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Delle Alpi
21/05/2005
h.20.30
TORINO - TRIESTINA 1-0 (0-0)
Torino
: Sorrentino, Comotto, Giacchetta, Mezzano, Balzaretti, Marinelli (al 57' Quagliarella), Codrea, De Ascentis, Pinga, Maniero (al 91' Mantovani), Marazzina (al 76' Mudingayi). A disposizione: Fontana, Pesaresi, Vailatti, Franco. All.: Rossi.
Triestina: Campagnolo, Minieri, Pecorari, Pianu, Tarantino, Rigoni (all'81' Tulli), Briano (al 65' Macellari), Parola, Galloppa, Princivalli (al 76' Baù), Godeas. A disposizione: Pinzan, Bruni, Esposito, Moscardelli. All.: Tesser.
Arbitro: Tagliavento di Terni.
Reti: Pinga 73' rig.
Spettatori: 9.074 di cui 5.740 abbonati e 3.334 paganti.
Note: Ammoniti Briano, Pianu, Quagliarella, Galloppa, Pecorari e Princivalli. Serata calda, angoli 9-7 per il Torino, recupero 0' pt, 5' st.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 22 maggio 2005]
Due rigori decisivi nelle ultime due partite: dopo essersi tanto lamentato, il Toro non può più parlar male degli arbitri. Otto giorni fa, nello sciagurato 1-1 di Catanzaro, il generoso fischio di Rocchi sul contatto Dei-Maniero; ieri sera, per battere una tosta Triestina, il fallo più evidente e ingenuo di Tarantino ancora sullo scaltro Pippo, ravvisato da Tagliavento. Pinga, sempre più autentico uomo-squadra, dal dischetto non ha sbagliato e il Toro è ancora lì a inseguire la promozione diretta, a 3 punti dall'Empoli e a 2 dal Genoa che hanno pareggiato secondo pronostico uno scialbo scontro diretto. Intanto è arrivata la matematica certezza di essere nei play-offs. I rossiani, però, sono piaciuti persino meno rispetto a Catanzaro: con ancora nella testa l'occasionissima persa in Calabria hanno cominciato a giocare dopo 25', concedendo più del solito e creando meno anche per colpa della poverissima vena di Marinelli e delle polveri bagnate dei bomber. E non disponendo di centrocampisti portati alla conclusione, bucare dispositivi difensivi muniti come quello alabardato diventa un'impresa. Si fa sempre più triste la situazione per la Triestina che non vince dal 26 marzo e in trasferta addirittura dal 12 dicembre. Tesser ha giocato invano la carta della prudenza: centrocampo a 5 con Parola vertice basso e davanti speranze affidate a Godeas, un classico per l'unione formato esterno visto che proprio il quasi trentenne Denis ha firmato 4 dei 5 gol segnati dai giuliani negli ultimi 11 viaggi senza gioie. Eppure, è proprio la Triestina a giocare di più nel primo quarto. Merito della sua superiorità numerica in mezzo al campo, della vivacità di Rigoni e Princivalli e della lucidità del ventenne Galloppa, ma soprattutto colpa di un Toro rimasto ancora alla batosta di Catanzaro. Non ci sono con la testa, i granata. Marazzina perde palloni banali. Mezzano e Giacchetta (visibilmente arrugginito dopo un mese e mezzo da riserva) si ostinano a mandare lanci lunghi nel vuoto, solo Pinga e De Ascentis hanno passo e rabbia degni dell'occasione. L'iperoffensivo - sulla carta 4-4-2 granata dovrebbe volare sulle fasce e invece a sfruttare meglio le corsie sono gli ospiti, che crossano comodamente da destra al 12' e da sinistra al 20' per il bisonte Godeas, che prima si fa neutralizzare la battuta da due passi dalla pronta uscita di Sorrentino e poi gira di poco a lato bruciando di testa Mezzano. Il Toro resta passivo. Capitan De Ascentis a parte, l'unico elettrico è Rossi, che dalla panchina sfoga la rabbia su arbitro e 4° uomo. Proprio mentre piovono i primi fischi, i granata si accendono. La scintilla arriva da un atteggiamento finalmente più aggressivo. Concretamente, la danno i palloni rubati dai mastini di centrocampo. Codrea al 27' morde una caviglia triestina e poi lancia profondo Marazzina, che in area scaglia il primo tiro (ribattuto) verso Campagnolo. Poi è De Ascentis a ruggire, ma sono soltanto fiammate. Il problema è che Pinga c'è eccome, mentre Marinelli non fa mai la cosa giusta e a destra l'impalpabilità dell'argentino è un freno. La Triestina, pressata, si rintana ma il Toro costruisce poco e quando entra nei 16 metri conferma la sua tenerezza sotto rete. Al 37', ad esempio, sugli sviluppi di un piazzato di Pinga da sinistra ci provano Marazzina e Marinelli: bene, non benissimo. Trovano corpi nemici e il tempo finisce tra le disapprovazioni un po' più sonore di quelle di 25' prima. Nessun cambio nell'intervallo ed è una sorpresa visto lo scarso apporto fornito da Marinelli (che uscirà comunque al 12') e Maniero. Il Toro parte ancora col freno tirato e al 4' evita il ko solo grazie a un provvidenziale recupero di Cornetto su Godeas, ormai pronto a freddare Sorrentino. L'innesto di Quagliarella per l'argentino moscio dà quantomeno più intensità e sostanza ai tentativi granata. Giacchetta e Maniero arrivano tardi sui cross di De Ascentis e Balzaretti, Quagliarella segna in fuorigioco e poi induce Pecorari a un tentativo di autogol. Dall'altra parte, però, Godeas è in agguato: spallata vincente a Mezzano e destro a giro che Sorrentino devia allungandosi. E' il 26' ed è l'ultimo brivido per il Toro che sul capovolgimento guadagna di mestiere con Maniero il rigore decisivo. Pinga, il migliore, trasforma spiazzando Campagnolo. Basta il suo mancino chirurgico per far tornasre la A diretta una possibilità concreta.