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Adriatico
27/09/2005
h.18.30
PESCARA - TORINO 0-2 (0-0)
Pescara
: Tardioli, Pomante (all'80' Paolucci), Gonnella, Delli Carri, Zoppetti, Luisi, Tognozzi, Vigna (al 76' Triuzzi), Bonfiglio, Jadid (al 60' Carozza), Cammarata. A disposizione: Bartoletti, Ciofani, Vellucci, Mottola. All.: Sarri.
Torino: Taibi, Martinelli, Orfei, Doudou, Balestri, Nicola (al 58' Fantini), Vailatti (al 46' Longo), Ardito, Rosina, Muzi (all'84' Campo), Stellone. A disposizione: Pagotto, Ungari, Fantini, Music, Edusei. All.: De Biasi.
Arbitro: Mazzoleni P. di Bergamo.
Reti: Stellone 71', Fantini 91'.
Spettatori: 4.323 di cui 3.000 paganti (250 ospiti circa) e 1.323 abbonati.
Note: Ammoniti Delli Carri, Martinelli, Fantini, Carozza e Gonnella. Recupero 1' pt, 3' st. Angoli 5-3 per il Torino; sugli spalti esposto lo striscione del Toro Club Abruzzo da pochi giorni intitolato a Urbano Cairo.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 28 settembre 2005]
Tutto come 11 mesi fa, per il Toro in trasferta a Pescara. Vince 2-0, con doppietta nella ripresa di chi i gol è pagato per farli (Marazzina e Quagliarella nello scorso campionato. Stellone e Fantini ieri sera), con gli interventi decisivi del suo portiere (allora il rigore neutralizzato di Sorrentino, questa volta tre interventi pesanti di Taibi). Anche la sostanza è la stessa: 3 punti pesanti contro una squadra ripescata e rimaneggiatissima, ma combattiva e insidiosa almeno nel 1° tempo. Di diverso c'è la prestazione: quello dello scorso ottobre fu un Toro spento, grigio come la serata abruzzese; quella del recupero del primo turno della nuova B è stata una squadra ben più viva, che ha sempre inseguito la vittoria che stava in ogni pronostico e l'ha trovata alla distanza, quando De Biasi ha inserito forze fresche e, con Fantini al posto di Nicola, dato più incisività alla manovra. Così, dopo 5 partite, cominciano a farsi davvero interessanti i numeri granata: promette quel 6° posto in classifica con una partita (in casa contro il Bari) ancora da recuperare; ma è ancora più significativo quello 0 nella casella dei gol subiti su azione da un Toro che continua a cambiare difesa ma pure a concedere poco o nulla agli avversari. Vale la pena ricordare anche che è stata la 4a partita in 11 giorni, per le due sfidanti dell'Adriatico. Turnover inevitabile, dunque, perché il tour de force imposto dalla cadetteria non finisce qui: sabato si giocherà di nuovo. De Biasi, un ex che al Pescara lega il ricordo del suo esordio in A da calciatore nella stagione 1977/78, cambia (senza esagerare) per scelta e può attingere all'intera rosa o quasi. Due e novità rispetto al 2-0 sul Vicenza: fuori per la prima volta in stagione Brevi e Fantini, dentro Orfei e Nicola (avanzato a metà campo; con Rosina spostato in partenza a sinistra). Sarri, invece, rimescola le carte per necessità: ha ben 8 indisponibili, suddivisi equamente tra squalificati e infortunati: ricicla da esterni difensivi due centrali, dà a Pomante e Bonfiglio la prima maglia da titolare dell'anno e riempie la panca di Primavera. Spessore tecnico, morale e importanza dell'occasione a portata di mano costringono il Toro a fare la partita. Così è, anche se nel 1° tempo tocca a Taibi fare gli straordinari. Dà fastidio ai granata il movimento di Vigna e soprattutto di Bonfiglio e Jadid, elementi destabilizzatori piazzati davanti ai metronomi Luisi e Tognozzi e alle spalle di Cammarata. Ci mettono un po', Orfei e Doudou ma pure Vailatti e Ardito, a trovare tempo e posizione per non farsi prendere d'infilata. Come capita già dopo 37", quando Cammarata si trova dopo un rimpallo a tu per tu con Taibi, bravo a chiudergli lo specchio e murarne la conclusione non felicissima. Capita poi di nuovo al 36' (uscita con i pugni per anticipare ancora Cammarata, bravo a scattare su invito profondo di Bonfiglio), mentre la chance abruzzese più ghiotta (47') è ben più estemporanea: tiro da fuori di Luisi deviato da Taibi, tap-in di Jadid che da due passi tira sul portierone. Pur senza essere asfissiante, la pressione del Toro è ben più continua. Prova a sfondare a destra e ci riesce con una certa facilità, anche se i tiri di Muzzi e Martinelli non sono il massimo. Lo schema più efficace, comunque, è la palla lunga da dietro calciata da Doudou per la testa pelata di Stellone, che prolunga per l'affondo di Muzzi: all'8' l'ex laziale prepara bene il destro che poi esplode a lato, al 35' salta in velocità Delli Carri ma si fa precedere in uscita da Tardioli. Da destra spiove ancora il cross più invitante della serata, quello che al 43' Martinelli recapita sulla crapa di Stellone: impatto debole ma angolatissimo, portiere che si tuffa con fare moviolesco ma viene salvato dal palo. De Biasi sente profumo di vittoria e ci mette del suo, in avvio di 2° tempo. Con Longo e Fantini per Vailatti e Nicola dà più sostanza e profondità alla manovra. Al Pescara, ormai ingabbiato, resta poca benzina. Stellone lo grazia al 4' sparando alto nell'area piccola un cross di Balestri deviato da un abruzzese. Poi però i granata trovano le ripartenze decisive al 26' e 46': Rosina rifinisce di fino, Stellone e Fantini concretizzano il 2-0 a tu per tu con Tardioli. Il popolo granata può esultare e da Torino rimbalza una simpatica battuta del sindaco Chiamparino, subito informato della vittoria: "E adesso Cairo chi lo tiene più? Speriamo che gli offrano un seggio sicuro a Montecitorio, altrimenti potrebbe anche candidarsi a sindaco di Torino..".