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Olimpico
19/02/2011
h.15.00
TORINO - PESCARA 3-1 (1-1)
Torino
: Rubinho, D'Ambrosio (al 77' Cavanda), Rivalta, Ogbonna, Garofalo, Lazarevic, De Vezze, De Feudis, Pagano (al 67' Bianchi), Antenucci (all'89' Pellicori), Sgrigna. A disposizione: Bassi, Di Cesare, Budel, Stevanovic. All.: Lerda.
Pescara: Pinna, Zanon, Olivi, Diamoutene, Capuano, Gessa, Cascione, Tognozzi (al 63' Nicco), Petterini (all'80' Stojan), Giacomelli (al 56' Maniero), Sansovini. A disposizione: Bartoletti, Del Prete, Sembroni, Bucchi. All.: Di Francesco.
Arbitro: Massa di Imperia.
Reti: Diamoutene 12' (P), De Vezze 34' (T), Antenucci 49' (T), Bianchi 77' (T).
Spettatori: 7.894 di cui 2.658 paganti per un incasso di 37.264 €, più 5.236 abbonati per una quota partita di 46.285 €.
Note: All'88' Rubinho para un calcio di rigore a Sansovini. Ammoniti Tognozzi, Ogbonna, Zanon e Capuano. Giornata di un sole pallido primaverile, terreno in discrete condizioni; presenti una decina di sostenitori del Pescara posizionati nella tribuna Est al fianco del desolato settore ospiti vuoto. La Maratona, in silenzio per tutti i 90' a causa dell'assenza del tifo organizzato, si presentava vuota nel suo cuore, in segno di protesta nei confronti del programma “Questura on-line”, che vieterebbe l'emissione dei tagliandi a chi ha avuto precedenti legati al tifo da stadio anche se estinti. Esordio in maglia granata per il prestito laziale Cavanda, prima rete in maglia granata per Antenucci e primo successo del Torino nel 2011.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 20 febbraio 2011]
Il Toro ritrova se stesso nella giornata più difficile. I granata vanno sotto, sembrano sul punto di affogare, poi riemergono e conquistano la prima vittoria del 2011 anche se sporcata dalla polemica di capitan Bianchi con l' allenatore per l'esclusione a sorpresa. Contro il Pescara finisce 3-1 e per il Toro è la prima vittoria stagionale con due reti di scarto. I gol di De Vezze, Antenucci e Bianchi valgono tre punti pesanti, che sono ossigeno puro per una squadra sull'orlo di una crisi di nervi. Ma non solo: la vittoria vale anche doppio, visto che la distanza dalla vetta - pur siderale - si è decisamente accorciata per le contemporanee sconfitte del Siena (battuto in rimonta in casa dal Piacenza) e del Novara, mentre l'Atalanta non è andata oltre il pareggio a Reggio Calabria. Adesso il Toro è sesto in classifica (a quota 38 punti, accanto a Livorno e Vicenza) mentre la promozione direttaè lontana 13 punti. Che non sia stato un pomeriggio "banale", quello del Toro, lo si era già capito fin dall'avvio: pronti via e Diamoutene gelava un Olimpico semideserto anche per la protesta della Maratona contro le decisioni dell' Osservatorio del Viminale che - dopo Novara - impediranno ai tifosi anche la trasferta della prossima settimana a Portogruaro. E dire che la partenza granata era stata convincente: cinquanta secondi e il destro di Pagano viene deviato in angolo da Pinna. Al 6' Sgrigna serve Ogbonna che gira alto di testa, mentre un minuto dopo Lazarevic libera in area Antenucci che però perde l'attimo. Al 12' però la prima amnesia di gruppo del Toro spalancava completamente la porta al Pescara. Sul primo cross, di Petterini dalla sinistra, la palla sfila davanti a Rubinho; sul contro cross, di Gessa dalla parte opposta, arrivava Diamoutene per l'1-0 della effimera speranza abruzzese. Insomma, in casa granata sembra la fiera dell' ineluttabile, con la squadra che - pur partita benino - fatica a reagire e a rendersi pericolosa. E dire che, ad analizzare la rosa, i granata faticano anche stavolta a tirare in porta mentre lo scorso anno segnarono in totale oltre cento gol. In campo, invece, la reazione stenta ad arrivare, mentre da Livorno arriva la notizia del gol dei toscani di Novellino firmato da Belingheri, e i granata a tratti sembrano quasi rassegnati. Almeno fino al primo gol del 2011 non firmato da Bianchi: assist di Pagano, colpo di testa di De Vezze e pareggio prima dell' intervallo. Tutt'altra partita nella ripresa: sarà per il coro "vergognatevi" che accompagna la squadra al rientro nell'intervallo, sarà per gli stracci che volano nello spogliatoio nel quarto d' ora di pausa, ma il Toro parte a testa bassa. Quattro minuti e arrivano i primi risultati, con Antenucci che rompe il ghiaccio dopo aver colto tre pali nelle prime tre uscite con il Toro: il lancio profondo è di Ogbonna, l'attaccante difende bene la palla e di sinistro infila sotto la Maratona. Poi entra Bianchi che ha in corpo tanta rabbia da sfogare per l'esclusione a sorpresa: il tabellone segna 22 minuti della ripresa, in dieci minuti il capitano prende per mano il Toro, difende e va a segnare il gol della staffa, condito da quella corsa polemica nei confronti dell' allenatore. Il finale è tutto abruzzese: prima, al 39', c'è la traversa colta da Nicco, poi al 44' ci pensa Rubinho a sventare il rigore di Sansovini con un intervento da gatto. Poi spazio alle parole. Quelle liberatorie, per una squadra che non vinceva da 63 giorni, dal 2-1 all' Empoli prima di Natale, e che conquista così il primo successo del 2011. Ma anche polemiche, per quanto successo dopo il gol di Bianchi.