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Ezio Scida
06/10/2004
h.20.30
CROTONE - TORINO 2-1 (0-0)
Crotone
: Mirante, Rossi, Gastaldello, Cevoli, Porchia, Konko, Paro (al 46' Giuliano), Juric (al 91' Bartolucci), Galardo, Alteri (al 65' Guzman), Vantaggiato.A disposizione: Dei, Scardina, Ciarcià, Grieco. All.: Gasperini.
Torino: Sorrentino, Comotto, Giacchetta, Peccarisi, Balzaretti, Conticchio (al 73' Maniero), De Ascentis, Mudingayi (al 59' Humberto), Pinga, Franco, Quagliarella. A disposizione: Fontana, Carbone, Battaglia, Rizzato, Vailatti. All.: Rossi.
Arbitro: Rizzioli di Bologna.
Reti: Galardo 56' (C), Guzman 82' (C), Maniero 87' (T).
Spettatori: 5.481 di cui 3.181 paganti e 2.300 abbonati.
Note: Ammoniti Gastaldello, Galardo, Paro e Peccarisi. Recupero: 1' pt, 5'st. Angoli: 9-4 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 7 ottobre 2004]
E' il Crotone degli juventini a stoppare il trionfale inizio di stagione del Toro. Segnano Gastaldello e Guzman nella ripresa. Maniero accorcia nel finale e poi sciupa l'occasionissima del 2-2 al 90' ma il primo ko della capolista ci sta tutto. Troppo tardi si sono svegliati i granata, in versione più muscoli che fosforo, sbadati e distratti. Quattro titolari assenti rappresentano un handicap pesante ma è l'atteggiamento dei rossiani a non aver convinto. Nella serata forse più bella della storia calcistica del piccolo Crotone (l'invasione festosa a fine partita è stata degna di una promozione), il Toro ha perso tutto il corredo che l'aveva fatto grande nei primi 5 turni: gioco, aggressività, lucidità e pure fortuna. Ha preso un palo già al 16', è andato in svantaggio con un gollonzo ma ha cominciato a "caricare" e a accumulare occasioni in serie soltanto dopo aver preso i primi schiaffoni, pagando anche lo schieramento più guardingo deciso da Rossi con Mudingayi al posto di Humberto a formare un tris di medianoni orfano però del "faro" Codrea. E' stato anche il primo Toro da campionato senza Mantovani e con due coppie tutte da verificare: Peccarisi-Giacchetta in mezzo alla difesa e in attacco Quaglliarella-Franco. Bocciata la prima, da rivedere la seconda, anche perché Pinga ieri si è acceso solo nell'ultima mezz'ora. Tra le rivali, in partenza ci sono 11 punti di differenza ma già nel primo tempo da musso degli orrori nessuno se ne accorge. I valori sono pari, però livellati molto in basso. Errori clamorosi, lisci difensivi da infarto e disordinati tamburelli a centrocampo si susseguono per 46' con pochissime eccezioni. Quel poco che fa il Toro lo costruisce sulla destra, approfittando della fragilità di Gastaldello, uno dei 4 ex juventini, oppure in modo assolutamente estemporaneo. Come al 12', quando un cross tagliato di Pinga trova Konko pronto a lui clamoroso tentativo di autogol di testa, sventata d'istinto da Mirante. O come al 16', quando Franco apre al limite dell'area granata un contropiede per Quagliarella che dopo 50 metri di corsa sferra un destro che scuote il palo alla sinistra di Mirante. Anche il Crotone preferisce la corsia destra, dove il più pallido Balzaretti della stagione soffre la combinazione Konko-Galardo, scontando anche il contributo intermittente offertogli da Giacchetta. Così, l'unico vero pericolo per Sorrentino arriva soltanto al 40' e proprio da quella parte. Tre volte deve intervenire il portiere per conservare la propria imbattibilità estema: un'uscita bassa su cross maligno e due parate su tiri da vicino. Morale a metà strada: è il quarto primo tempo consecutivo che il Toro chiude sullo 0-0, è però quello di gran lunga più soporifero. La scossa arriva soltanto all'11' della ripresa, è improvvisa e fortuita ma pure decisiva. Il gol del Crotone nasce da una punizione battuta al limite dell'area, da sinistra, quasi a fondo campo. Il rinvio di testa di Peccarisi finisce giusto sul destro di Galardo che da 18 metri lascia partire una volee intercettata casualmente dalla testa di Gastaldello, il peggiore in campo, che nel mucchio selvaggio in area spiazza Sorrentino. E' qui che il Toro, finalmente, dimostra di valere il suo fresco pedigree. Chiude il Crotone e lo tempesta di tiri e cross. Mirante è bravo su punizione di Pinga (13') e diagonale di Franco (28') ed è graziato dalla conclusione alta di Quagliarella al 31'. Nel bel mezzo dell'assedio, piove però il 2-0 (37') con il neo entrato Guzman che indisturbato nell'aria piccola colpisce prima di testa (super Sorrentino) e poi insacca di piede. Il Toro a 3 punte (Maniero dentro al 25') ci prova con la forza della disperazione e quasi trova il miracolo. Fa tutto Pippo: al 42' anticipa Mirante sul cross al Balzaretti, al 45' tira addosso all'ex juventino il più comodo dei palloni. Adesso che il primo momento difficile della stagione è arrivato, vedremo il vero valore di questo nuovo Toro. L'occasione per rialzarsi arriva già domenica, contro il Piacenza.