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Olimpico
09/11/2010
h.20.45
TORINO - ALBINOLEFFE 1-0 (1-0)
Torino
: Bassi, D'Ambrosio (all'89' Rivalta), Pratali, Ogbonna, Garofalo (all'85' Belingheri), De Vezze, Zanetti, Lazarevic, Sgrigna, Scaglia (al 76' Zavagno), Bianchi. A disposizione: Morello, Suciu, Gasbarroni, Pellicori. All.: Lerda.
Albinoleffe: Tomasig, Luoni (al 71' Salvi), Sala, Maino, Piccinni, Zenoni, Previtali, Hetemaj, Foglio (all'80' Cia), Cocco, Martinez (al 49' Momenté). A disposizione: Layeni, Bergamelli, Girasole, Serafini. All.: Mondonico.
Arbitro: Candussio di Cervignano del Friuli.
Reti: Bianchi 45'.
Spettatori: 8.112 di cui 2.849 paganti per un incasso di 36.294 € più 5.263 abbonati per una quota partita di 46.285 €.
Note: Ammoniti D'Ambrosio, Garofalo e Momentéper gioco scorretto, Previtali per simulazione e Pratali per comportamento non regolamentare. Recupero 2' pt, 3' st. Prima dell'inizio della partita il tecnico dell'Albinoleffe Emiliano Mondonico, è andato sotto la Maratona a ricevere un mazzo di fiori e un lungo applaudo da parte della Maratona che per lui ha esposto anche uno striscione. Garofalo diffidato e ammonito, salterà per squalifica Reggina-Torino di sabato.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 10 novembre 2010]
Toro sospeso. Tanto che stavolta non basta neppure lui, Rolando Bianchi, a mettere una pezza ad una serata da archiviare soltanto per i tre punti conquistati. Partiamo da lì, dal gol di Rolandinho che inventa il colpo di testa decisivo e regala una boccata d' ossigeno alla squadra un istante prima dell'intervallo. Il Toro lo capitalizza al meglio, batte 1-0 l'Albinoleffe giunto a Torino conscio di vestire i panni della vittima sacrificale, e conquista tre punti immeritati quanto preziosi. Ma tutto ciò non basta a cancellare l'immagine della serata. Di una squadra spenta, molle, senza idee ma - a occhio - anche senza voglia. Di una società inesistente, con Cairo che - compresa la Coppa Italia- salta per la quarta volta consecutiva l'appuntamento con la partita, cosa mai accaduta in cinque anni di presidenza. Di un allenatore desolatamente in piedi davanti alla panchina; ma con quelle mani in tasca che danno il segno della sua impotenza di fronte ad un ostacolo più grande di lui. Insomma, il Toro di ieri sera non è stato soltanto il più brutto della stagione; è stato qualcosa di peggio, molto peggio. La sensazione, addirittura, è che quello di ieri sera potrebbe essere stato il capolinea del Toro di Cairo. Intendiamoci: non capolinea nel senso che l'assetto societario debba per forza cambiare a stretto giro di posta, ma perché a livello di entusiasmo il Torino ha davvero toccato il punto più basso del quinquennio di mr Urbano. E, per chi crede alla cabala, contro l'Albinoleffe il 10 settembre 2005 aveva iniziato la sua avventura granata, in un Delle Alpi pieno di folla e di entusiasmo. E che contro l'Albinoleffe l'ha chiusa, almeno metaforicamente, in un Olimpico vuoto e svuotato di umori, toccando il punto più basso della stagione proprio nel momento in cui paradossalmente migliora, almeno un po', la classifica. Spettacolo mediocre che più mediocre non si può, insomma, e i primi fischi isolati piovono dopo un quarto d'ora. Rimbombano, quei fischi, in uno stadio deserto, popolato da poco più dei 2.849 paganti. Insomma, oggi il Toro è davvero ridotto ai minimi termini: è il nulla, con la Maratona attorno, una curva che canta come se nulla fosse, come se i diciotto anni dal Mondonico granata non fossero trascorsi. E non è un caso se l'ovazione più grande della serata la merita proprio lui, Emiliano, premiato dalla curva prima della partita, e ricoperto da applausi a più riprese. "La sedia al cielo vale mille coppe. Grazie Mondo" dice lo striscione esposto in Maratona, ed è uno dei momenti più coinvolgenti della serata. Nella penuria totale di emozioni, il primo tiro arriva dopo 18' con Lazarevic, non proprio uno specialista: Tomasig non è sicuro ma sventa. La partita è un brodino, che procede senza squilli, senza accelerazioni, con un Albinoleffe arroccato attorno al redditizio 4-1-4-1, e un Toro che non cambia mai passo e non fa nulla per passare in vantaggio. Roba da far cadere le braccia, tanto che il gol di Bianchi è roba da far stropicciare gli occhi. Nella ripresa il Toro arretra anche il baricentro e l'Albinoleffe mette il naso in avanti. Troppo poco, finisce con i granata vincenti ma la serata rimane opaca lo stesso.