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Ezio Scida
04/02/2006
h.16.00
CROTONE - TORINO 1-1 (0-0)
Crotone
: Soviero, Rossi, Puleo, Scarlato (al 75' Paschetta), Konko, Cardinale, Piocelle, Juric, Angelo (al 10' Galardo, al 79' Gentile), Pellé, Jeda. A disposizione: Dei, Maietta, Zeytulaev, Ferrari. All.: Gasperini.
Torino: Taibi, Nicola, Brevi, Doudou, Balestri, Rosina (al 70' Music), Gallo, Ardito, Lazetic (al 70' Fantini), Stellone (all'82' Ferrarese), Abbruscato. A disposizione: Pagotto, Melara, Longo, Vryzas. All.: De Biasi.
Arbitro: Ayroldi di Molfetta.
Reti: Rosina 49' (T), Pellé 50' (C).
Spettatori: 6.689 di cui 3.645 paganti e 3.044 abbonati per un incasso totale di 60.612 €.
Note: Hanno debuttato con le rispettive squadre Abbruscato e Angelo, quest'ultimo uscito dopo dieci minuti per infortunio. Ammoniti Juric e Abbruscato per condotta non regolamentare, Ardito e Cardinale per gioco falloso. Al 67' Ayroldi ha espulso il tecnico del Toro De Biasi reo di aver protestato troppo veemente contro l'arbitro. Recupero 4' pt, 3' st, angoli 4-2 per il Crotone. Il secondo tempo si è giocato sotto la luce dei riflettori.
Cronaca
[Tratto da La Gazzetta dello Sport del 5 febbraio 2006]
De Biasi aveva chiesto un Torino proletario, da falce e martello, per tagliare le manovre calabresi e inchiodarli nella loro metà campo soffiandogli i 3 punti, magari sfruttando l'attacco nuovo con tanto di Abbruscato debuttante. Gasperini, furbo, gli ha parato di fronte il suo plotone di "metalmeccanici" del pallone, affamati di gloria, gente votata al sacrificio, al "pressing ovunque", all'alta velocità come imperativo categorico; pochi grilli per la testa e la rabbia di chi ribatte colpo su colpo. Infatti, la suggestione del blitz che avrebbe interrotto la "cinquina maledetta" del Toro (solo 4 punti nelle ultime 5 gare, contro 3 vittorie e 1 pari dei calabresi) è durata un minuto, un misero giro di lancette. Il tempo, cioè, che ha separato la punizione splendida di Rosina (dal limite dell'area con palla ad aggirare la barriera) dal flop "cooperativo" della difesa granata: angolo di Juric, testata di Puleo, respinta floscia di Taibi e Pellè solo soletto (con Doudou disperso) che infila nel sacco. De Biasi vira sul 4-4-2 (con l'Atalanta fu 4-4-1-1), assembla la coppia Abbruscato-Stellone in avanti chiedendo 90' di concentrazione massima, senza sbavature. Il Crotone preferisce Pellè (a Ferrari) al centro dell'attacco, e schiera Angelo in versione brasiliana, terzino tutto offensivo, tanto da partire nel tridente avanzato. Ma il debutto dura 8', esce per uno strappo, Galardo che lo sostituisce regala una prova maiuscola. Il pallino, ad inizio gara, se lo prende il Toro. Tocchetta, gioca di prima, ricerca, anche cocciutamente, la palla in verticale e riesce a punzecchiare. Il Crotone è, per un po', ipnotizzato: Cardinale e Piocelle interdicono poco, a Gallo viene facile avanzare il baricentro, mentre Rosina e (poco) Lazetic gli rullano attorno creando varchi. Gasperini, però, non dorme: affolla il centrocampo, in fase difensiva s'assembla 5-4-1 con gli esterni rannicchiati dietro Pellè. Mossa astuta, ma al Crotone di trovare la porta non riesce mentre il Toro, pur soffrendo, diversifica i moduli d'attacco: Gallo si mette a scodellare palloni in area, Stellone (arretrando) cerca di innescare Abbruscato (18', bella la palla a saltare la linea difensiva calabrese che Abbruscato gira al volo). Una punizione di Rosina (30') è deviata, bene, da Soviero e un cross di Konko (33'), per i calabresi, vede Galardo pescato in area, di testa, tirare centrale e fioco. Dopo il riposo Gallo tenta di scuotere il Torino: lo prende per mano, cerca il tiro dalla distanza. Un mani di Juric procura la punizione che Rosina radiocomanda in gol, l'azione successiva serve ai crotonesi per pareggiare. De Biasi s'agita, avanza gli esterni Lazetic e Rosina un bel po', per poi sostituirli entrambi subito dopo la sua espulsione (protesta per un fallo di Scarlato su Abbruscato non sanzionato). Tridente puro quello torinista, con Ferrarese al posto di Stellone nel finale e Music spostato a sinistra. Ma la gestione del pallone, al Torino, non riesce facile come nel primo tempo, specie se Cardinale prende a far salire i ritmi e Piocelle a verticalizzare a più non posso sfruttando gli spazi che si creano con maggior frequenza. Il Crotone macina gioco e scatti, ai granata non riesce di rubar palla e ripartire in contropiede. Il pari, tutto sommato, sta bene al Torino "operaio" e ai "metalmeccanici" crotonesi. Se servirà ad arrivare al 27 del mese (inteso come promozione per i granata e playoff che i crotonesi iniziano a sognare) è presto per dirlo.