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Olimpico
15/05/2010
h.15.30
TORINO - VICENZA 1-0 (1-0)
Torino
: Sereni (al 46' Morello), Rivalta, Loria, Ogbonna, Rubin, Scaglia, Barusso (al 34' Coppola),Genevier, Gasbarroni (al 67' Antonelli), Pià, Bianchi. A disposizione: D'Aiello, Zoboli, Statella, Comi. All.: Colantuono.
Vicenza: Russo, Martinelli, Di Cesare, Giosa, Brivio, Gavazzi (al 73' Margiotta), Braiati (all'82' Rigoni), Botta, Di Matteo (al 68' Misuraca), Sgrigna, Bjelanovic. A disposizione: Cicioni, Minieri, Giani, Gatti. All.: Maran.
Arbitro: Damato di Barletta.
Reti: Pià 14'.
Spettatori: 14.589 di cui 9.434 abbonati per una quota partita di 94.517 euro, più 5.155 paganti per un incasso di 54.541 euro.
Note: Ammoniti Giosa, Braiati e Martinelli, calci d'angolo 3-1 per il Vicenza, recupero 2' pt, 3' st. Pomeriggio coperto, terreno in ottime condizioni.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 16 maggio 2010]
Il Toro batte il Vicenza, conquista la terza vittoria consecutiva, sale a 37 punti conquistati nel girone di ritorno e continua a credere e a sperare nei playoff e nella promozione. Tutto bene, quindi? Tutt' altro. Perché, pur con i tre punti in saccoccia, il Toro si trascina a Mantova anche tanti dubbi: il gol decisivo, firmato da Pià,è il frutto dell'unico tiro in porta dei granata nel corso dei novanta minuti. Non solo: la rete del brasiliano è il risultato di una sciocchezza della ditta Giosa-Russo, con il centrale che serve una palla lenta a Russo, il portiere scivola e dà via libera a Pià che approfitta della frittata alla vicentina e mette dentro. Gol a parte, i granata hanno sofferto, non hanno costruito gioco, mentre il Vicenza ha tagliato il campo (e il Toro) in lungo e in largo. Il conteggio delle occasioni da gol è impietoso: 0 tiri in porta granata, 9 occasioni per i veneti. ''Non guardiamo il pelo nell'uovo, perché mai come stavolta l'importante era vincere - dice Colantuono con l'atteggiamento del gatto che si è appena pappato un topolino - Peròè vero, il Vicenza meritava il pari, ci ha messo sotto anche perché noi non abbiamo giocato bene; è stata una sofferenza''. Il problema granata è a centrocampo: Barusso litiga sempre con il pallone, Genevier incide quanto il peggior Loviso e l'aiuto degli esterni in fase di copertura è prossimo allo zero. Il risultato è che gli avversari, chiunque essi siano, hanno sempre la prevalenza in mezzo al campo, anche quando si chiamano Braiati e Botta come ieri, mica Stankovic e Cambiasso. Insomma, ciò che non funziona è lo schema di gioco, quel 4-4-2 che è tale soltanto sulla carta. In realtàè un 4-2-4 che scopre la difesa che va subito in affanno, nonostante Loria e Ogbonna facciano la loro parte. Un problema che rischia di diventare serissimo in vista dei playoff. ''Abbiamo faticato a centrocampo, sono d'accordo, ma il problema è sempre quello della coperta corta: se giochiamoa tre in mezzo magari rischiamo di meno ma facciamo anche più fatica a ripartire» è la spiegazione di Colantuono. La reazione del Vicenza si chiama Ale Sgrigna, uno che quando vede granata si esalta. Il capitano biancorosso quest' anno aveva segnato contro il Toro in precampionato e nel match di andata; stavolta, invece, gli è andata male tre volte, cogliendo il palo sinistro, poi quello destro di Sereni e, nella ripresa, la traversa di Morello. Già, perché il Toro inerme di ieri è stato anche frenato dai problemi fisici e da una condizione fisica meno brillante del solito. Sostituzioni per problemi muscolari per Barusso e Sereni, assenza precauzionale per Salgado, acciacchi vari anche per Rivalta e Gasbarroni. Insomma, un Toro incerottato ma anche giù di corda: ''Abbiamo stretto i denti e abbiamo portato a casa tre punti preziosi, anche se siamo mancati nel fraseggio e nella lucidità, siamo stati un po' "sporchi". Forse abbiamo pagato la stanchezza, e anche il primo caldo. Ma - aggiunge Colantuono - il carattere c'è e quello in B serve tantissimo''. E poi i tifosi (''Fantastici, ci hanno dato una grandissima mano''), mentre davanti si staglia l'immagine della trasferta a Mantova: ''Sarà un' altra battaglia e alla ripresa, da martedì pomeriggio, faremo la conta di chi recupera'' saluta Colantuono mentre il collega Rolando Maran ancora non ci crede: ''Una partita così non l'avevo ancora vissuta''. Intanto se n'è andato un altro pezzo di quel Toro che non c'èpiù: ieri all' alba è scomparsa improvvisamente all' età di 60 anni Maria Cristina Pianelli, la figlia di Orfeo, il presidente dell' unico scudetto del dopo-Superga. È stata sospesa la mostra a Villa Gualino dedicata a papà Orfeo dal Club Costa Azzurra. Intanto ieri mattina, il presidente Urbano Cairo ha reso omaggio, da solo, al Grande Torino, a Superga: il 4 maggio non era andato, dopo le contestazioni di tifosi.