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Rigamonti
21/05/2006
h.15.00
BRESCIA - TORINO 0-1 (0-1)
Brescia
: Viviano, Stankevicius, Zoboli, Mareco, Cortellini (all'88' Schiavi), Hamsik (al 60' Di Biagio), Milanetto, Piangerelli, Del Nero (all'82' Mourad), Bruno, Possanzini. A disposizione: Arcari, Santacroce, Straus, Zambrella. All.: Zeman.
Torino: Taibi, Nicola (al 23' Martinelli), Melara, Brevi, Balestri, Lazetic, Gallo, Edusei, Music (all'84' Fantini), Abbruscato, Vryzas (al 61' Longo). A disposizione: Fontana, Vailatti, Doudou, Ferrarese. All.: De Biasi.
Arbitro: Ayroldi di Molfetta.
Reti: Abbruscato 45'.
Spettatori: 8.629 di cui 2.264 abbonati e 6.365 paganti per un incasso complessivo di 56.561 €.
Note: Ammoniti Milanetto, Abbruscato e Martinelli per gioco scorretto, Taibi, Piangerelli e Stankevicius per proteste; calci d'angolo 4-2, recupero 3' pt, 3' st. Espulso Lazetic al 29' per comportamento irriguardoso nei confronti dell'arbitro e Di Biagio al 76' per gioco violento. Fischi e insulti da parte dei tifosi del Brescia nei confronti di De Biasi; presenti in tribuna Nedo Sonetti e l'ex calciatore del Brescia Caracciolo; sul finire della partita contestazione violenta da parte dei tifosi bresciani nei confronti di società, squadra e amministrazioni comunali. Scaramucce prima e dopo la partita tra tifosi, 4 le persone ferite e medicate all'ospedale. Presenti 2.150 tifosi granata sulle gradinate, il settore ospiti era completamente esaurito.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 22 maggio 2006]
Cinque vittorie consecutive, otto successi nelle ultime nove uscite, una difesa imbattuta da cinque partite. Basterebbero questi scarni numeri per dimostrare la forza e la compattezza del Toro che vola verso la serie A. Anche il compito in classe di Brescia è riuscito bene, nulla da dire. Però il Toro esce dal Rigamonti con tre punti in tasca che danno gran consapevolezza e coraggio, ma anche con le ossa rotte e un po' di rabbia in corpo. A decidere la partita è Elvis Abbruscato, che sfrutta a modo suo, sul finire del primo tempo, il colossale errore del difensore centrale di casa Zoboli. Una vittoria che vale ancor più in considerazione del clima bollente che il Toro ha trovato a Brescia: le rondinelle si giocavano le residue speranze di agguantare i playoff e hanno provato a metterla sul piano della lotta. Ne è venuta fuori una partita brutta, molto combattuta e nervosa. La prova di forza dei granata risulta acuita dalle assenze di Stellone e Ardito, e dall' infortunio di Nicola, fuori causa dopo venti minuti. Discorso a parte merita l'espulsione di Lazetic che rischia di costare molto cara in chiave playoff. I fatti, anzitutto: è quasi la mezzora del primo tempo quando il serbo contesta una decisione dell'arbitro Ayroldi, accenna un applauso beffardo e si becca il cartellino rosso. Se l'affrettata decisione non fa che confermare l'indiscussa mediocrità del fischietto di Molfetta, l'ingenuità di Lazetic lascia esterrefatti. Anche perché la protesta susseguente al cartellino rischia di costargli due giornate di squalifica. E se così fosse il serbo resterebbe a guardare non soltanto domenica contro la Cremonese, ma soprattutto nel - probabile - match di andata della semifinale playoff. La seconda fase, infatti, incombe, perché il Catania ha battuto il Catanzaro. Pur ridotto in dieci, il Toro non si è lasciato intimidire e alla prima occasione Abbruscato ha fatto secco Viviano regalando un bel compleanno a Cairo e una bella rivincita a De Biasi. La ripresa, poi, inizia anche con dieci minuti di ritardo: sì, perché il calcio affossato dagli scandali, quando si tratta di far partire in contemporanea le partite è sempre particolarmente pignolo. Intanto in curva, la Maratona itinerante fa impressione: una macchia compatta granata che non smette un attimo di saltare e sostenere a gran voce i suoi. In avvio di tempo il Toro si chiude e soffre; De Biasi se ne accorge, manda sotto la doccia l'evanescente Vryzas e inserisce Longo in appoggio a Abbruscato. Come d'incanto i granata rifiatano. Il bomber divora l'occasione del 2-0, ma tanto basta per portare a casa i tre punti in un clima di contestazione totale contro il Brescia. "Fate schifo" sintetizza uno striscione in curva Sud, mentre i tifosi fanno sospendere per un minuto la partita con un ripetuto lancio di fumogeni. Poi la fine, e il Toro può gioire.