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Olimpico
16/01/2010
h.15.30
TORINO - GROSSETO 4-1 (2-1)
Torino
: Calderoni, Rivalta, Loria, Ogbonna, Rubin, Leon, Gorobsov, Pestrin, Gasbarroni (all'81' Bottone), Bianchi (all'85' Arma), Pià (al 76' D'Ambrosio). A disposizione: Tunno, Zoboli, Loviso, Comi. All.: Colanuono.
Grosseto: Acerbis, Turati, Conteh, Melucci, Mora, Carobbio (al 46' Alfageme), Vitofrancesco, Vitiello (al 76' Crescenzi), Consonni, Job, Pichlmann (al 76' D'Alessandro). A disposizione: Caparco, Freddi, Federici, Fautario. All.: Gustinetti.
Arbitro: Giannoccaro di Lecce.
Reti: Pichlmann 24' (G), Bianchi 29' (T), Leon 44' (T), Pià 59' (T), Gasbarroni 75' (T).
Spettatori: 10.653 di cui 9.434 abbonati, più 1.219 paganti per un incasso di 17.820 euro.
Note: Cielo coperto, terreno in buone condizioni tranne qualche zona scivolosa verso il finire della partita. Ammoniti Pestrin, Pià, Rubin, Loria e Vitofrancesco per gioco falloso, espulsi Consonni al 63' per doppia ammonizione, e Loria all'83' per fallo da ultimo uomo. Recupero 1' pt, 0' st., calci d'angolo 6-1 per il Torino. Presenti all'Olimpico circa 200 sostenitori del Grosseto; il dato degli spettatori è fittizio poichè gran parte degli abbonati del Torino hanno disertato in massa lo stadio in segno di protesta dei confronti della società e squadra. Molti di questi si sono radunati al Filadelfia nel quale si è svolto un piccolo corteo contro l'operato del presidente Cairo. All'Olimpico erano quindi presenti solamente circa 6.000 spettatori. Esordio in maglia granata per Manolo Pestrin e Danilo D'Ambrosio, prelevati in settimana dalla Salernitana e Juve Stabia, prime reti in maglia granata per Inacio Pià e Andreas Gasbarroni. Sulla panchina granata sedeva nuovamente Stefano Colantuono, richiamato dopo l'esonero di Beretta. Rubin, ammonito e diffidato, salterà per squalifica la trasferta di Empoli di venerdì prossimo.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 17 gennaio 2010]
Quattro gol in una partita il Toro non li realizzava da due anni. L' ultima volta, il 23 febbraio 2008 contro il Parma, i granata subirono la doppietta del Gasbarroni gialloblù, e non andarono al di là di un pirotecnico 4-4. Stavolta, invece Gasbarroni ha segnato il suo primo gol granata e il Toro è tornato a vincere: contro il Grosseto finisce 4-1 e la classifica, pur non brillando, concede un margine di speranza. Insomma, il Toro che espugna l'Olimpico 85 giorni dopo il 2-0 inflitto a fine ottobre alla Reggina (quello che costò la panchina a Novellino) oggi si ritrova a -9 dalla vetta, -8 dal secondo posto utile per la A diretta e -3 dai playoff. Una classifica quasi insperata, viste le sciagure granata degli ultimi tre mesi. Si comincia con il secondo anello della Maratona deserto, con quello striscione, "Siamo tutti pseudo tifosi" che fa riferimento al comunicato della squadra all' indomani dell' aggressione dei Cavalieri di dieci giorni fa. La squadra va all' assalto senza paura e per accendere il pubblico basta poco: dopo venti minuti si alza il primo coro "Toro Toro", poco dopo Pichlmann porta in vantaggio il Grosseto. La palla sfila al limite dell' area, Pestrin non intercetta, i centrali non accorciano e l' attaccante ha il tempo di stoppare, girarsi e infilare in porta. Sono minuti di angoscia; solo cinque, però, perché poi ci pensano Pestrin e Bianchi. L'ultimo arrivato mette a posto da solo il centrocampo e gioca il pallone rasoterra, Bianchi si gira e inventa un siluro che si infila nell' angolo lasciando esterrefatto Acerbis. Il gol scuote il pubblico che torna a tifare e a sperare. Ma se la rete di Bianchi potrebbe diventare quella della svolta di tutta la stagione, prima dell' intervallo arriva anche il gol della rivoluzione: lo segna Leon che indovina la punizione dal limite che vale il 2-1. E non è finita, perché proprio dello scadere Gasbarroni libera Pià, pallonetto di destro che sfiora la traversa. In avvio di ripresa il Toro spinge, il Grosseto è alle corde. I granata collezionano angoli in serie, e quando già monta la paura di una squadra che sbaglia e paga, spunta Pià: è il 15', il brasiliano fa tutto da solo, entra in area dalla sinistra e con un destro soffice appoggia nell' angolo il 34° gol della sua carriera. Il doppio vantaggio mette le ali al Toro che sembra ritrovarsi d' incanto. Il gioco scorre fluido, la palla circola rasoterra e al 26' Gorobsov tocca l'incrocio su punizione; fra pali e traverse per il primo gol granata dell' argentino c' è ancora da aspettare. E mentre Colantuono si becca con Gustinetti (''stai calmo'' gli urla il tecnico granata), c'è ancora spazio per i gesti propizi. Di Gasbarroni, che pennella alla mezzora la punizione che gli vale il primo gol al Toro, e dei 3 o 4 mila che hanno preferito la sofferenza sugli spalti alla protesta al Fila. A cinque minuti dalla fine regalano la standing ovation a capitan Bianchi; un abbraccio virtuale che chiude - almeno per il momento - tutte le polemiche, mentre la squadra, per una volta, risponde presente all' invito della Primavera: ''Solo in cambio del vostro sudore avrete il nostro amore''.