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Martelli
26/10/2005
h.20.30
MANTOVA - TORINO 1-0 (1-0)
Mantova
: Bellodi, Mezzanotti, Notari, Cioffi, Lanzara, Tarana, Grauso, Brambilla (all'81' Bentivoglio), Caridi (al 66' Spinale), Graziani, Poggi (al 20' Noselli). A disposizione: Brivio, Sacchetti, Volpe, Altinier. All.: Di Carlo.
Torino: Taibi, Orfei (al 73' Vailatti), Brevi, Doudou, Balestri, Rosina, Edusei (all'81' Campo), Longo, Music (al 51' Nicola), Fantini, Muzzi. A disposizione: Pagotto, Ungari, Martinelli, De Sousa. All.: De Biasi.
Arbitro: Morganti di Ascoli Piceno.
Reti: Tarana 23'.
Spettatori: 13.547 di cui 9.384 paganti e 4.163 abbonati.
Note: Ammoniti Noselli, Muzzi, Rosina, Longo per proteste; Lanzara, Doudou, Campo e Bentivoglio per gioco falloso. Angoli 7-6 per il Mantova, recupero 2' pt, 5' st. Lo stadio Martelli presentava il tutto esaurito.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 27 ottobre 2005]
I biancorossi corrono mano nella mano, con il presidente Lori in mezzo, a godersi sotto la curva l'ovazione della loro gente in delirio. Per la sesta volta su sei, quest'anno. La più importante. E' sempre più solo in vetta alla B, il Mantova delle meraviglie che in casa non perde un colpo. Ieri sera ha liquidato anche il Toro, scivolato dopo questo 1-0 dal 2° al 3° posto ed ora con qualche sicurezza in meno. Possono recriminare sul gol decisivo, i granata, visto che sulla volée di Tarana, Taibi è disturbato dal corpaccione di Cioffi, in fuorigioco. Ma il successo della capolista è più che legittimo, persino stretto. Ha sfoggiato un primo tempo gagliardo e sostanzioso, il Mantova dalla corsa facile e stordente. E poi ha controllato nella ripresa, senza mai rischiare davvero il pari. Quasi impotente è invece tornato a essere il Toro sempre orfano di Stellone, dopo la promettente dimostrazione di compattezza offerta contro il Piacenza. Leggeri e inconcludenti, i granata. Che hanno avuto Taibi e Brevi migliori in campo (e questo dice già molto), un centrocampo sovrastato e poche idee per giunta rifinite in modo impreciso. Un passo indietro, non certo un ruzzolone, vista la caratura dell'avversario. D'altra parte, Mantova e Toro stanno lassù anche perché nel mare in tempesta della B hanno scelto di affidarsi a ciurme esperte. Ben 7 gli ultratrentenni subito in campo per la capolista; 6 quelli granata, compreso Muzzi che resiste agli acciacchi che non lo fanno allenare da una settimana. Il ritmo, però, è più da giovincelli che da matusa. Molto rock, come promesso da De Biasi. Il problema per il Toro è che a suonare più duro è l'orchestra affiatata di Di Carlo, tutta pressing, velocità, idee fulminanti e due invasati che arano le fasce di nome Tarana e Caridi, forse non a caso i più giovani dei biancorossi. Anche i granata pressano, a dire il vero, ma intensità e rapidità di esecuzione sono ben altre. E il Mantova che preme e asfissia, dalla sua ha anche due anni potenzialmente letali: l'intesa naturale fra Graziani e Poggi, durata appena 20' a causa dell'infortunio che ha messo presto ko Paolino il mancino, ma soprattutto la pericolosità sui palloni inattivi, frutto del lavoro a tavolino di Mister Di Carlo, laureatosi a Coverciano proprio con una tesi sul tema. Nasce da fermo, infatti, il gol che decide il big match al 23'. Sulla punizione da sinistra di Lanzara, tutti aspettano il centro alto per gli spilungoni Cioffi, Notari e Graziani e invece spiove al limite un docile pallone per il destro al volo di Tarana, appostato al limite. Gran botta diagonale nell'angolino, imprendibile per Taibi che si getta in ritardo perché coperto da Cioffi, in posizione di fuorigioco certamente impossibile da definire passiva. Vantaggio meritato, anche se era stato il Toro ad arrivare per primo in porta, già al 7', con un triangolo largo Rosina-Muzzi-Rosina, neutralizzato dallo sveglio Bellodi, uno di quelli che il miracolo-Mantova l'ha vissuto fin dalla C2. Sarebbe rimasta quella l'unica parata del portiere di casa, perché poi Muzzi (24') e Music (42') sballavano malamente i tiri dopo manovre pure pregevoli. La capolista, invece, produceva di più e concludeva meglio. Al 9' Graziani e Poggi provavano lo sfondamento centrale ma venivano rimbalzati dal muro granata, al 12' Poggi angolava il sinistro impegnando Taibi, al 31' un'azione rocambolesca innescata da Brambilla e forse viziata da un altro offside non fruttava il 2-0 solo perché Taibi faceva un miracolo su Graziani e poi Balestri rinviava sulla linea sul tap-in di Cioffi. Calava, inevitabilmente, il ritmo mantovano nella ripresa. Ma era Noselli a divorarsi il raddoppio al 4'. E al 30' Graziani si vedeva negare il gol dell'ex da un balzo felino di Taibi. Il Toro, nonostante le uscite di Music e Orfei, i più in affanno, non cresceva. Mancava sempre l'ultimo passaggio, il cross giusto, il tiro centrato. Finiva così la serie positiva granata. Non ha tempo per riflettere. De Biasi: dopodomani sarà già ora del Cesena. Poi, però, il Toro potrà respirare e recuperare gli infortunati; quella di ieri rimarrà l'ultima partita infrasettimanale fino al 20 dicembre.