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Delle Alpi
10/03/2002
h.15.00
TORINO - CHIEVO 2-2 (1-1)
Torino
: Bucci, Delli Carri, Fattori, Galante, Comotto, Vergassola, De Ascentis (al 71' Cauet), Maspero, Castellini, Lucarelli, Ferrante. A disposizione: Sorrentino, Garzya, Lopez, Brambilla, Venturin, Quagliarella. All. Camolese.
Chievo: Lupatelli, Moro, D'Angelo, Lorenzi, Lanna (all'80' Franceschini), Eriberto (al 76' Esposito), Perrotta, Corini, C.Manfredini, Corradi, Marazzina (al 59' Cossato). A disposizione: Ambrosio, Longo, Barone, Beghetto. All. Del Neri.
Arbitro: Pellegrino di Barcellona Pozzo di Gotto.
Reti: Corradi 19', 53' (C), Ferrante 36' (T), Maspero 60' (T).
Spettatori: 16.171 di cui 11.597 abbonati e 4.574 paganti per un incasso di 81.494 €.
Note: Ammoniti Comotto, Moro, Lupatelli, Corradi ed Eriberto; espulso al 24' Manfredini.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 11 marzo 2002]
Due punti pesanti persi per il Toro. Fermato in casa dal Chievo sul pareggio, si è fatto sorpassare dal Verona ed ora è sempre nono a quota 33, a braccetto con Perugia e Atalarita, e con appena quattro lunghezze sul Brescia, quartultimo. Una grossa occasione buttata dalla squadra di Camolese per allontanarsi definitivamente dalla zona calda della classifica e dare la scalata all'Europa. Due volte sotto per altrettanti regali difensivi sfruttati da Corradi, i granata hanno rimontato prima con Ferrante su azione e poi con Maspero su punizione ma non hanno saputo sfruttare la superiorità numerica per l'espulsione di Manfredini al 24' del primo tempo. Nonostante il minuto di silenzio, in memoria di Mayelè, che aveva visto le due squadre, compresa la tema arbitrale, tenersi per mano a centrocampo, c'è sempre una vecchia rivalità e il tono agonistico era stato subito elevato, con Pellegrino pronto ad ammonire e a cacciare in anticipo negli spogliatoi chi, come Manfredini, si macchiava di un fallo grave. L'uomo in più non faceva la differenza in favore del Toro nel quale alcuni elementi non erano al ''top'' della condizione. Il Chievo si riorganizzava bene e le offensive toriniste non erano finalizzate a dovere perché Lucarelli non riusciva mai a liberarsi per il tiro e Ferrante, dopo il bel gol dell'1-1, non trovava più la porta. L'assenza di Asta rendeva prevedibili le offensive granata. Comotto si batteva con grande determinazione, avventurandosi spesso in avanti, ma non è un'ala e le sue iniziativevenivano frustrate dalla difesa gialloblù che, immediatamente, proponeva con Eriberto ripartenze che mettevano in affanno il Toro. Il Toro appariva preoccupato nelle retrovie, titubante a centrocampo. Errori negli appoggi e nei disimpegni più elementari, mettevano in crisi tutto l'impianto tattico di Camolese. E al 21', sugli sviluppi di una punizione laterale di Corini, arrivava la frittata. Fattori deviava con la spalla il tiro dell'ex juventino, c'era una serie di rimpalli, Castellini non riusciva a rinviare e Corradi era lesto a insaccare. Un gol da opportunista. Il Toro andava nel pallone. Ma chi perdeva la testa era Manfredini che reagiva con una manata in faccia a Comotto ad un fallo del granata. La scena avveniva sotto gli occhi del guardalinee Di Mauro il quale richiamava l'attenzione di Pellegrini inducendolo ad estrarre il cartellino rosso. Una grossa ingenuità, quella di Manfredini, che lasciava in dieci il Chievo obbligando i compagni a compiere una fatica supplementare. Del Neri protestava con il quarto uomo, inutilmente. C'era ancora un grosso brivido per il Toro, dopo uno scontro tra Bucci e Dalli Carri. Per poco non ne sortiva un'autorete. Ma a mettere le cose a posto ci pensava Ferrante al 35' sfruttando, con un bel tocco di sinistro, un intelligente assist di Maspero. L'l-1 sul Chievo in dieci sembrava aprire le porte ad un facile successo granata, invece la partita era in salita anche nella ripresa. Un passaggio di Vergassola era intercettato dai veneti a metà campo e ne sortiva un contropiede azionato da Eriberto. Il suo cross in area era appoggiato di testa da Delli Carri all'indietro. Ne sortiva un passaggio per Corradi che, anticipando Fattori e Bucci, raddoppiava. Un autentico ''cadeau''. Tutto da rifare. Del Neri toglieva lo stanco Marazzina e inseriva Cessato. Ma al 13' il Toro rimetteva in discussione la partita. Una gran punizione di Maspero metteva fuori causa Lupatelli e fruttava il 2-2. Spinto dalla Maratona, il Toro si buttava sotto a testa bassa, senza creare problemi a Lupatelli. Su cross di Maspero, Comotto sballava la mira. Uscivano De Ascentis, sostituito da Cauet, e Eriberto, cui subentrava Esposito che imprimeva un cambio di marcia all'attacco del Chievo e seminava lo scompiglio nelle retrovie granata. Ancora su punizione, Maspero sfiorava il matchball. Ancora un cambio nel Chievo (Franceschini per Lanna) e palla-gol per Esposito: destro alto di poco. Sarebbe stata una beffa atroce se il tiro fosse finito a bersaglio. Era l'ultima emozione. Poi, dopo una rimessa prima negata e poi concessa al Toro da Pellegrino, il fischio finale, con un gruppo di giocatori del Chievo sotto il settore dei tifosi ospiti a ricevere un meritatissime applauso.