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Del Duca
27/03/2004
h.20.30
ASCOLI - TORINO 0-0
Ascoli
: Micillo, De Martis, Brevi, Cudini, Tentoni, Antonelli, Cristiano (al 69' Caracciolo), Biso, Di Venanzio, Mastronunzio (al 58' Ascenzi), Colacone (al 37' De Vezze). A disposizione: Maurantonio, Martinelli, Modesto, Speranza, Favasulli. All.: Ammazzalorso.
Torino: Sorrentino, Adami, Mandelli, Galante, Balzaretti, Conticchio, De Ascentis, Mudingayi (al 69' Walem), Rizzato (al 79' Osmanovski), Rubino, Tiribocchi. A disposizione: Fontana, Martinelli, Fernandez, Marchese. All.: Ezio Rossi.
Arbitro: Palanca di Roma.
Reti: -
Spettatori: 5.287 di cui 1.802 abbonati e 3.485 paganti.
Note: Espulsi Cudini per fallo da ultimo uomo al 12' e Conticchio all'85' per doppia ammonizione. Ammoniti Adami, Cristiano e Galante. Angoli 3-2 per il Torino, recupero 3' pt, 4' st.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 28 marzo 2004]
Un tempo si sarebbe parlato di squallido 0-0. E' giunto il momento, pertanto, di rispolverare il luogo comune del vecchio gergo calcistico, che va a pennello per la serata in terra picena. Ad Ascoli, tra Toro e bianconeri locali, è finita come sopra. I granata, che hanno a ogni modo buttato via una palla gol con Tiribocchi al 40' della ripresa, sono rimasti incagliati, subendo pure, contro una compagine che era rimasta in dieci pedine dal 12' del primo tempo. I secondi 45', poi, registrano in particolare un Torino molle di tutto, che ha persino rischiato un po' quando i marchigiani hanno osato superare la loro metà campo. Il significato di questa gara, però, è chiarissimo: la serie A si allontana ulteriormente, ormai sperare sembra soltanto illusione stanca. Vincere qui era d'obbligo, ma la formazione di Ezio Rossi non ha mai dato l'impressione di essere in grado di tradurre in concreto le pie intenzioni. Chi è causa del suo male, infatti, non può piangere che se medesimo. Il primo tempo, più che "operaio" come il Toro auspicato da Ezio Rossi, è da contadini, nel senso di falciarlo via per la troppa bruttezza. I granata, con la sola novità di Adami terzino destro invece di Martinelli, e i bianconeri, senza Pià, non pensano tanto a giocare quanto a menarsi. L'ex di turno, Mirko Cudini, si distingue in questo al 12', quando, saltato da Tiribocchi, lo butta giù al limite dell'area. Essendo il "Tir" lanciato a rete, il difensore dell'Ascoli viene espulso da Palanca. Le botte proseguono, in un sostanziale equilibrio, per il resto, di mediocrità sconfortante. Il primo tiro in porta, pensate un po', giunge al 29' con Rizzato: Micillo devia in corner. Due minuti dopo, poi, Rubino, in posizione ottima, non riesce a stoppare il pallone e spreca malamente una possibilità di andare in gol. E i marchigiani in bianconero, vi chiederete? In dieci, poveretti, fanno quel che possono, del resto non sono dei fenomeni e si vede benissimo. E' il Torino, in realtà, a dovere obbligatoriamente fare la partita per note ragioni di classifica, però stenta moltissimo pur non lesinando in agonismo. Così, in una gara quasi interamente combattuta a centrocampo, brilla nei minuti di recupero una punizione di Rizzato, sfiorata da Rubino e parata sulla linea dal portiere ascolano. Per fortuna, si passa alla ripresa. Il Samurai si ripresenta con Josè Franco al posto di Adami, quindi deciso a conquistare i tre punti. Però è la squadra di Ammazzalorso, al 3', ad andare in rete con Mastronunzio: il guardalinee, tuttavia, aveva già sbandierato per il presunto fuorigioco. In ogni caso, l'Ascoli comincia a farsi un tantino baldanzoso in attacco. Il Toro reagisce a sprazzi, senza rendersi mai davvero pericoloso e, principalmente, incapace di creare gioco. Un vecchio copione, s'intende, piuttosto triste. Alla fine si è fatto cacciare fuori Conticchio, mesto coronamento di una prestazione generale, si sarà capito, piccina piccina.