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Olimpico
05/10/2011
h.20.45
TORINO - GROSSETO 1-0 (0-0)
Torino
: Coppola, D'Ambrosio, Glik, Ogbonna, Zavagno, Basha, Iori, Stevanovic (al 67' Surraco), Sgrigna (al 59' Bianchi), Ebagua, Antenucci (al 93' Vives). A disposizione: Morello, De Feudis, Darmian, Pratali. All.: Ventura.
Grosseto: Narciso, Petras, Padella, Iorio, Bianco, Zanetti, Lupoli (al 64' Alfageme), Lupoli (al 56' Consonni), Crimi, Caridi, Sforzini (al 76' Gerardi). A disposizione: Lanni, Formiconi, Alessandro, Federici. All.: Ugolotti.
Arbitro: Calvarese di Teramo.
Reti: Aut.Iorio 79'.
Spettatori: 15.523 di cui 7.619 paganti per un incasso di 93.767 €, più 7.904 abbonati per una quota partita di 42.788 €.
Note: Espulso Consonni al 78' per doppia ammonizione, la prima per proteste la seconda per gioco falloso; ammoniti Sforzini e Padella per gioco scorretto, Zavagno e Lupoli per comportamento non regolamentare. Calci d'angolo 4-2 per il Grosseto, recupero 1' pt, 4' st. Serata calda, terreno in perfette condizioni, presenti all'Olimpico una quindicina di sostenitori del Grosseto. Al termine della partita, il difensore del Torino Angelo Ogbonna, ha raggiunto Coverciano per aggregarsi alla Nazionale di Prandelli.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 6 ottobre 2011]
Quando le cose non funzionano alla perfezione, anche la buona sorte fa la differenza. A far impazzire i 15mila del Comunale ha pensato Iorio, difensore del Grosseto, che ha incornato nella sua porta una punizione dalla destra di Surracoa 10 minuti dalla fine.E così il Toro schiacciasassi in trasferta, in casa magari non convince ma vince e vola solo in vetta alla classifica.E festeggia Ogbonna che dopo la partita ha raggiunto la Nazionale di Prandelli. Il Toro vola in vetta alla classifica, tenta la prima fuga della stagione, anche se - come dice Ventura- il campionatoè così lungo che quasi deve ancora iniziare. E' la notizia migliore di una serata che sul piano del gioco è stata piuttosto opaca, dando ragione ai timori della vigilia. ''Il Grosseto mi preoccupa, lo temo dieci volte più della Samp'' aveva detto il tecnico ligure preoccupato dall'overdose di entusiasmo dopo la vittoria di Marassi. E i fatti gli hanno dato ragione. Ugolotti propone un 4-1-4-1 con l'ex Zanetti schierato davanti alla difesa; Ventura tiene botta alla tentazione di passare al 4-3-3 e va avanti con un 4-2-4 più che mai offensivo, visto che a sinistra si muove Antenucci. Ma non basta imbottire la squadra di attaccanti per trovare gol e spettacolo; il gioco infatti fatica a scorrere e in tutto il primo tempo non si conta un barlume di tiro in porta. Troppo bassi i ritmi, troppo poco il movimento in avanti. Ebaguae Sgrigna sono imbrigliati dalla ragnatela maremmana, Antenucci non riesce a cambiar marcia e son rari anche i lampi di Stevanovic sulla destra. Ecco dunque che, pur nel predominio territoriale, le occasioni non arrivano: il Grosseto sta ben chiuso e rischia nulla, mentre il girar palla in orizzontale è asfittico e spesso l'azione finisce con innocui cross dalla trequarti. L'intervallo è utile a Ventura per svegliare una squadra intorpidita: novanta secondi e Sgrigna ci prova dal limite, non è molto ma è già qualcosa. Sarà per il riscaldarsi dell' applauditissimo Bianchi, i granata iniziano a spingere con più convinzione: al 5' Stevanovic salta due avversari ma sul più bello sbaglia l'assist. Al 14' esce proprio Sgrigna che fa spazio ad un Bianchi non più ispirato dei compagni. La mossa sortisce pochi effetti e così meno di dieci minuti dopo ecco il secondo cambio, Surraco chiamato a dare verve sulla fascia destra al posto di Stevanovic. A metà ripresa l' occasione migliore capita sul destro dalla distanza di Zanetti: Coppola rimedia in angolo con un intervento efficace, pur non perfetto dal punto di vista stilistico. A fare la differenza è proprio il Grosseto: Consonni subentra a Ronaldo e in venti minuti becca due gialli lasciando i compagni in dieci. I toscani non fanno in tempo ad assestarsi che Surraco calcia una punizione dalla destra, Iorio anticipa tutti e fa secco Narciso. Un autogol pesantissimo, che per il Toro significa terza vittoria consecutiva, dopo Nocera e Genova; ma soprattutto significa vetta solitaria.