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Braglia
20/03/2010
h.15.30
MODENA - TORINO 0-2 (0-1)
Modena
: Narciso, Gozzi (al 78' Napoli), Diagouraga, Perna, Bianco (all'83' Giampà), Pinardi, Colucci, Troiano, Tamburini (al 59' Cortellini), Catellani, Bruno. A disposizione: Alfonso, Rickler, Ricchi, Luisi. All.: Apolloni.
Torino: Sereni, D'Ambrosio, Zoboli, Ogbonna, Garofalo (all'83' Rubin), Barusso, Pestrin, Genevier, Scaglia (al 46' Coppola), Antonelli (al 65' D'Aiello), Bianchi. A disposizione: Gomis, Arma, Belingheri, Statella. All.: Colantuono.
Arbitro: Velotto di Grosseto.
Reti: Barusso 3', D'Ambrosio 74'.
Spettatori: 7.498 di cui 3.702 paganti per un incasso di 38.512 euro, più 3.796 abbonati per una quota partita di 32.274,29 euro.
Note: Ammoniti Diagouraga, Zoboli e Garofalo per gioco falloso, Colucci per comportamento non regolamentare; espulso Barusso al 45' per doppia ammonizione. Esordio in maglia granata per Rocco D'Aiello, prima rete con la maglia del Torino per D'Ambrosio. Presenti al Braglia circa 700 sostenitori granata. Si rivede in campo anche Manuel Coppola dopo il brutto infortunio rimediato lo scorso ottobre.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 21 marzo 2010]
Il Toro passa a Modena e torna a crederci. Adesso, quando al traguardo della regular season mancano dodici partite, i granata sono a -1 dai playoff e a -5 dalla A diretta; e dopodomani all' Olimpico arriva l' Ascoli. Ma non tragga in inganno il risultato di 2-0 frutto dei gol, uno per tempo, diBarusso e di D'Ambrosio. Per conquistare la settima vittoria in trasferta (record, con il Sassuolo), il Toro ha sofferto e ha lottato, ancora una volta in dieci uomini. Perché Barusso, che aveva sbloccato il risultato in apertura, è riuscito nell'impresa di beccarsi in cinque minuti, proprio sul finire del primo tempo, due gialli, giusto il primo, eccessivo il secondo. Si tratta della settima espulsione granata in dieci partite del girone di ritorno, quasi un primato mondiale. La doppia ingenuità di Barusso (gamba tesa su Narciso, entrata scomposta su Diagouraga) poteva costare molto cara; il Toro ha sopperito alzando le barricate, sfoderando la grinta che spesso in stagione era mancata e dimostrando uno spirito che ha esaltato il migliaio di tifosi che non ha mai smesso un minuto di crederci. Ritrovatosi con un uomo in meno, Colantuono è corso ai ripari all'inizio della ripresa: basta fronzoli, solo sostanza, fuori Scaglia dentro Coppola che non giocava dal 17 ottobre ad Ascoli, praticamente un girone intero. Il modulo passa dal brioso 4-3-3 al 4-3-1-1, allestendo una squadra da combattimento. Ma non è tutto. Dopo venti minuti Colantuono si chiude in area: dentro anche D'Aiello, fuori Antonelli, la difesa a cinque e davanti ci sono due mediani, un regista che preferisce spezzare le trame avversarie, e Bianchi che rimane lassù solo soletto. A quel punto a difendere il forte granata manca soltanto il generale Custer. Inizia un'altra partita: il Toro è arroccato alla Rocco e Sereni si esalta ancor più del solito. Sotto gli occhi del suo predecessore Taibi, che ha seguito la partita qualche metro più in là rispetto al quartier generale granata (con Cairo contestato dai tifosi di casa), il portierone ha parato tutto e di più. Al 29' la svolta: Bianchi si divora il raddoppioa tu per tu con Narciso, ma è bravo a recuperare e a trasformarsi in uomo assist: a fare il ''Bianchi'' di turno, stavolta, ci pensa D'Ambrosio, ben appostato in mezzo all'area e pronto ad appoggiare in rete il pallone del 20. Al di là del risultato tondo, è stata vittoria proletaria; e proprio per questo la giornata di ieri potrebbe diventare quella della svolta. La conferma arriva dal tabellino: stavolta sono andati a segno Barusso e D' Ambrosio, smentendo la tesi di un Toro incapace di segnare se non con Bianchi.