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Delle Alpi
16/11/2003
h.15.00
TORINO - CATANIA 1-0 (1-0)
Torino
: Fontana, Martinelli, Mandelli, Fernandez, Balzaretti, Pinga (all'89' Mezzano), De Ascentis, Vergassola, Rizzato (al 64', Conticchio), Ferrante (all'82' Fabbrini), Tiribocchi. A disposizione: Sorrentino, Adami, Masolini, Osmanovski. All. Ezio Rossi.
Catania: Squizzi, Diliso (al 67' Sturba), Terra, Zeoli, Giallombardo, Fini, Delvecchio, Firmani, Mascara, Oliveira (all'87' Della Rocca), Sedivec (al 57' Nygaard). A disposizione: Concetti, Del Grosso, Fusco, Greco. All. Matricciani.
Arbitro: Nucini di Bergamo.
Reti: Ferrante 40'.
Spettatori: 11.866 di cui 7.804 abbonati e 4.062 paganti per un incasso di 65.540 €. Un euro per ogni biglietto venduto (4062 euro), è stato devoluto alle famiglie dei carabinieri deceduti in Iraq.
Note: Ammoniti Firmani, Diliso, Sturba, Vergassola e Fontana. Fuorigioco 1-1, angoli 6 a 3 per il Torino, recupero 2' pt, 5' st.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 17 novembre 2003]
Adesso che l'imprescindibile vittoria sul Catania ha rasserenato presente e futuro del Toro, una domanda frulla nella testa della gente granata: perchè Ezio Rossi ha atteso la 14° giornata per gettare nella mischia un talento puro e scalpitante come quello di Simone Rizzato, ieri grimaldello fondamentale per scardinare il bunker etneo? E' stato il migliore in campo, il 22enne di Terracina arrivato in estate dalla Vis Pesaro dopo due brillanti stagioni in C1. Al suo debutto da titolare in B (prima aveva giocato soltanto gli ultimi 11' del 4-2 contro il Cagliari), l'esterno sinistro senza paura e pieno di sprint ha saltato puntualmente il suo rivale Diliso, ha centrato palloni invitanti a raffica, ha messo sul destro di Ferrante l'occasione del gol decisivo in capo a uno spunto entusiasmante e ha pure sfiorato tre volte il successo personale con un colpo di testa già al 4° e con due tiri da lontano, un destro e un sinistro. Innesto determinante, dunque, a conferma dei promettenti giudizi che il baby si era meritato nei collaudi precampionato. Poi, chiuso dalle prove di 4-3-3, da Pinga ma anche dal sostanzioso contributo di Fuser, Rizzato era stato confinato in panchina. Rossi ne aveva sempre parlato bene ma evidentemente aveva paura di bruciarlo in una squadra vittima di inspiegabili alti e bassi. Dopo il naufragio di Venezia, il tecnico granata ha rotto gli indugi e finalmente ha regalato al Toro e ai suoi tifosi il piacere di godersi un giovane di personalità prelevato in serie C (evento rarissimo, negli ultimi anni, da queste parti), che ha il dono di puntare e saltare l'uomo, che sa poi assistere le punte e che pure vede la porta. Un'ala vera, insomma. Come in giro non se vedono più tante. Aspettando le necessarie conferme (il primo appuntamento è già giovedì sera a Vicenza), ieri il Toro ha sfruttato i guizzi e i colpi del suo talentino che, combinati sulla sinistra con l'attenzione e la spinta del coetaneo Balzaretti, hanno creato i grattacapi più seri al timido Catania. I due ragazzi dell'81 sono stati il simbolo di un Toro finalmente lucido e aggressivo fin dall'inizio per scongiurare l'ennesima falsa partenza, l'ormai solito gol subito a freddo. Hanno sfoggiato il migliore primo tempo della stagione, i granata: massima concentrazione dietro per proteggere il debuttante Fontana; corsa e velocità in mezzo ma soprattutto un atteggiamento generale ben diverso da quello di tante partite recenti. Visti subito Mandelli e Fernandez sradicare palloni pesanti dai piedi di Oliveira e Sedivec; Vergassola e De Ascentis ruggire sui dirimpettai catanesi; Martinelli e Pinga, Balzaretti e Rizzato sfruttare bene le fasce. Tutt'altra cosa, insomma, rispetto a Venezia. Il Toro ha cominciato a tirare in porta dopo 50 secondi (Pinga, deviato da un difensore) e ha smesso al 45' (Tiribocchi di controbalzo in area, su Zeoli). In mezzo, almeno una dozzina di tentativi, con 5 nitide palle-gol. Al 4' (testa di Rizzato su cross teso di Pinga), al 15' (rasoterra dal limite di Tiribocchi) e al 26' (siluro di Rizzato da 18 metri) si è opposto l'ottimo Squizzi; al 14' è stato Ferrante a calciare alta una difficile volèe su verticalizzazione di Balzaretti, mentre al 40' il portiere volante etneo nulla ha potuto sul gran diagonale destro al volo di Ferrante che ha nobilitato la sgroppata e il cross sulla sinistra dell'imprendibile Rizzato. Del Catania, intanto, restava sul taccuino poco o nulla: una mischia, due cross maligni, due tiri da lontano sui quali s'immolavano prima Mandelli e poi Fernandez cosí che Fontana poteva chiudere il 1° tempo facendo una sola comodissima parata sul velleitario tentativo da metà campo di Fini che al 22' aveva cercato di sorprendere il portiere fuori dai pali. Nella ripresa, si accendevano le luci del Delle Alpi e si spegneva la partita. Il Toro amministrava, il Catania non aveva la forza per cambiare marcia. Dopo un secco sinistro al volo dal limite (4'), Rizzato usciva al 19' e i granata tornavano a pungere soltanto al 24' con Ferrante (altra volèe parata da Squizzi). Nemmeno alzando le punte (dentro Nygaard e Della Rocca), gli etnei acquistavano sostanza. Zero tiri verso Fontana e due soli mischioni da brividi. Sull'ultima, al 47', Sturba cercava il rigore ma otteneva solo un giallo per simulazione.