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Delle Alpi
21/12/2002
h.20.30
TORINO - ROMA 0-1 (0-0)
Torino
: Bucci (al 25' Sorrentino), Balzaretti, Delli Carri, Fattori, Mezzano, Sommese (al 62' Ferrante), De Ascentis, Vergassola, Castellini, Magallanes (al 57' Osmanovski), Lucarelli. A disposizione: Garzya, Lopez, Frezza, Scarchilli. All. Ulivieri.
Roma: Pelizzoli, Zebina, Samuel, Panucci, Cafù, Tommasi (al 46' Delvecchio), Emerson, Lima, Candela, Montella (al 68' Cassano), Batistuta. A disposizione: Zotti, Dellas, De Rossi, Guigou, Bombardini. All. Capello.
Arbitro: Dondarini di Finale Emilia.
Reti: Samuel 46'.
Spettatori: 14.025 di cui 11.418 abbonati e 2.607 paganti.
Note: Ammoniti Samuel e Emerson. Espulso Ulivieri.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 22dicembre 2002]
Ci voleva il Toro, mal ridotto, spuntato ma pure sfigato, per ridare il sorriso alla Roma orfana di Totti e lontana dall'elite della classifica. La Lupa toma a vincere fuori casa dopo due mesi, incassando al Delle Alpi un 1-0 che sa di regalo di Natale. Nessun complotto, questa volta, nonostante un altro rigore contro. Anzi, il Toro ha persino ben giocato per lunghi tratti, ma ha fatto molto per perdere: sbagliando un penalty già all'11' con Lucarelli, tornato nel tunnel dopo l'effimera gioia udinese della rete attesa 322 giomi; subendo l'ennesimo gol su distrazione difensiva dopo calcio piazzato; sciupando con attaccanti sciagurati quel che di buono veniva costruito dalla cintola in giù. In più, al Toro quest'anno non gliene va bene una: dopo Micillo e Guardalben, ha trovato un altro portiere pigliatutto e quando Pelizzoli non ci sarebbe arrivato (punizione di Ferrante al 34' st) è stato il palo a negare il gol. Incapaci di mettere in fila due risultati utili, i granata sono ora con le spalle al muro: dopo la sosta, nel giro di 13 giorni, ospiteranno Atalanta e Como. Senza quei 6 punti, sarà d'uopo cominciare a pensare alla prossima serie B. La Roma, che fra campionato e coppe aveva vinto una sola partita delle ultime 11, gioca senza Totti per la terza trasferta consecutiva. Pessimi i precedenti: a Parma e contro il Milan aveva perso senza segnare. Contro il Toro, penultima della classe reduce in casa da due devastanti 0-4, sulla carta dovrebbe essere un'altra storia. Invece no. Perché i granata non sono più quelli che si erano fatti umiliare da Juve e Parma. A parte Balzaretti (che rimpiazza il malconcio Comotto), la squadra è la stessa che a Udine aveva ottenuto il primo punto esterno. Anche lo spirito e l'atteggiamento in campo sono identici. E' il Toro a fare la partita, aggredendo i portatori di palla giallorossi, tamponando con Balzaretti e Castellini i teorici pericoli provenienti dalle fasce da Candela e Cafu, scombinando lo scacchiere di Capello con la verve di Sommese, Cazzato dietro le due punte con libertà di azione e incombenze di copertura su Emerson che, però, ben presto si trova a dover fare più che altro il difensore sull'ispirato 17 granata, maltrattato subito da Panucci (manata ignorata da un incerto Dondarini) e dallo stesso brasiliano. L'avvio del Toro è ruggente. Pronti, via e dopo 1' Pelizzoli si butta già sui piedi di Vergassola, smarcato a tre metri dalla porta da una deviazione successiva a corner di Sommese. L'angolo seguente, al 10', frutta l'occasionissima: Samuel abbraccia Lucarelli sotto gli occhi di Dondarini che fischia alla Roma l'8° rigore contro della stagione. Tremebondo il tentativo di trasformazione del livornese, che calcia debole sulla sinistra di Pelizzoli (già decisivo sui tiri dal dischetto nella qualificazione di Coppa Italia strappata alla Triestina) e si va ad aggiungere a Baggio, Mihajlovic e Hubner nella lista di chi ha graziato la Lupa dagli 11 metri. L'erroraccio sgonfia momentaneamente il Toro ma non galvanizza la Roma che si fa pericolosa solo al 18' quando è Lucarelli a far muro nella sua area su tentativo di Montella. Per il resto, Delli Carri (su Bati) e Mezzano sull'Aeroplanino) fanno ottima guardia ben protetti dal filtro di Vergassola e De Ascentis. La Roma, asfissiata dal dinamismo granata, è impalpabile al punto che la sostituzione al 24' di Bucci (contrattura) con Sorrentino passa inosservata. Il Toro funziona bene fino alla tre quarti. Poi, però, l'evanescenza di Magallanes e i limiti (non certo di generosità) di Lucarelli rovinano tutto e Pelizzoli non si vede per più di un'ora. Il risultato, già ingiusto sullo 0-0, diventa crudele alla prima azione della ripresa per colpa del solito gol su palla inattiva. Il patatrac è lo stesso di Udine: punizione da fuori area (di Batistuta), deviazione in barriera e un avversario (Samuel) solo davanti al portiere che insacca in scioltezza (con Delvecchio in posizione dubbia). Ulivieri perde le staffe e al 4' incassa la 2° espulsione in granata. Dalla tribuna comanda i cambi (Osmanovski e Ferrante per Magallanes e Sommese), mentre la Roma spreca due buoni contropiede. Il Toro riparte ma sulla sua strada c'è di nuovo Pelizzoli (tuffo al 26' su testa di Vergassola). Poi il palo di Ferrante e un fuorigioco inesistente sbandierato allo stesso attaccante prima del suo gol inutile. Un Natale così brutto il Toro non lo aveva passato nemmeno in serie B.