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Euganeo
08/01/2011
h.20.45
PADOVA - TORINO 1-1 (0-0)
Padova
: Cano, Crespo, Cesar, Legati, Renzetti, Gallozzi (al 78' Cuffa), Jidayi, Bovo, El Shaarawy (al 52' Di Nardo), Succi (all'85' Italiano). A disposizione: Agliardi, Cappelletti, Trevisan, Filippini. All.: Calori.
Torino: Bassi, Rivalta, Di Cesare, Ogbonna, Garofalo, De Vezze, De Feudis, Lazarevic (all'85' Stevanovic), Belingheri (al 59' Gasbarroni), Sgrigna, Bianchi. A disposizione: Morello, Obodo, Zanetti, D'Ambrosio, Comi. All.: Lerda.
Arbitro: Stefanini di Prato.
Reti: Renzetti 70' (P), Bianchi 76'(T).
Spettatori: 7.006 di cui 3.572 abbonati e 3.434 paganti per un incasso di poco superiore ai 40.000 euro.
Note: Serata umida, temperatura piuttosto bassa e nebbia nel finale di partita a insidiare la visibilità degli spettatori. Ammoniti Di Cesare, Renzetti, Sgrigna e Rivalta. Calci d'angolo 3-3, recupero 1' pt, 4' st. Presenti all'Euganeo circa 350 sostenitori granata nel settore ospiti nonostante siano privi di Tessera del Tifoso.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 9 gennaio 2011]
Il Toro ringrazia capitan Bianchi e fa dieci. Un'altra perla, stupenda, del capitano permette ai granata di superare anche l'ostacolo Padova e di strappare un pareggio prezioso proprio quando la striscia di imbattibilità sembrava sul punto di interrompersi. Rosicchiato un punto anche alla capolista Novara. A far venire i brividi a Lerda era stato il gol del vantaggio veneto firmato al 25' della ripresa dal difensore Legati che, su azione di calcio d'angolo,è il più svelto ad approfittare in mezzo all'area e a mettere dentro il pallone che spezza l'equilibrio.Poi sale in cattedra Bianchi: il Toro si sveglia subito dal torpore, e il capitano colpisce due volte di testa ma senza trovare la porta. Ma quando il capitano la inquadra inventa un gol strepitoso: è il 31', stoppa in area e di destro indovina il pallonetto che lascia a bocca aperta l'incolpevole Cano. Per Bianchi, al rientro dopo 56 giorni di assenza, è l'ottavo gol in campionato.Dal punto di vista tattico Franco Lerda ritrova lo stesso Toro che aveva lasciato a dicembre. Nel primo tempo la squadra è cortissima e compatta, che a centrocampo prevale per densità; davanti, però, manca brillantezza. L'assenza di Bianchi aveva costretto Lerda a puntare sul fraseggio e sul movimento, il rientro del panzer cambia fatalmente il modo di giocare anche se Rolly impiega un tempo per rodare il motore. Ma il problema granata si chiama Belingheri: senza Bianchi era l'uomo degli equilibri, il rientro del capitano gli toglie spazi davanti. Non solo: c'è pure uno Sgrigna in serata storta.Il risultato è una partita bloccata, senza grandi occasioni, in cui il Toro concede poco e nulla ad un Padova che finora in casa aveva conquistato 23 dei 27 punti complessivi, e che schiera il capocannoniere della B Succi (15 gol) in serata opaca. L'altra faccia della medaglia però parla della fatica nel costruire palle-gol. Il risultato è che i due portieri non toccano per tutto il primo tempo e la prima vera occasione del primo tempo arriva al 37': la costruisce Lazarevic, il migliore in campo, bravo nel recuperar palla sulla destra e nel mettere in mezzo un fendente secco su cui Bianchi giunge con un istante di ritardo. Sembra essere il segnale della scossa: un minuto e infatti si sveglia anche Sgrigna che salta due uomini ma si fa deviare il tiro.Nella ripresa Lerda attende quasi un quarto d'ora prima di giocarsi la carta Gasbarroni. Il Toro però ha perso la brillantezza fisica: la squadra tende ad allungarsi e il Padova alza il baricentro impadronendosi del gioco. Il risultato è il gol di Legati; ma poi si risveglia Bianchi e il pareggio è servito.