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Olimpico
02/04/2010
h.19.00
TORINO - TRIESTINA 1-0 (0-0)
Torino
: Sereni, D'Ambrosio (all'84' Rivalta), Loria, Ogbonna, Garofalo (al 54' Rubin), Barusso, Pestrin, Genevier, Pià (al 59' Leon), Bianchi, Gasbarroni. A disposizione: Morello, Coppola, Gorobsov, Arma. All.: Colantuono.
Triestina: Calderoni, Nef, Cottafava, Scurto, Sabato, Colombo, Pani (al 59' D'Aversa), Princivalli, Pit (al 77' Gorgone), Pasquato (al 59' Siligardi), Della Rocca. A disposizione: Dei, Brosco, Magliocchetti, D'Ambrosio. All.: Arrigoni.
Arbitro: Pinzani di Empoli.
Reti: Loria 93'.
Spettatori: 15.107 di cui 5.673 paganti per un incasso di 64.327 euro, più 9.434 abbonati per una quota partita di 94.517 euro.
Note: Espulso Pestrin al 25' per comportamento non regolamentare, ammoniti Loria, Gasbarroni, Pit e D'Aversa per gioco scorretto, Cottafava e Leon per comportamento non regolamentare. Calci d'angolo 9-4 per il Torino, recupero 3' pt, 3' st.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 3 aprile 2010]
Il Toro serve il poker di Pasqua. I granata vincono ancora, battono anche la Triestina, scalano la classifica e adesso sono terzi ad un passo dalla A diretta. Proprio come accadde l'ultima volta che il Torino conquistò quattro vittorie in fila, nel maggio del 2006, con De Biasi che si preparava a gustarsi la promozione. Ieri sera ha deciso la sfida un'incornata rabbiosa di Loria giunta proprio allo scadere del recupero. A voler vedere il bicchiere mezzo vuoto, però, c'è anche da dire che riesce sempre a complicarsi la vita, il Toro. Anche quando le cose sembrano mettersi bene, quando la strada sembra sgombra di ostacoli. Proprio come ieri sera: la Triestina è compatta ma schiacciata all'indietro, i granata spingono e trovano i primi buchi. Tutto bene? Per nulla. Una "follia" di Pestrin, espulso per una assurda testata a Colombo, e la partita si trasforma in una corrida. "Pestrin è un giocatore che ha temperamento, ma non possiamo rischiare di compromettere tutto per cose di questo tipo - commenta alla fine Stefano Colantuono - L'arbitraggio però non mi è piaciuto, c'era un rigore grosso così su Gasbarroni; mentre invece il popolo granata è stato fantastico". Il tecnico granata preferisce commentare la vittoria: "Ai miei l'avevo detto nell'intervallo: sembrano loro in dieci, non noi, quindi non pensiamoci e andiamo a vincere". E adesso? "Adesso avanti con il Lecce". Se ne parlerà la prossima settimana, dopo una festa dal sapore di serie A. Una festa che ha coinvolto lo stesso Colantuono, che nello sprint finale verso la Maratona si è anche infortunato: "Temo di essermi stirato, ma per fortuna io non devo giocare". Gara vinta all' ultimo secondo, il Toro che ne esce con le ossa rotte (Garofalo azzoppato, D'Ambrosio acciaccato), una mezza rissa finale in mezzo al campo, la gente impazzita sugli spalti. Sembra la festa della serie A, ma è ancora presto: mancano ancora nove partite, e la classifica recita Lecce 59, Sassuolo 54, granata terzi a 53 punti. Un Toro che anche stavolta chiude in dieci: si tratta dell'ottava espulsione granata in dodici partite del girone di ritorno, quasi un primato mondiale; stavolta tocca a Pestrin dopo Loria contro il Grosseto, Gorobsov a Empoli, Rivalta contro il Brescia, Zoboli contro la Salernitana, la coppia Loria e Leon ad Ancona e Barusso a Modena. Nonostante l'inferiorità numerica, il Toro non ha mai smesso di crederci: ha lottato, ha attaccato, a tratti anche a testa bassa, mentre la Triestina ha finito per rinculare arroccandosi sempre più all'indietro. Il granata mancato Arrigoni ha schierato una formazione ben coperta, con i fischiatissimi ex Calderoni e Colombo. La prima occasione è un colpo di testa di Barusso che sbatte sul palo dopo 18 minuti, poi arriva il rosso diretto a Pestrin. Nella ripresa si cambia ritmo con l'ingresso di Leon: "Ma io lo so che Leon quando entra cambia la partita" certifica Colantuono.