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Olimpico
05/02/2010
h.20.45
TORINO - BRESCIA 1-1 (0-1)
Torino
: Sereni, D'Ambrosio, Rivalta, Ogbonna, Garofalo, Leon (al 78' Antonelli), Genevier (al 64' Barusso), Pestrin, Gasbarroni, Bianchi, Pià (al 35' Zoboli). A disposizione: Morello, Rubin, Scaglia, Salgado. All.: Colantuono.
Brescia: Arcari, De Maio, Bega, Berardi, Zambelli (all'87' Rispoli), Baiocco, Budel, Cordova (al 70' Hatemaj), Dallamano (al 73' Lopez), Possanzini, Caracciolo. A disposizione: Viotti, Martinez, Lopes, El Khaddouri, Kozac. All.: Iachini.
Arbitro: Russo di Nola.
Reti: Caracciolo 21' (B), Bianchi 46' (T).
Spettatori: 12.330 di cui 2.896 paganti per un incasso di 37.586 euro, più 9.434 abbonati.
Note: Ammoniti Caracciolo, Leon, Bianchi, Lopez e Pestrin; espulso Rivalta al 27' per fallo da ultimo uomo su Caracciolo. Calci d'angolo 7-2 per il Brescia, recupero 2' pt, 4' st. Esordio in maglia granata per i neoacquisti Barusso, prelevato proprio dal Brescia e Antonelli. Terreno in ottime condizioni nonostante la copiosa nevicata del pomeriggio, presenti all'Olimpico circa 150 tifosi del Brescia.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 6 febbraio 2010]
Cinquanta secondi nella ripresa. Garofalo scende sulla destra e mette in mezzo un pallone insidioso su cui Bianchi si avventa con la voracità del bomber di razza. Entra in anticipo su Bega, tocca la palla con il tacco e la indirizza verso il secondo palo, nell'unica mattonella dove Arcari non può proprio arrivare. E' il gol del pareggio, inutile per una classifica che piange sempre più, ma fondamentale per dare una iniezione di coraggio e di autostima ad una squadra che ha ancora attorno a sé le transenne dei lavori in corso. Perché il Toro ieri sera ha sofferto, è andato sotto ma, soprattutto, ha giocato più di un' ora in inferiorità numerica. E così, se è vero che i miracoli non sempre riescono, è anche vero che lo spirito, almeno quello, adesso c' è. Non basterà per rimontare una classifica impietosa a diciotto turni dalla fine, ma è bastato per ricompattare la Maratona attorno alla squadra. Lo sciopero del tifo stavolta dura poco, pochissimo: otto minuti e la Maratona esplode nel primo incitamento. A scaldare la gente, prima della gara, era stato lo speaker dell' Olimpico che aveva lanciato un appello per il Filadelfia. Il concetto che parte dal club granata è chiaro: che l' Agenzia delle Entrate si dia una mossa per sciogliere il nodo delle ipoteche che ne blocca ogni ipotesi di ricostruzione. Poi, a scaldare il pubblico intirizzito (12 mila i presenti allo stadio), ci hanno pensato la volontà di D'Ambrosio, le sgroppate di Garofalo, la grinta di Pestrin. E così il Toro non è affondato, nonostante un Brescia che ha dimostrato di essere molto più squadra. I lombardi arrivavano all' Olimpico dopo aver conquistato 13 punti nelle ultime cinque partite che hanno catapultato la squadra di Iachini in zona playoff. In avanti le rondinelle si affidano alla coppia Caracciolo-Possanzini che creano un grattacapo dietro l' altro e in avvio stravincono il faccia a faccia con Rivalta e Ogbonna. Ma è a centrocampo che il Brescia domina: Genevier parte bene e si spegne in un amen, Pestrin combatte ma è troppo solo. Troppo facile, in queste condizioni, il compito di Baiocco, Budele Cordova che sfornano palloni su palloni per la coppia d' attacco. Pronti, via e D'Ambrosio sfiora la traversa; sembra l' inizio di una cavalcata vincente, invece è solo un fuoco di paglia. La replica del Brescia arriva quattro minuti dopo su angolo di Budel e testa a fil di palo di De Maio. Da quel momento diventa un monologo delle rondinelle; fino al gol, meritato, di Caracciolo che sfrutta una punizione (dubbia) di Dallamano e l' assist di Possanzini senza che Sereni esca e che Ogbonna intervenga di testa. Ma per la frittata bisogna aspettare ancora qualche minuto. E' il 27' quando Rivalta controlla male e stende Caracciolo da ultimo uomo, inevitabile il rosso diretto dell'arbitro Russo. Mediocre, l'arbitro di Nola, che nella ripresa si tira addosso l' ira di tutto lo stadio quando si limita ad ammonire il neo-entrato Lopez reo di una spinta a Pestrin a gioco fermo. Il tutto un minuto dopo il giallo a Bianchi che priverà Colantuono del suo capitano sabato prossimo a Bergamo contro l' Albinoleffe.