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Castellani
22/01/2010
h.20.45
EMPOLI - TORINO 0-0
Empoli
: Bassi, Antonazzo, Angella, Stovini, Tosto (al 64' Fabbrini), Marianini (all'83' Saudati), Musacci, Valdifiori (al 55' Gulan), Vannucchi, Eder, Coralli. A disposizione: Dossena, Kokoszka, Cupi, De Giorgio. All.: Campilongo.
Torino: Sereni, D'Ambrosio, Rivalta, Zoboli, Garofalo, Leon (al 77' Bottone), Gorobsov, Pestrin, Gasbarroni, Pià (al 55' Loviso), Bianchi (all'88' Salgado). A disposizione: Calderoni, D'Aiello, Benedetti, Arma. All.: Colantuono.
Arbitro: Rizzoli di Bologna.
Reti: -
Spettatori: 3.880 di cui 1.642 paganti per un incasso di 9.781 euro, più 2.238 abbonati.
Note: Ammoniti Stovini, Marianini, Gorobsov, Pestrin, Leon, Fabbrini e Sereni; espulso Gorobsov al 52' per doppia ammonizione. Esordio in maglia granata per i nuovi acquisti Salgado, punta prelevata dal Foggia, e Garofalo, esterno sinistro acquistato dal Siena. Recupero 2' pt, 4' st. Presenti al Castellani circa 150 tifosi granata.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 23 gennaio 2010]
Il risultato è buono, un pareggio a Empoli contro la squadra che - fra le mura di casa - è la più temibile del campionato; ma il Toro è ottimo. Al Castellani finisce 0-0 e va bene così. ''Perché non è questo il momento di guardare la classifica'' dice Colantuono, e ha ragione lui. I granata danno segni di continuità, combattono, giocano una partita di grande sacrificio e, se non portano a casa i tre punti,è anche perché si ritrovanoa lottare in 10 contro 11 per quasi tutto il secondo tempo. Colpa di Gorobsov che, già ammonito, becca ingenuamente il secondo cartellino giallo a centrocampo. Ma se ha perso il giovane argentino per il prossimo impegno (in casa dopo la pausa contro il Brescia), Colantuono ha ritrovato il Toro. Serve sempre grande cautela, quando si parla di una squadra "pazza" come quella granata, ma quel che è certo è che il nuovo Toro è da combattimento. Non c'è solo il "guerriero" Pestrin, che conferma l' ottimo debutto contro il Grosseto; ci sono anche D'Ambrosio e Garofalo, gente che fa della corsa e della grinta le proprie armi. Ma il Toro tremolante dei mesi passati stavolta propone personalità da vendere. Proprio come ama la Maratona. Basta fronzoli, insomma, adesso si pensa soltanto alla sostanza: sarà un caso ma non c' è più traccia dei colpi di tacco di inizio stagione. Le bollicine sono rimaste nella bottiglia, tolto il tappo rimane un vino corposo, solido, omogeneo. E' il Toro di Petrachi, una squadra completamente nuova, che ha cambiato completamente faccia: dopo la rivoluzione di gennaio, sono solo tre i reduci della formazione che iniziò il match di andata, finito 3-0 per il Toro. Rispettoa quella sera di fine agosto non ci sono più i Di Michele, gli Zanetti (passato all' Atalanta) e i Belingheri (in panchina), ma nessuno li rimpiange. La squadra ha cambiato ritmo e testa: ha ripreso a correre, ha iniziato a fare pressing, si muove compatta e "morde" come non capitava da tempo. Dai tempi del primo De Biasi, per intenderci, quello che conquistò la promozione trascinando il popolo granata dietro di sé non soltanto per i risultati ma soprattutto per lo spirito di sacrificio. A Empoli c'è anche Cairo, quasi irriconoscibile fra cappottone e berretto per combattere il freddo pungente; ma stavolta può essere soddisfatto anche lui. Pur incrociando le dita, perché i passi avanti vengano confermati anche nelle prossime uscite. Pochi seggiolini più in là rispetto al presidente c'è Genevier, che sarà il prossimo colpo di Petrachi: ''Il francese è svelto di gambe e di testa'' lo promuove il diesse granata che lo porterà a Torino con ogni probabilità lunedì. Un Toro ottimo che ringhia in undici ma lo fa anche in dieci, fino a rischiare la beffa. Come alla mezz'ora della ripresa, quando l' Empoli si chiude a riccio per ripartire in contropiede due contro uno, Vannucchi serve Coralli che spara alle stelle sull' attacco disperato di Rivalta. Verso lo scadere i granata sfiorano anche il gol su una punizione deviata dalla barriera toscana. Il resto non conta: come le proteste nei confronti di una terna arbitrale imprecisa che penalizza tutti, con un gol regolare annullato ai toscani e un rigore negato per parte.