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Liberati
15/10/2005
h.16.00
TERNANA - TORINO 0-0
Ternana
: Berni, Troise, Fattori, Oshadogan, Russo (al 76' Bono), Papini (al 46' Corvia), Corrent, Di Deo, Peluso, Jimenez, Frick (all'80' Giannone). A disposizione: Paoloni, Ferrario, Galasso, Perna. All.: Brini.
Torino: Taibi, Martinelli, Brevi, Doudou, Balestri, Nicola (al 61' Stellone), Edusei, Ardito, Fantini (al 76' Longo), Rosina (al 69' Orfei), Muzzi. A disposizione: Pagotto, Ungari, Music, De Sousa. All.: De Biasi.
Arbitro: Ayroldi di Molfetta.
Reti: -
Spettatori: 4.718 di cui 1.884 abbonati per una quota di 9.620,00 euro più 2.834 paganti per un incasso di 21.041,00 euro.
Note: Espulso Martinelli al 62' per doppia ammonizione per gioco falloso rimediata in un minuto. Ammoniti Nicola (gioco falloso) e Corvia (simulazione); angoli 5-3 per il Torino, recupero 2' pt, 4' st. Esposti di tifosi ternani striscioni di protesta contro la dirigenza Longarini e contro il provvedimento Pisanu per le gare al sabato. I tifosi del Toro hanno esposto uno striscione per commemorare l'anniversario della scomparsa di Meroni.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 16 ottobre 2005]
Jimenez e Frick in campo dal 1', Stellone dentro nell'ultima mezz'ora; dati in forte dubbio alla vigilia, gli uomini più attesi del match, quelli che sono soliti regalare gol e/o qualità, alla fine giocano tutti, ma Ternana-Toro resta uno 0-0 di rara bruttezza che conferma le ultime indicazioni cadette. Inconsistente l'attacco rossoverde, capace di segnare appena 5 gol in 10 partite, a secco su azione da 615' e ieri al tiro una sola volta, per giunta da lontano. Stanchi e sfilacciati i granata, che hanno ormai esaurito l'inerzia di un avvio entusiasta ed entusiasmante e cominciano a pagare gli straordinari fatti per mettersi alla pari con una concorrenza che ha nelle gambe una preparazione estiva vera e alchimie di squadra affinatesi in 3 mesi di lavoro. Detto questo, il terzo 0-0 stagionale del Toro; è profondamente differente dai due precedenti. Contro il Crotone il punto fu equo, contro il Bologna domenica scorsa è stato un mezzo regalo ricevuto, ieri può legittimamente causare rabbia. Perché pur senza mai pigiare sull'acceleratore, ci sono stati due legni nel 1° tempo (palo esterno di Nicola al 10', incrocio pieno su punizione di Rosina al 24'), chiuso con una clamorosa occasione divorata ancora da Nicola a due passi da Berni. E nella ripresa, giocata dal 17' in 10 per la sciagurata espulsione di Martinelli, è stato sempre il Toro a tenere il pallino in mano, specie dopo l'innesto di Stellone che ha trovato con Muzzi qualche scambio interessante. Ai Cairo Boys, però, ieri pomeriggio è mancata parecchia roba. Sprint, brillantezza, intensità, ad esempio. Tutto o quasi riconducibile alla condizione fisica, forse agli effetti dell'ultimo caldo autunnale, sicuramente alla stanchezza di una squadra superimpegnata nei suoi primi 45 giorni di vita. Ieri più che mai, però, il nuovo Toro ha pagato anche prestazioni individuali insufficienti. Come quelle di Edusei e Fantini: impreciso il primo e fantasma il secondo. E ancora quelle di Martinelli e Nicola, il tandem di destra, macchiatosi di colpe gravi, decisive. Il primo, in capo a un sabato modestissimo, tra il 16' e il 17' della ripresa ha commesso due sciocchi falli a centrocampo su Jimenez e ha lasciato in 10 i compagni, roprio mentre De Biasi calava l'asso Stellone per provare a forzare una situazione ingessata. Nicola, fischiatissimo ex, non ha invece complessivamente giocato male come il compagno, ma s'è mangiato un gol che sicuramente agiterà le prossime notti sue e quelle di Cairo e De Biasi. Al 45', dopo una percussione centrale di Rosina, il granata più pimpante, il pallone è schizzato da un rimpallo sul mancino dell'ambidestro biondo, solo davanti al portiere ternano. Nicola ha cercato la volée e l'ha miseramente ciccata. Peccato. Sarebbe stata un'occasione magnifica per sfruttare personalmente uno dei modi di esultare che il 32enne pinerolese proprio nei giorni scorsi ha confessato di brevettare durante gli allenamenti. Nell'attesa, appunto, di ritrovare quel gol in campionato che gli manca dal 29 maggio 2004. Nonostante la benzina scarsa, il rosso di Martinelli, il gol mangiato da Nicola e l'incrocio di Rosina, il Toro ha comunque cercato fino all'ultimo assalto la vittoria che gli avrebbe dato il 2ò posto solitario. Si è aggrappato alla solidità di una difesa che continua a non aver subito un gol su azione, al bilanciamento garantito da Ardito "Mister Utilità", al peso di Stellone e all'abnegazione di Muzzi. Ha trovato conclusioni mai davvero velenose, ha segnato con il rientrante pelato romano un gol dopo che il guardalinee Rossomando aveva segnalato un fuorigioco da rivedere. Nulla da fare, alla fine. Anche perché la Ternana, ben conscia dei suoi limiti che di questi tempi sono palesi, ha saggiamente pensato che un pareggino poteva pur sempre far comodo per tornare a muovere una classifica già preoccupante. Un punto, portato a casa comunque in inferiorità numerica, a conti fatti non puograve; nemmeno avvilire troppo il Toro. In B pesa la continuità dei risultati e con lo 0-0 del "Liberati" sono 7 le partite utili consecutive dei granata. Che martedì sera, ospitando il Bari, potranno finalmente avere una classifica omogenea alla concorrenza. Tutti con 10 partite giocate, con la prospettiva per Stellone e compagni di schizzare, vincendo, al 2° posto a -3 dal Mantova ma a +2 su Modena e Cesena. E allora sì che i conti granata tornerebbero di nuovo, alla faccia di questi ultimi due fiacchi 0-0.