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Delle Alpi
20/09/2005
h.20.30
TORINO - CROTONE 0-0
Torino
: Taibi, Nicola, Brevi, Doudou, Balestri, Edusei (al 68' Vailatti), Ardito, Music (all'82' Gentile), Rosina (al 57' De Sousa), Fantini, Stellone. A disposizione: Pagotto, Orfei, Longo, Martinelli. All.: De Biasi.
Crotone: Soviero, Rossi, Scarlato, Aloui, Konko, Cardinale, Piocelle, Juric, Guzman (all'87' Borghetti), Ferrari (al 75' Russo), Jeda (al 62' Ghezzal). A disposizione: Dei, Giuliano, Maietta, Nocerino. All.: Gasperini.
Arbitro: Brighi di Cesena.
Reti: -
Spettatori: 20.260, tutti paganti per un incasso di 166.980 euro. La partita era fuori abbonamento.
Note: Ammoniti Scarlato, Juric, Brevi e Ardito per gioco scorretto. Angoli 5-0 per il Torino. Recupero 0' pt, 3' st. Per il Torino si è trattato del pareggio numero 100 nei tornei di serie B.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 21 settembre 2005]
Il Delle Alpi è pieno e caldo come Cimminelli nemmeno se lo sognava per una notturna infrasettimanale. Al Toro di Cairo, però, non basta l'affetto e l'entusiasmo della sua gente per vivere un'altra festa come quella del debutto con l'AlbinoLeffe. Finisce solo 0-0, contro il Crotone che qui aveva perso due volte su due, e i granata fanno un passo indietro, se non due, rispetto alle prove precedenti. E' ancora un progetto di squadra, il Toro di De Biasi, e in campo si vede. Specie contro squadre che concedono poco, picchiano il giusto e sanno tutto della B. I granata, per ora, vivono piè che altro sugli estri dei singoli: tempo per lavorare su schemi e affiatamento ne hanno avuto troppo poco, finora. E allora capita che sia solo Stellone a farsi pericoloso e che l'unica vera recriminazione della serata sia un rigore reclamato a fine 1° tempo. Pochi tiri, poca pressione, gambe dure e idee confuse. Meglio riparlarne sabato, dopo aver ospitato il Vicenza di Camolese. Altro osso durissimo, comunque. Senza Mirante, Gastaldello e Paro, passati tutti al nuovo feudo senese della Juve, Toro-Crotone sa molto meno di derby rispetto alla scorsa stagione. Di ex cugini, fra i titolari rossoblu, restano solo il tecnico Gasperini, il francese Konko e il paraguaiano Guzman. Sarà anche per questo che la sfida scorre via lenta, nemmeno troppo accesa. Tranne il cambio in mezzo alla difesa tra Ungari e Doudou, il Toro finalmente tutto vestito di granata è lo stesso di Bergamo, visto che Muzzi non ha recuperato la botta al piede destro incassata tre giorni prima da Terra e passa in tribuna la vigilia del suo 34° compleanno. Squadra e modulo identici ma, pur contro un rivale di livello tecnico inferiore all'Atalanta, più difficoltà a fare gioco. Music e Fantini si scambiano la fascia dopo 10' ma non incidono granché, le accelerazioni di Rosina costano due ammonizioni ai calabresi ma non creano occasioni vere. E' sempre e solo Stellone a fare la differenza con spunti personali negli ultimi 20 metri: diagonale mancino di poco fuori al 6'; bis al 9' dopo pallone rubato dall'ottimo Ardito, con leggera deviazione di Soviero e Rosina che arriva troppo tardi per il tap-in. Ed è ancora l'ex genoano a guadagnarsi di forza la miglior chance granata al 43', dapprima vincendo la gara di sportellate con Rossi e poi facendosi stendere da Scarlato all'ingresso in area. Il fallo parrebbe quantomeno sulla linea (e le immagini tv confermano), ma invece Brighi fischia soltanto la punizione e fa incavolare doppiamente il Delle Alpi non mostrando il 2° giallo al difensore già sanzionato al 14'. Pare pi&ugrve; squadra, comunque, il Crotone. E ci mancherebbe: è alla 7a partita stagionale (comprese due di Coppa Italia), contro le tre granata. Usa meglio le fasce, evita fronzoli che invece qualche uomo di De Biasi cerca in abbondanza. Si copre in 5 ma poi è pronto a ripartire usando il tosto centravanti Ferrari, 22enne ex Lumezzane, come boa. Appena possono, tirano, i calabresi. Male, però. Il tentativo più insidioso di un avvio senza paura è di Guzman, al 7', con un lob da 20 metri che accarezza la traversa. Poi, poca roba. Fino al 30', quando Doudou sbaglia tutto: prima si fa prendere il tempo dal paraguaiano, poi solo abbozza una presa che sarebbe da rigore e infine sta a guardare il sinistro a colpo sicuro dell'ex Primavera juventino sul quale si supera Taibi. Molto più semplice la parata del portiere in tuta all'11' st sul colpo di testa molle di un opaco Jeda, nell'occasione lasciato colpevolmente solo in area su cross da destra. Resta questo, a lungo, l'unico episodio di una ripresa che nemmeno l'inserimento di una seconda punta al fianco di Stellone (il ventenne debuttante De Sousa, lanciato al posto di Rosina) riesce a tingere di granata. "Segnate sotto la curva", grida la Maratona. E tutto lo stadio canta e batte le mani a ritmo. Invano. Il Toro è stanco e ha poche varianti allo schema "palla a Stellone che poi ci pensa lui". Il Crotone si chiude bene e con i tiri e la verve di Guzman sa sempre come tenere in apprensione Brevi e compagni.