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Olimpico
20/05/2007
h.15.00
TORINO - LIVORNO 0-0
Torino
: Abbiati, Comotto, Brevi, Franceschini, Balestri, De Ascentis, Rosina, Ardito (al 47' Di Loreto), Lazetic, Barone, Muzzi (al 64' Abbruscato). A disposizione: Taibi, Cioffi, Oguro, Ogbonna, Martinelli. All.: De Biasi.
Livorno: Manitta, Grandoni, Pavan, Galante, Pfertzel (al 55' Balleri), Morrone, Passoni, Filippini (all'84' Coppola), Pasquale (al 69' Knezevic), Fiore, Paulinho. A disposizione: Casini, Bergvold, Rezaei, Lucarelli. All.: Orsi.
Arbitro: Saccani di Mantova.
Reti: -
Spettatori: 22.046, di cui 17.849 abbonati e 4.197 paganti per un incasso di 127.377 €.
Note: Nessun ammonito da parte dell'arbitro Saccani. Calci d'angolo 5-2 per il Livorno, recupero 1' pt, 1' st. Con questo risultato Torino e Livorno festeggiano con un turno di anticipo la matematica permanenza in serie A.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 20 maggio 2007]
E' festa per tutti. All'Olimpico finisce 0-0 ma Torino e Livorno possono festeggiare la salvezza con un turno d'anticipo, grazie ai risultati che arrivano dagli altri campi e in particolare alla sconfitta del Catania a Marassi. Granata e amaranto potranno affrontare l'ultima di campionato senza nessun assillo, liberi da ogni tensione e con la testa alle vacanze. Torino-Livorno è stata partita vera almeno per i primi 25 minuti, ma dopo il gol del 3-0 dell'Empoli, i festeggiamenti nelle due panchine e sugli spalti, in campo tutti hanno capito che non era il caso di farsi del male anche perché il gran caldo non invitava a grandi sforzi. Stefano Fiore, invece, avrebbe dato metà del suo stipendio per vincere e prendersi una bella rivincita nei confronti del Torino e della tifoseria granata. Fischiato sin dal riscaldamento, Fiore ha risposto con una prestazione maiuscola e nella prima mezz'ora ha giocato da solo, chiamando più volte all'intervento Abbiati. Poi anche lui (che fino a gennaio ha vestito il granata tra mille difficoltà, soprattutto nel rapporto con Zaccheroni e con i tifosi) ha capito che aria tirava e che non era il caso di dannarsi l'anima. E dire che davanti a lui non c'era Cristiano Lucarelli, uno dei tanti ex della partita che per un problema al polpaccio è partito in panchina. Orsi al suo posto ha schierato Paulinho, unica punta del suo 3-5-1-1. Per De Biasi 4-3-2-1 con Rosina e Lazetic alle spalle di Muzzi. Partenza incoraggiante, una bella punizione di Muzzi, un importante destro di Paulinho respinto da Abbiati, le serpentine e le iniziative di Fiore, poi i tre gol in serie dell'Empoli che scaldano il pubblico, ma addormentano la partita. L'unico a provarci è sempre Fiore, al 29', ma Abbiati è attento e bravo a deviare in angolo il destro del fantasista livornese. Inesistente Rosina, praticamente un fantasma, il primo tempo finisce sullo 0-0, con le due squadre salve e con i tifosi che si dividono tra i fischi di chi non ha gradito lo spettacolo e gli applausi di chi pensa al risultato. Nella ripresa De Biasi inserisce Di Loreto a centrocampo al posto di Ardito, Orsi invece cambia al 9' con l'ingresso di Balleri al posto dell'infortunato Pfertzel. La partita non si accende, nonostante da Empoli arrivi la notizia della rimonta della Reggina che in 11 minuti segna due gol portandosi sul 3-2. Con il Siena sotto di 2 gol a Palermo, evidentemente Torino e Livorno continuano a sentirsi tranquille e non affondano i colpi, nonostante De Biasi provi a giocarsi la carta Abbruscato al posto di Muzzi. All'Olimpico arriva la notizia del 3-3 della Reggina, ma anche quella dell'1-0 della Samp sul Catania, un risultato che salva le due squadre visto che all'ultima giornata c'è Catania-Chievo e che una delle due i 40 punti non li raggiungerà. In tutta la ripresa solo una lunga ed inutile serie di passaggi in attesa del triplice fischio e della festa salvezza che esplode al 93'. Finisce 0-0, Torino e Livorno restano in A e domani il presidente granata, Urbano Cairo, avrà un motivo in più per festeggiare alla grande il suo 50esimo compleanno.