciolo a Mazzeo che sparava in porta ma trovava Bucci ben piazzato e pronto a respingere. L'occasione mancata innervosiva Mazzeo che commetteva un fallo da tergo su Semioli e veniva espulso. Con il Pescara in 10, il Toro non aveva più problemi. S'infortunava Colombo e Camolese lo sostituiva con Calaiò. Ed era Artistico a cercare il raddoppio con una botta di controbalzo bloccata da Pugliesi. E quasi allo scadere, si vedeva tutta la panchina torinista scattare in piedi per la notizia che il Piacenza, dopo aver pareggiato, stava vincendo 2-1 sulla Sampdoria: risultato che significava la serie A aritmetica. Contemporaneamente, si alzava l'urlo della Maratona itinerante. I 1200 fedelissimi si abbandonavano alla gioia più sfrenata, intonando i cori "Camolese olé, olé", "Serie A, Serie A", e "Grazie ragazzi". Al fischio finale, i giocatori si portavano sotto la curva per ricevere l'ovazione e contraccambiare, con lancio di maglie e pantaloncini. Nudi e felici alla meta.