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Delle Alpi
07/03/2004
h.15.00
TORINO - PESCARA 2-0 (1-0)
Torino
: Sorrentino, Saber, Mandelli, Galante, Balzaretti, Fuser (all'82' Mudingayi), Conticchio, De Ascentis, Pinga (all'85' Rizzato), Rubino, Fabbrini (all'89' Martinelli). A disposizione: Fontana, Fernandez, Walem, Franco). All.: Ezio Rossi.
Pescara: Pugliesi, Pagani, Dicara, Caccavalle, Sbrizzo, Palladini, Gorgone, Stella, Giampaolo (all'80' Bellé), Frezza, Calaiò (all'80' Alteri). A disposizione: Cesaretti, Colonnello, Antonaccio, Russo, Iannuzzi. All.: Iaconi.
Arbitro: Romeo di Verona.
Reti: Rubino 36', Pinga 63'.
Spettatori: 9.575 di cui 7.804 abbonati e 1.771 paganti per un incasso di 17.373 €.
Note: Ammoniti Conticchio, Giampaolo, Caccavalle, Sbrizzo, Palladini e Mandelli. Angoli 2-1 per il Toro, fuorigioco 4-4, recupero 1' pt, 4'st.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica dell' 8 marzo 2004]
Seconda vittoria consecutiva. E profumo più intenso di serie A, qualcosa che sa di viole e che promette essenza di rose. Senza troppi sforzi, a parte la mezzora iniziale non brillante, il Torino di Ezio Rossi, rinnovato nello spirito e nel corpo, ha battuto con facilità il Pescara in caduta libera. Il punteggio, questo 2-0 siglato da Rubino (36' pt) e da Pinga su rigore (18' st), è persino bugiardo, nel senso che il monte-gol dei granata avrebbe potuto essere più cospicuo se soprattutto Fabbrini non si fosse mangiato un paio di soavi occasioni. Poco male. La pratica è stata sbrigata come era d'obbligo, lo si è fatto persino orbandosi di Tiribocchi, lasciato a riposo a causa qualche linea di febbre e in previsione delle partite con Cagliari e Atalanta. I moschettieri del signor Ezio, scesi in campo con la medesima formazione, salvo il "Tir", che aveva vinto contro la Ternana, hanno cominciato a giocare esattamente come avevano fatto giovedì: dopo i primi 30'. E dopo avere rischiato grosso per via dell'ex Frezza, che, da posizione difficile e angolata, al 16' ha lasciato partire un pallone cattivello alla destra di Sorrentino. Ma il portiere, tra qualche brivido e quella palla singhiozzante sulla linea di porta, ha neutralizzato. Il Toro, consumate senza costrutto due incursioni di Fabbrini e Rubino, è poi andato in vantaggio, mentre gli abruzzesi, con l'unica punta Calaiò inguardabile e il solo Giampaolo a darsi da fare in avanti, si andavano spegnendo nella mestizia. La rete, allora: potente galoppata di De Ascentis (grande gara, la sua) dal centrocampo, lancio come Dio comanda a Fabbrini e assist di questi a Rubino, che va a segno. Un salvataggio di Galante (ottima prestazione) su Pagani, ha chiuso le danze dei primi 45'. Successivamente, nello scorrere degli altri 45', si è visto quasi esclusivamente il Torino, padrone del campo e trascinato dalle scorrerie accattivanti di un Balzaretti irresistibile sulla fascia sinistra. Proprio il "Balza", al 17', sforbiciando alla grande in area una palla che sembrava già in out, a un passo dalla porta di Pugliesi, ha determinato il fallo di Caccavale su Conticchio. Penalty, quindi. Pinga, prova più che dignitosa, a digiuno di reti da tre mesi, non ha fallito il raddoppio. I pescaresi, molli ormai quanto formaggio stracchino, in difesa e a centrocampo, anche per i tentativi scolastici di andare all'attacco, hanno evitato di buscarne altri principalmente per gli errori dei granata in fase di conclusione. Una punizione di Bellè, intorno al 40', controllata da Sorrentino, è stata isolata macchia bianco azzurra in un dilagare granata. Morale: continuando di questo bel passo, i ragazzi di Rossi possono andare lontano. Manca soltanto una vittoria esterna, latita dal 23 settembre, è ora di provarci.