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Romeo Menti
19/12/2009
h.15.30
VICENZA - TORINO 1-0 (0-0)
Vicenza
: Fortin, Ferri, Zanchi, Di Cesare (all'89' Giosa), Brivio, Sestu (all'89' Braiati), Signori, Botta, Fabiano (al 70' Misuraca), Bjelanovic, Sgrigna. A disposizione: Frison, Martinelli, Paonessa, Margiotta. All.: Maran.
Torino: Sereni, Colombo, Loria, Ogbonna, Rubin, Gorobsov, Zanetti (all'84' Arma), Belingheri, Gasbarroni (al 58' Säumel), Bianchi (al 71' Vantaggiato), Di Michele. A disposizione: Calderoni, Zoboli, Diana, Loviso. All.: Beretta.
Arbitro: Brighi di Cesena.
Reti: Sgrigna 79'.
Spettatori: 6.847 di cui 5.648 abbonati per una quota partit a di 36.339 euro, più 1.199 paganti per un incasso di 13.153 euro.
Note: Ammoniti Belingheri, Zanetti, Gorobsov, Signori e Zanchi, tutti per gioco scorretto. Calci d'angolo 11-4 per il Vicenza, recupero 0' pt, 5' st. Dopo la rete del Vicenza il centinaio di sostenitori del Torino presenti al Menti ha abbandonato lo stadio.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 20 dicembre 2009]
Di Michele che perde l' ennesimo pallone, il Vicenza che riparte, Sgrigna che si presenta davanti a Sereni e lo supera con un cucchiaio beffardo. E' il gol dell' ottava sconfitta granata in campionato, ma è soprattutto l' emblema del raccapricciante 2009 del Torino di Cairo; un anno in cui i granata non hanno mai vinto più di due partite di fila (è successo solo tre volte in B), non hanno mai creato una serie vincente, non hanno mai dimostrato di essere squadra. E il conto totale diventa rosso di vergogna: 40 partite, solo 11 vittorie, 12 pareggi, addirittura 17 sconfitte. Non cambia mai nulla, in casa granata: non è servito il cambio in panchina, né una settimana in ritiro. Beretta incassa la seconda sconfitta consecutiva, la classifica fa sempre più acqua (i playout sono distanti 4 punti) e i tifosi anche stavolta lasciano il loro settore nauseati da un gruppo psicolabile in crisi più nera della maglia indossata al Menti. Nelle ultime 14 partite il Torino ha collezionato 14 punti: un cammino da zona retrocessione che dura ormai da tre mesi esatti. E dire che anche stavolta il Toro era partito bene: trenta secondi e Gorobsov scaglia contro la barriera una ghiotta punizione dal limite. Si percepisce il lavoro di Beretta, si "annusa" la ricerca di gioco; insomma i granata danno la sensazione di "sembrare una squadra", ma basta poco per perdere le sicurezze rabberciate nella settimana di Coverciano. Basta la solita giocata assurda di Ogbonna che dribbla e perde palla; il diffidato Zanetti ci mette una toppa, ma la tranquillità se n' è già andata.I granata "labili di mente" si afflosciano improvvisamente. Il Torino prova a fare gioco ma non calcia mai in porta, il Vicenza invece è tutto sostanza e cresce minuto dopo minuto. E il match si trasforma un faccia a faccia fra super-Sereni e Alessandro Sgrigna: il portierone salva a destra e sinistra, ci mette sempre una pezza e ipnotizza il fantasista biancorosso per tutto il primo tempo. Al 32' il Torino ringrazia anche la fortuna: il portiere salva su Sgrigna, Sestu tocca, Ogbonna rinvia addosso a Bjelanovic e la palla sfiora il palo. La verve del primo tempo svanisce nella ripresa: noia, paura, controllo dell' avversario. Fino al gol di Sgrigna che mette ko anche Sereni e spezza equilibrio e ossa granata. Il popolo del Toro, quei 200 tifosi sistemati dietro la porta granata, se ne va a testa china. Sbertucciato anche stavolta a causa di una società che non c' è e che li fa vergognare su e giù per l' Italia. E poco importa che ad andarsene a testa china dopo il gol di Sgrigna sia anche Cairo. Non sarà un Natale sereno, e stavolta il presidente deve fare un approfondito esame di coscienza.