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Delle Alpi
09/09/2001
h.15.00
TORINO - BRESCIA 1-3 (1-1)
Torino
: Bucci, Delli Carri, Galante, Comotto (al 79' Tiribocchi), Asta, De Ascentis, Brambilla (al 68' Vergassola), Castellini, Maspero (al 68' Pinga), Lucarelli, Osmanovski. A disposizione: Sorrentino, Cudini, Garzya, Venturin - All.: Camolese.
Brescia: Castellazzi, Petruzzi, Calori, Bonera, Diana, A.Filippini, Giunti (al 75' Yllana), E.Filippini (all'85' Mero), Kozminski, Tare, Baggio. A disposizione: Srnicek, Correa, Guana, Esposito, Salgado. All. Mazzone.
Arbitro: Rodomonti di Teramo.
Reti: Tare 9', 68' (B), Lucarelli 30' (T), Baggio 89' rig. (B).
Spettatori: 18.586 di cui 11.264 abbonati (la campagna abbonamenti non è ancora conclusa) per una quota partita di 354.205.000 lire e 7.322 paganti per un incasso di 247.710.000 lire.
Note: Al 91' Pinga fallisce un calcio di rigore, ammoniti De Ascentis, Petruzzi, Comotto e Maspero per gioco falloso, Bonera per proteste, recupero 1' pt, 5' st.
Cronaca
[Tratto da La Gazzetta dello Sport del 10 settembre 2001]
Non era un miraggio quel doppio vantaggio sul Milan, alla prima di campionato. Non era uno scherzo quella doppietta albanese, di Tare, contro i rossoneri. Tutto si è ripetuto, ieri pomeriggio al Delle Alpi. Il doppio vantaggio, la doppietta albanese e, visto che il Toro di Camolese non è il Milan di Terim, ecco che i gol sono diventati tre. Ed è arrivata la vittoria. Il Brescia vola. Non sogna, ma si gode se stesso e le proprie imprese con i piedi ben saldi in terra. Si gode quel suo albanese, biondo e grosso, magari un po' grezzo, che però fa coppia con Baggio come fosse suo gemello di nascita. E che di sicuro non diventerà un caso, quando anche Toni sarà disponibile: in certi problemi di abbondanza gli allenatori ci sguazzano che è un piacere. E' una formula riuscita, quella di Mazzone, supportata da una squadra che corre, che lotta, che crede in se stessa, che accetta di soffrire e di impiegarsi, quasi a tempo pieno, in ciò che meglio sa fare: difesa arcigna, contropiede saggio (quando è di Baggio) e veloce (quando partono gli altri). Quanto al Toro, beh, i suoi difetti, la squadra di Camolese, li ha, e sono evidenti. Ma va anche detto che ieri le ha detto tutto male. Subìto il primo gol di Tare (lancio lungo di Diana, Comotto "bella statuina" e tiro preciso dell'albanese), si è trovata nelle condizioni tattiche peggiori: in svantaggio, sul proprio terreno, di fronte a una squadra che certo non si faceva pregare per fare muro davanti a Castellazzi. Poi, rimediato il pareggio con Lucarelli (colpo di testa su angolo battuto da Maspero), la squadra granata ha provato anche a vincere. Ha attaccato a lungo, senza creare granché, ma tenendo quasi costantemente il controllo del pallone e del gioco. Tanto che Camolese, a metà della ripresa, ha deciso di giocarsi il jolly con una doppia sostituzione: dentro Pinga per Maspero, dentro Vergassola per Brambilla, non l'avesse mai fatto! Subito, un tiro di Pinga ha costretto Castellazzi alla sua parata più bella e, sul prosieguo dell'azione, l'ex sampdoriano, evidentemente ancora freddo, ha regalato ad Antonio Filippini un pallone che è diventato un preziosissimo assist per Tare. Sull'1-2, il Toro ha davvero accusato il colpo. Ci ha provato, sì, soprattutto con Osmanovski, ma ha beccato al 43', nel momento del massimo sforzo, un rigore inesistente (serpentina di Baggio e fallo di Galante, evidentemente fuori area, ma dentro per l'arbitro Rodomonti) realizzato freddamente dal "codino". Poi ha fallito il suo, di rigore, con Pinga, che ha colpito il palo interno dagli undici metri dopo un fallo abbastanza netto di Petruzzi su Osmanovski. E, infine, giocando in dieci, perchè Galante causando il penalty si era pure procurato l'infrazione a uno zigomo, ha rischiato il tracollo: in pieno recupero per ben tre volte il Brescia, in due occasioni con Baggio e una con Antonio Filippini, avrebbe potuto dilagare. Ed è meglio che non l'abbia fatto. Per Mazzone, magari, sarebbe stato ancora più bello, ma per il povero Toro la punizione sarebbe diventata davvero eccessiva.