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Olimpico
10/02/2008
h.15.00
TORINO - PALERMO 3-1 (0-1)
Torino
: Sereni, Comotto, Lanna, Di Loreto, Pisano, Diana (all'86' Motta), Grella, Barone (al 73' Corini), Lazetic (al 52' Di Michele), Rosina, Stellone. A disposizione: Fontana A.M., Recoba, Bjelanovic, Zanetti. All.: Novellino.
Palermo: Fontana A., Cassani, Biava, Barzagli, Balzaretti, Migliaccio, Guana, Simplicio (al 77' Jankovic), Miccoli (all'89' Bresciano), Caserta (al 77' Cavani), Amauri. A disposizione: Agliardi, Capuano, Tedesco, Rinaudo. All.: Guidolin.
Arbitro: Gava di Conegliano Veneto.
Reti: Amauri 36' (P), Diana 60' (T), Di Michele 71', 81' (T).
Spettatori: 17.914 di cui 1.513 paganti per un incasso di 47.720 euro più 16.401 abbonati per una quota partita di 301.758 euro.
Note: Espulso Amauri al 75' per doppia ammonizione, la prima per gioco scorretto, la seconda per condotta antisportiva, e il tecnico del Torino Novellino al 64' per condotta non regolamentare. Ammoniti Diana, Lazetic, Migliaccio, Biava, Miccoli e Guana per gioco scorretto, Comotto per comportamento non regolamentare, Fontana A. per proteste. Oltre agli espulsi Novellino e Amauri, salteranno le rispettive prossime sfide anche i diffidati Miccoli, Guana, Comotto e Diana. Calci d'angolo 4-3 per il Palermo, recupero 2' pt, 4' st. Presenti all'Olimpico circa 250 tifosi rosanero; giornata soleggiata, terreno in buone condizioni, primi gol in maglia granata per Diana e Di Michele. Il secondo successo consecutivo del Torino, coincide con il ritorno alla vittoria tra le mura amiche dopo tre mesi e mezzo (ultimo successo, 27 ottobre, Torino - Cagliari 2-0).
Cronaca
[Tratto da La Repubblica dell' 11 febbraio 2008]
Sino a una decina di giorni fa Aimo Diana giocava con la maglia del Palermo. David Di Michele, invece, è stato in rosanero per due anni sino alla scorsa stagione. Sono stati loro, complice il solito blackout rosanero, a firmare la grande rimonta del Torino sul Palermo e a siglare il 3-1 finale. Una rete Diana, due Di Michele. Insomma, la più classica vendetta dell'ex. Anzi, degli ex. E non poteva essere altrimenti in una partita che, tra campo, panchina e tribuna, ne contava ben otto. Sette nel Torino, uno, Balzaretti, nel Palermo. Ed è stato proprio il terzino, torinese di nascita reo di essere passato dal Toro alla Juventus, il più fischiato di tutti. Fuori dallo stadio gli ultrà vendevano al prezzo di un euro i fischietti per contestarlo e in campo Balzaretti è stato sommerso dai fischi e dai cori ostili. Parte bene il Palermo con Biava che al 6' in mischia su punizione di Miccoli chiama al primo intervento in tuffo Sereni. Un'azione per uno: al 10', dopo il tentativo di Stellone contrato da Biava, dall'altra parte è Amauri a mettere in mezzo per Guana la cui conclusione è deviata in angolo. Miccoli ci prova su punizione. Indovina la traiettoria giusta, ma Sereni è bravissimo a respingere. Poi è come se si spegnesse la luce di un match che diventa brutto. L'arbitro Gava annulla un gol di Stellone per il fallo su Biava, e in dieci minuti distribuisce quattro cartellini gialli. Improvvisamente Amauri riaccende la luce. Raccoglie una respinta della propria difesa qualche metro dopo la linea di metà campo e corre verso la porta granata. Lanna si aggrappa alle spalle, poi ai fianchi. Amauri non sembra nemmeno accorgersene, palla al piede punta Sereni e lo batte. Nella ripresa la mossa vincente di Novellino. Fuori Lazetic e dentro Di Michele, che entra in tutti i tre gol della clamorosa rimonta granata. Sul primo, al 15', è suo il tiro-cross sul quale Diana interviene di piatto segnando. Poi Di Michele fa da solo: al 26' contropiede sulla destra e in diagonale batte Fontana. Dieci minuti dopo Corini, altro ex, lo serve in verticale al limite dell'area: finta per scartare Fontana ed è 3-1. Il Palermo, bello nel primo tempo e inguardabile nella ripresa (il presidente Zamparini ha minacciato di mandare tutti in ritirro subito), alla mezz'ora del secondo tempo era rimasto in dieci per l'espulsione di Amauri. Espulsione anche per Novellino (la terza della stagione), che però con la seconda vittoria di fila ha di che festeggiare.