WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Via del Mare
25/01/2009
h.15.00
LECCE - TORINO 3-3 (2-0)
Lecce
: Benussi, Polenghi (al 51' Schiavi), Fabiano, Esposito, Giuliatto, Munari (al 60' Angelo), Ardito, Ariatti, Giacomazzi (al 72' Papadopoulos), Castillo, Tiribocchi. A disposizione: Rosati, Stendardo, Konan, Cacia. All.: Beretta.
Torino: Sereni, Dellafiore, Natali, Di Loreto, Ogbonna, Demaili (al 51' Amoruso), Corini, Säumel, Abate (all'83' Diana), Rosina, Bianchi (al 68' Stellone). A disposizione: Calderoni, Colombo, Vailatti, Ventola. All.: Novellino.
Arbitro: Trefoloni di Siena.
Reti: Munari 12', 45' (L), Säumel 47' (T), Dellafiore 56' (T), Castillo 73' (L), Natali 77' (T).
Spettatori: 7.888 di cui 2.185 paganti per un incasso di 22.180 € e 6.703 abbonati per una quota partita di 76.715,17 €.
Note: Ammoniti Natali, Säumel, Castillo, Dellafiore e Fabiano per gioco falloso, Ogbonna per proteste. Recupero 1' pt, 6' st, calci d'angolo 7-5 per il Lecce. Presenti al Via del Mare circa 50 tifosi del Torino.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 25 gennaio 2009]
Lecce e Torino chiudono sul 3-3 al "Via del Mare" e portano via un punto per parte al termine di un match rocambolesco. Botta e risposta tra le squadre dopo il doppio vantaggio salentino con confortanti segnali di ripresa da parte dell'undici granata. Beretta con il 4-3-3: davanti al portiere Benussi, difesa schierata con Polenghi, Fabiano, Esposito e Giuliatto; a centrocampo Munari, Ardito e Ariatti; tridente con Giacomazzi, Castillo e Tiribocchi. Il Torino di Novellino, alla ricerca del pronto riscatto dopo le deludenti prestazioni tra campionato e coppa Italia, rispondeva con il 4-4-2: Sereni rientrava tra i pali; difesa con Dellafiore, Natali, Di Loreto e Ogbonna; il talento Abate sulla fascia destra con Dzemaili e il rientrante Corini in mezzo, Saumel sulla sponda opposta; in avanti Rosina e il confermato Bianchi. Partita vivace sin dalle prime battute: al 5' veloce azione dei leccesi sulla sinistra e palla per l'accorrente Munari che calcia debole consentendo la facile presa di Sereni. Il Torino sulla corsia destra gioca in scioltezza con Dellafiore e Abate, bravi a gestire il pallone, i salentini soffrono la pressione granata ma erano pronti a ripartire in contropiede. Al 12' la squadra giallorossa di Mario Beretta sbloccava il punteggio: Munari lascia partire un gran tiro dalla distanza con palla che si infila imparabilmente alle spalle di Sereni. Al 20' calcio di punizione di Fabiano e palla deviata dalla barriera in angolo con qualche brivido per Sereni. Al 23' ancora Fabiano, con un gran tiro dalla distanza, sfiora il palo alla destra di Sereni. Prima azione pericolosa del Torino al minuto 27: Rosina calcia da fuori area e chiama Benussi alla respinta in due tempi, senza che nessun granata fosse pronto a deviare in porta. Ancora Torino al 30': cross dalla destra e splendida deviazione di testa di Bianchi con Benussi bravo a deviare in angolo. Al primo minuto di recupero il Lecce concedeva il bis: sugli sviluppi di un angolo Corini respinge sulla linea bianca ma Munari è pronto ad insaccare il 2-0 per la personale doppietta. Nella seconda frazione di gioco, con identici schieramenti, il Torino accorcia le distanza dopo 2': tiro-cross dell'austriaco Saumel e palla in fondo al sacco con Benussi spiazzato. Il Torino ci crede ancora ed all'11' trova il pareggio: cross di Rosina e palla per l'accorrente Dellafiore che con una pregevole girata spediva la sfera in fondo al sacco. Novellino gioca la carta Stellone (al posto di Bianchi, buona la sua prova), nel tentativo di completare la rimonta. Al 25' Abate salta due difensori leccesi e prova un diagonale rasoterra con palla di poco fuori. Al 28' il Lecce triplica con Castillo, lesto a deviare in porta una fortunosa respinta su Tiribocchi. Gara entusiasmante con continui capovolgimenti di fronte ed al 32' i granata ristabiliscono la parità con Natali che girava di testa in rete approfittando di una "dormita" generale della difesa pugliese. Nei minuti finali del match il ritmo di gioco cala ma le squadre non smettono di provare ad acciuffare il successo.