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Olimpico
22/02/2009
h.15.00
TORINO - UDINESE 1-0 (0-0)
Torino
: Sereni, Dellafiore, Natali, Pisano, Rubin, Abate, Corini (al 63' Rosina), Dzemaili, Säumel, Gasbarroni (al 46' Ventola), Bianchi (al 73' Stellone). A disposizione: Calderoni, Diana, Pratali, Barone. All.: Novellino.
Udinese: Belardi, Zapata, Domizzi, Felipe, Pasquale, Isla, D'Agostino (al 70' Inler), Obodo, Pepe, Floro Flores (al 61' Quagliarella), Di Natale (al 79' Sanchez). A disposizione: Coprivec, Coda, Sala, Asamoah. All.: Marino.
Arbitro: De Marco di Chiavari.
Reti: Dellafiore 79'.
Spettatori: 16.087 di cui 2.595 paganti per un incasso di 43.185 euro, più 13.492 abbonati per una quota partita di 242.617 euro.
Note: Ammoniti Natali, D'Agostino, Domizzi, Stellone, Isla e Ventola, espulso Domizzi al 93' per proteste. Esordio in maglia granata per Andrea Gasbarroni, prelevato dalla Sampdoria nel mercato di riparazione; presenti all'Olimpico circa 50 sostenitori dell'Udinese. Calci d'angolo 8-3 per il Torino, recupero 1' pt, 4' st.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 22 febbraio 2009]
Era vitale tornare ad assaporare il gusto del successo e il Toro alla fine c'è riuscito. E' una rete del difensore Dellafiore a mettere ko l'Udinese (in versione rimaneggiata tra infortuni e turn over per gli impegni in Coppa Uefa) e ridare ossigeno alla truppa di Walter Novellino, capace di conquistare 3 punti pesantissimi dopo cinque pareggi consecutivi: una vittoria attesa dal 21 dicembre, quando allo stadio Olimpico era caduto il Napoli (sempre 1-0 il punteggio anche in q uel caso). Un'affermazione che potrebbe anche rappresentare la svolta della stagione, considerando che consente ai granata di lasciarsi alle spalle Chievo e Lecce ed agganciare al contempo il Bologna al quartultimo posto, a quota 23, mentre i bianconeri friulani dopo questo passo falso devono probabilmente rassegnarsi a rimettere nel cassetto le ambizioni di riguadagnare l'Europa. Toro, Gasbarroni preferito a Rosina - Novellino fa debuttare Gasbarroni, preferendolo a Rosina nell'undici iniziale come ispiratore di Bianchi, unico punto di riferimento offensivo. L'ex Samp è in effetti uno dei più attivi tra i suoi in un primo tempo, dove però il Torino non riesce a produrre nemmeno un tiro nello specchio della porta. Corini e compagni non riescono ad alzare il ritmo né ad andare in pressing sugli avversari, che optano per un prolungato possesso palla con lunghi fraseggi, prima di tentare di verticalizzare. Non è comunque un'Udinese particolarmente brillante, con nelle gambe la fatica per la trasferta Uefa in Polonia e anche nella mente il retour match di giovedì prossimo, sempre con il Lech Poznan. Non a caso, Pasquale Marino tiene a riposo il portiere Handanovic, vittima di una distorsione al ginocchio proprio nella competizione continentale, che comunque Belardi non fa rimpiangere, oltre a far rifiatare il centrocampista svizzero Inler e un attaccante come Quagliarella, decisivo nel testa a testa dell'andata con la doppietta che al 'Friulìmatò il Toro. Novellino rischia. Dentro Ventola e poi Rosina - Se l'Udinese giochicchia, dando l'impressione di accontentarsi del nulla di fatto, non può stare bene l'ennesimo pareggio al Torino, che non a caso torna in campo molto più determinato dopo l'intervallo, nel quale si deve essere fatto sentire Novellino, che inserisce anche Ventola, togliendo Gasbarroni, non ancora con i 90' nelle gambe non giocando da 4 mesi. E diverso è l'atteggiamento dei granata, più aggressivi e determinati, così da mettere sotto gli avversari, che con il passare dei minuti progressivamente si spengono, pensando quasi solo a difendersi. Con l'ingresso di Rosina e la sua fantasia, crescono anche le occasioni per i padroni di casa, pericolosi specie sulle palle inattive. Neppure i cambi tentati da Marino (Quagliarella e Inler) danno verve all'Udinese, che finisce per pagare a caro prezzo ancora una volta una distrazione su situazione da palla inattiva. Dellafiore uomo della provvidenza -Manca una decina di minuti al 90', quando sul corner di Rosina, la deviazione aerea di Stellone (la terza e ultima mossa di Novellino, al posto di Bianchi) si trasforma in un assist per il terzino Dellafiore, dimenticato dalla difesa bianconera e lesto a infilare in spaccata il suo secondo centro personale in campionato. Un gol dal peso specifico pesantissimo per le sorti dei granata e il loro inseguimento alla salvezza. Anche perché nel finale De Marco non ravvisa gli estremi del rigore per una "parata" di Natali sul tiro di Quagliarella, che fa arrabbiare i friulani. E il più nervoso è Domizzi, che per proteste rimedia il secondo cartellino giallo e finisce anzitempo sotto la doccia. Cairo sorride per i passi falsi delle rivali - Se l'Udinese in trasferta non vince ormai dal 29 ottobre, a rendere ancora più ampio il sorriso di Novellino e del presidente Urbano Cairo sono anche i passi falsi delle dirette concorrenti, con il Lecce ko in casa contro la Lazio e il Chievo rimontato nel finale a Firenze, oltre alla sconfitta della Reggina a Catania e quella di ieri del Bologna per mano dell'Inter. Insomma, la prossima trasferta di Cagliari (che precede il derby della Mole) ora fa un po' meno paura.