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Rigamonti
06/09/2009
h.20.45
BRESCIA - TORINO 1-0 (1-0)
Brescia
: Arcari, Martinez, Mareco, De Maio, Dallamano, Zambelli (al 69' Baraldi), Barusso, Baiocco, Lopez, Possanzini, Flachi (al 61' Kozak). A disposizione: El Kaddouri, Viotti, Vass, Martina Rini, Salamon. All.: Cavasin.
Torino: Sereni, Colombo (al 73' Coppola), Loria, Pratali, Rubin (all'87' Vantaggiato), Zanetti (al 37' Diana), Loviso, Belingheri, Gasbarroni, Bianchi, Di Michele. A disposizione: Calderoni, Rivalta, Zoboli, Arma. All.: Colantuono.
Arbitro: Rocchi di Firenze.
Reti: Flachi 26'.
Spettatori: 6.150 di cui 4.850 paganti e 1.300 abbonati, il Brescia non comunica il dato definitivo degli abbonamenti venduti nè l'incasso della partita.
Note: Espulso Belingheri al 67' per gioco violento, ammoniti Mareco, Loviso, Pratali, Zambelli, Loria, Barusso e Colombo. Calci d'angolo 7-3 per il Torino, recupero 1' pt, 4' st. Presenti al Rigamonti circa 700 tifosi granata. Esordio in maglia granata per il neo acquisto Vantaggiato, prelevato lo scorso 31 agosto dal Parma.
Cronaca
[Tratto da La Gazzetta dello Sport del 7 settembre 2009]
"Nel mio destino c'è questo stadio", aveva detto ricordando il primo gol in A e pregustando la replica, 15 anni dopo. Francesco Flachi ha visto giusto: al debutto da titolare, con l'ombra dell'incombente Caracciolo, ha lasciato il segno graffiando il Grande Favorito. E invece il Torino delle meraviglie affonda dimostrandosi incapace di reagire come se arrivasse da Marte e questo fosse un campionato mai visto. Brescia solido. Aspettare e colpire. Chiara fin dall'inizio, la strategia del Brescia, tornato al 4-4-2, si dimostra alla lunga vincente: lasciare che il Toro si sfoghi come una pentola a pressione (traversa di Di Michele dopo 6'), infastidire Gasbarroni con Baiocco che gli morde le caviglie, ottimizzare la superiorità numerica a centrocampo e poi via, contropiede. Con il veloce Possanzini, il furbo Flachi, i devastanti Lopez e, soprattutto, Zambelli, che pure era al debutto stagionale (come Martinez) e non scoppiava di salute. E' qui, sulle fasce, che il Torino accusa il deficit maggiore perché i terzini non sanno reggere l'urto degli esterni e neppure ripartire come si deve. E così, dopo aver sofferto per una ventina di minuti, il Brescia costruisce il suo capolavoro: da Lopez a Possanzini che scatta, tira, Sereni devia sul palo alla sua sinistra, arriva Flachi e mette dentro. Ora il Toro commette un altro errore: si affloscia, consegnandosi al calcio semplice ma non banale di Cavasin. Colantuono toglie lo spento Zanetti e chiede a Diana muscoli e velocità. Perché Loviso dà ordine, ma non va oltre, Belingheri vaga, Gasbarroni non rientra e quando lo fa si scontra con l'armadio a due ante Barusso. Toro depresso. Insomma, la partita s'incarta e il Toro non sa come uscirne. Il copione si ripete nel secondo tempo: dopo un paio di minuti c'è la sventola di Barusso da fuori area, Sereni vola. Poi il Brescia rincula, si mette a proteggere il vantaggio in modo giudizioso. Mai un giocatore fuori posto e spazi ben chiusi. Flachi lascia posto a Kozak, poi si fa vedere Arcari su Diana. La svolta arriva dopo che Belingheri saluta dopo un'assurda entrataccia su Dallamano in uscita dalla sua area (!). Il Toro in dieci perde forza e si deprime, Colantuono prova a dare la scossa, butta Coppola nella mischia mentre Diana va a fare il terzino nella difesa a tre. Punizione di Loviso, Bianchi manda alto. Poi entra Vantaggiato: il Toro chiude con tre attaccanti più Gasbarroni. Ma c'è Arcari paratutto. E Cavasin si ritrova con un problema in più: come non mandare Flachi in panchina.