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Olimpico
05/10/2009
h.20.45
TORINO - ANCONA 1-1 (0-0)
Torino
: Sereni, Rivalta (all'84' Belingheri), Loria, Pratalui, Ogbonna (al 39' Pisano), Diana, Coppola, Zanetti, Leon (al 52' Gasbarroni), Di Michele, Bianchi. A disposizione: Calderoni, Zoboli, Loviso, Säumel. All.: Colantuono.
Ancona: Da Costa, Milani, Cosenza, Cristante, Pisacane (al 78' Tachkray), Surraco (all'88' Gerbo), De Falco, Catinali, Miramontes (al 73' Schiattarella), Gerardi, Mastronunzio. A disposizione: Schena, Castracani, Camillucci, Mirchev. All.: Salvioni.
Arbitro: Calvarese di Teramo.
Reti: Schiattarella 89' (A), Bianchi 94' (T).
Spettatori: 14.175 di cui 9.434 abbonati per una quota partita di 94.517 euro più 4.741 paganti per un incasso di 61.740 euro.
Note: Ammoniti Pratali, Pisacane e Di Michele per gioco scorretto, Bianchi per proteste, Da Costa per comportamento non regolamentare. Recupero 4' pt, 4' st, calci d'angolo 12-7 per il Torino; osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell'alluvione di Messina.
Cronaca
[Tratto da La Gazzetta dello Sport del 6 ottobre 2009]
Succede tutto nel finale, quando lo 0-0 sembrava inchiodato e in un lampo è diventato 1-1. Succede che Pasquale Schiattarella, scuola Toro e al terzo anno ad Ancona, ha raccolto palla a circa 45 metri dopo un rinvio di Sereni, ha stoppato di destro e sparato in porta ancora di destro, infilando il gol dell'anno. Ma poco dopo, quando la crisi granata sembrava ufficiale e il recupero stava scadendo, ecco Bianchi dare un cenno di vita e pareggiare di testa (bell'incornata su cross da sinistra di Gasbarroni), correndo poi a polemizzare verso un isolato tifoso nei distinti, scavalcando anche la recinzione e rischiando l'espulsione: una scena non accettabile a questi livelli, soprattutto da una delle poche stelle di questa categoria. La chiave. Doveva essere la sfida proprio di Bianchi e Mastronunzio, capocannoniere e (uno dei) vice del torneo. E' stata invece la partita di Sandro Walter Salvioni, allenatore silenzioso e chissà perché trascurato dal calcio che conta, bravo a mettere in campo un Ancona senza stelle ma con grande disciplina. Per superarlo, Colantuono ci ha provato in tutti i modi, ridisegnando il Toro in corsa, sfiorando il successo nella ripresa quando il cuore ha preso il sopravvento sulla tattica, rischiando il k.o., ma salvandosi in extremis. Torino tardi. Un primo tempo imbarazzante, in balia dell'Ancona e senza costruire granché. In tribuna Rosina suscitava rimpianti. Sono piovuti anche i fischi, verso il quarto d'ora, quando la difesa non riusciva a uscire dalla propria area. Occasioni? Poca roba. Fino a quando Colantuono al 39' ha tolto un Ogbonna, in grave difficoltà contro Surraco, ha inserito Pisano e ridisegnato l' attacco: tre mezzepunte (da destra Diana, Di Michele e Leon) dietro a Bianchi. Già prima dell'intervallo s'è visto qualcosa (diagonale alto di Diana), poi nella ripresa con l'ingresso di Gasbarroni la pressione s'è fatta più convincente. Il più pericoloso? Loria con tre colpi di testa. Poi Diana, con una girata al 37' e Gasbarroni (decisamente miglio di Leon, anche se non trascendentale), con qualche puntata sulla sinistra. Di Michele (ferito alla testa da una gomitata involontaria di Cosenza), nonostante l'impegno, non ha concluso nulla. E Bianchi è rimasto a guardare, fino al gol. Ancona senza arrosto. Non puoi permetterti di dominare a Torino e costruire tante palle-gol senza concretizzarle. Il primo tempo dell'Ancona è stato da manuale del calcio, Surraco sulla destra è stato devastante e la rete sarebbe anche stata meritata. Occasioni in serie, quasi tutte sventate da Sereni. Mastronunzio ci ha provato anche in avvio di ripresa con una tremenda botta di poco alta, poi è sparito. E sono saliti in cattedra Cosenza e Cristante, due giganti in tutti i sensi. Fino alla perla di Schiattarella, vanificata dalla testata di Bianchi. Ma gli applausi sono tutti dorici.