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Delle Alpi
21/09/2004
h.20.30
TORINO - GENOA 2-1 (0-0)
Torino
: Sorrentino, Comotto, Mezzano, Mantovani, Balzaretti, Conticchio, Codrea, De Ascentis, Pinga (all'84' Maniero), Quagliarella (al 74' Franco), Marazzina (all'85' Peccarisi). A disposizione: Fontana, Carbone, Humberto, Rizzato. All.: Rossi.
Genoa: Scarpi, Gargo, Sottil (al 71' Baldini), Stellini, Tosto (al 77' Makinwa), Lazetic, Tedesco, Lamouchi, Gemiti (al 62' Thiago), Caccia, Milito. A disosizione: Gazzoli, Brevi, Nocerino, Romoldi. All.: Cosmi.
Arbitro: Nucini di Bergamo.
Reti: Lamouchi 58' (G), Quagliarella 63' (T), Marazzina 73' (T).
Spettatori: 18.693 di cui 5.667 abbonati e 13.026 paganti.
Note: Ammoniti Stellini, Codrea, Franco e Sorrentino. Recupero 0' pt, 5'st. Angoli: 5-2 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 22 settembre 2004]
Grande Toro, non c'è null'altro da aggiungere. Va in svantaggio, pareggia, batte il Genoa per 2-1 e mantiene il primo posto in classifica. Una vittoria limpida, netta, entusiasmante, da squadra di A, con i gol di Quagliarella e Marazzina (e i pali, nel finale, di Pinga e Franco). La ottiene dentro una coreografia seducente, grazie al nuovo Torino che piace e vince, e in virtù della gran massa di tifosi genoani. Anche lo stadio, decisamente più pieno che in passato, offre un colpo d'occhio che merita di essere ammirato con animo felice. Torino e Genoa, del resto, quando si affrontano scrivono sempre una pagina di storia del calcio antico e appassionato, che nessun business o nessuna pay tv può uccidere. Il match, d'altronde, non tradisce. Il vecchio Grifone, si sa e si vede, è una squadra che punta in alto e che vanta più di un giocatore di serie A. Messa bene in campo dall'Uomo del Fiume, ossia da Serse Cosmi, cerca dall'inizio di chiudere gli spazi, raddoppiando e triplicando le muraglie, se è il caso, davanti all'area di rigore. La gara, comunque, la conduce il Toro che al 5' va al tiro, però abbastanza innocuo, con Pinga. Il brasiliano si ripete al 18', con una fiondata che finisce a lato di poco. Le due formazioni si fronteggiano con un sostanziale equilibrio. Ma i granata velocizzano il gioco e, tra il 24' e il 28', nel loro momento maggiormente smagliante, sfiorano il gol. Prima è Quagliarella a silurare verso la porta di Scarpi, che tuttavia si salva in corner. E dall'angolo che ne scaturisce, Marazzina prova a ripetersi staccando di testa: fuori di un niente, per la cronaca. I rossoblu, che pensano principalmente a controllare Pinga e gli attaccanti di mister Ezio, osano qualcosa alla mezz'ora, quando Milito saetta con violenza il pallone alla destra di Sorrentino. La palla, per fortuna, sbatte con fragore soltanto contro i cartelloni pubblicitari. Nella difesa del Torino, poi, Mantovani non perde un anticipo o un contrasto. L'arbitro Nucini fischia la fine quattro secondi dopo il 45', senza concedere recupero. Un primo tempo buono, in definitiva, combattuto con ardore da entrambe le squadre. Con un Toro più bello e coraggioso delle due partite precedenti, se si vuole, soprattutto perché impegnato da un avversario forte, che non è il Verona o l'Ascoli. Il Toro si ributta all'assalto e al 5' st una superba incursione di Pinga non trova i compagni pronti a concretizzare. Cosmi, nel frattempo, toglie Gemiti e manda in campo Thiago. I genoani, adesso, si spingono all'attacco con più frequenza, lasciando qualche varco alle ripartenze dei ragazzi di Rossi. Però è la squadra di Cosmi ad approfittare di un corridoio libero in mezzo alla retroguardia del Toro. Così, al 14', Lamouchi s'incunea e batte Sorrentino, materializzando l'1-0. Un errore grave, se è per questo, ma anche un vantaggio immeritato per quanto si è visto: un unico vero tiro in porta dei liguri, quello della rete. Niente paura. Il pareggio giunge al 18' . De Ascentis dà a Comotto, che crossa. Quagliarella infila al volo di piatto destro, alla destra di Scarpi. Il Delle Alpi s'infiamma, come il Toro che vuole il secondo gol. Sono minuti, quelli intorno al 20' e dintorni, di notevole intensità granata, il Genoa sembra prossimo a crollare sotto le folate di Pinga, Comotto (bravissimo nelle sue sgroppate offensive), Balzaretti, De Ascentis. Al 29' gli sforzi sono coronati stupendamente: azione di Comotto, lancio in profondità di Pinga e Marazzina, in sforbiciata in corsa, sfodera un colpo bellissimo, lasciando Scarpi di cosiddetto stucco: 2-1, strameritato. Non è finita, signori: al 31' Pinga prende il palo. Rossi fa uscire Quagliarella e subentra Franco. Anche Cosmi gioca la sua carta: fuori Tosto, dentro Makinwa, un altro attaccante. Al 36' mister Ezio replica togliendo Marazzina, l'applauditissimo conte Max, e buttando nella mischia Peccarisi. Al 40' spazio pure per Maniero, al posto del sommo Pinga. Il Toro potrebbe fare il terzo punto al 41' con Codrea, ma Scarpi blocca. Al 45, emozioni ancora: Franco colpisce il palo.