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Olimpico
07/03/2009
h.20.30
TORINO - JUVENTUS 0-1 (0-0)
Torino
: Sereni, Colombo, Natali, Dellafiore, Pisano, Abate, Corini (al 75' Säumel), Dzemaili, Barone (al 71' Gasbarroni), Rosina (al 50' Ventola), Stellone. A disposizione: Calderoni, Ogonna, Rivalta, Bianchi. All.: Novellino.
Juventus: Buffon, Zebina (al 60' Ariaudo), Mellberg, Chiellini, Molinaro, Salihamidzic, Poulsen (all'84' Sissoko), Marchisio, Giovinco (al 68' Nedved), Iaquinta, Amauri. A disposizione: Manninger, Tiago, Trezeguet, Del Piero. All.: Ranieri.
Arbitro: Farina di Novi Ligure.
Reti: Chiellini 81'.
Spettatori: 21.107, tutti paganti, per un incasso di 745.595 euro.
Note: Ammoniti Marchisio, Corini e Pisano, tutti per gioco scorretto. Recupero 0' pt, 4' st, calci d'angolo 7-2 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 7 marzo 2009]
Due nomi spiccano nella serata dell'Olimpico: Claudio Ranieri e Giorgio Chiellini. Il tecnico pratica un ampio turn over, ma la Juventus vince lo stesso il derby tenendo, sia pur a debita distanza, (7 punti sono tanti) il passo dell'Inter. L'uomo match è il difensore, che con un colpo di testa porta alla causa bianconera tre punti d'oro. Sconfitto con onore il Torino: i granata, finché riescono a tenere il ritmo alto se la giocano praticamente alla pari, poi cedono allungando una tradizione da incubo che non li vede prevalere nella stracittadina da 14 anni. Il pensiero al Chelsea - Quanto pesi nella testa di Ranieri l'arrivo del Chelsea, lo si capisce leggendo le formazioni: a parte il tandem offensivo Amauri-Iaquinta (Del Piero e Trezeguet ad arricchire una panca stellare) basta pensare che la fascia destra è gestita da Zebina (al rientro) e Salihamidzic. Più sul classico Novellino, che cerca di mettere pressione sulla diga centrale bianconera ponendo Dzemaili tra le linee, vertice avanzato del rombo in mediana. Davanti Stellone batte Bianchi ed affianca Rosina. Sereni alla Banks - A parte un destro di Iaquinta, ben neutralizzato da Sereni, la prima parte è appannaggio del Toro. Rosina si muove molto, scegliendo la fascia sinistra per attaccare Zebina, spesso in tandem con Pisano. E' da un traversone di quest'ultimo che scaturisce la migliore chance granata: Stellone è libero di battere di testa da pochi passi ma fallisce la mira. Buffon comunque deve lavorare: lo impegna un paio di volte Barone, ma il portiere azzurro è attento. A proposito di portieri, giù il cappello davanti a Sereni. La 'parata del secolò è dell'inglese Gordon Banks su Pelè a Messico '70 (nomi da brivido), riproposta decine di migliaia di volte: il 'falso', neanche troppo peggio dell'originale, lo disegna l'estremo granata, che toglie dalla sua destra una palla impossibile su colpo di testa di Iaquinta. Ripresa dal gioco ruvido - Nella ripresa meno spettacolo e più clima derby. A parte un sinistro da posizione decentrata di Amauri (ancora bene Sereni), si registrano meno occasioni e più scontri fisici. Nel Torino piace molto Dzemaili, uomo ovunque in grado di andare incontro anche alle esigenze tattiche della squadra: da trequartista passa a mediano di contenimento. La Juve non produce granché, anche perché Giovinco, più che creare, deve correre dietro al suo amico Abate, che spesso lo salta in fascia. In tale contesto è leggibile l'ingresso di Nedved, che indubbiamente da una scossa alla Juve. Il ceco calcia le due punizioni decisive: sugli sviluppi della prima, Salihamidzic batte a colpo sicuro ma Sereni riesce a deviare la palla sul palo, sulla seconda Colombo dimentica Chiellini, e sull'incornata ravvicinata del difensore stavolta Sereni non può nulla.