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Olimpico
06/01/2012
h.12.30
TORINO - ALBINOLEFFE 0-0
Torino
: Morello, Darmian, Glik, Ogbonna, Parisi, Vives, Iori, Verdi (al 59' Basha), Bianchi (all'84' Ebagua), Antenucci, Stevanovic (al 71' Surraco). A disposizione: Gomis, Sgrigna, De Feudis, Pratali. All.: Ventura.
Albinoleffe: Offredi, Luoni, Lebran, Bergamelli, Piccinni, Hetemaj, Cristiano (al 79' Salvi), Laner, Girasole, Foglio, Cocco (al 59' Cissé). A disposizione: Tomasig, Germinale, Malomo, Taugourdeanu, Pacilli. All.: Fortunato.
Arbitro: Nasca di Bari.
Reti: -
Spettatori: 15.105 di cui 7.904 abbonati per una quota partita di 42.788 €, più 7.201 paganti per un incasso di 92.851 €.
Note: Espulsi Girasole al 43' per doppia ammonizione, entrambe per gioco scorretto, Iori al 56' per fallo da ultimo uomo, Ebagua al 93' per proteste. Ammoniti Cristiano, Hetemaj, Piccinni per gioco scorretto, Ogbonna per comportamento non regolamentare, Surraco per simulazione. Prima gara ufficiale dell'anno 2012 disputata in Italia, in anticipo alle ore 12.30. Prima dell'incontro cori e applausi per Emiliano Mondonico, ex allenatore di entrambe le squadre, seduto in tribuna dopo aver sconfitto una lunga malattia. Presenti all'Olimpico una quindicina di sostenitori dell'Albinoleffe.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 7 gennaio 2012]
Adesso il Toro deve iniziare a guardarsi le spalle, il fiato delle avversarie comincia a farsi sentire pericolosamente sul collo dei granata. Lo dice la classifica, ma lo dice anche la prestazione che non ha portato nulla più di uno scialbo pareggio casalingo contro l' Albinoleffe. Sulla carta il primo turno del 2012 doveva essere favorevole per la squadra di Ventura; che invece nonè andata al di là dello 0-0, mentre dietro hanno vinto tutte, dal Verona al Sassuolo, dal Pescara al Padova. Insomma, ieri è finito il girone d' andata e adesso inizia il campionato, verrebbe da dire, visto che il Torino ha 42 puntie guida una classifica che vede le prime cinque distanziate di un punto l' una dall' altra. Quel che è certo è che il Toro ha il fiato corto e non vince da un mese, dalla partita interna contro il Pescara del 10 dicembre; da allora c' è stata l' appendice di Padova, la sconfitta di Modena e, ieri, il pareggio con l' Albinoleffe. Un punticino che regala la festa ai bergamaschi che, tutto sommato, non hanno rubato nulla. È vero, i granata hanno creato le occasioni migliori, hanno colpito un palo (con Antenucci), hanno sbagliato parecchio sottoporta; ma è sul piano del gioco che il Toro ha deluso le aspettative dei quindicimila del Comunale. Che alla fine se la sono presa con lo scadente arbitro Nasca, capace di cacciare tre uomini (Girasole, Iori ed Ebagua) e ammonirne sette in una partita assolutamente tranquilla. Mediocrità arbitrale a parte, l' impressione è che, dopo aver mascherato a lungo i propri limiti grazie alla organizzazione di gioco creata da Ventura, adesso i nodi stiano venendo al pettine; e il Torino delle ultime apparizioni si sta dimostrando scadente soprattutto dal punto di vista tecnico. A dimostrarlo - anche ieri - sono stati i troppi errori di misura, le numerosissime pecche che hanno impedito anche stavolta al gioco di essere fluido e alla palla di "frullare", per utilizzare un lessico gradito a Ventura. Certo, quando ti ritrovi a dover fare la partita ma hai le gambe "dure" per il lavoro svolto nel ritiro di Malta, tutto èpiù difficile. Così si può anche spiegare un Toro asfittico, che ha chiamato alla prima parata vera Offredi (respinta di piede su Antenucci) quando il cronometro segnava 89' 40". L'immagine granata si specchia in quella di Bianchi, impacciato e confusionario, in crisi da settimane e a secco da mesi, da quel colpo di testa vincente alla Juve Stabia datato 15 ottobre. A tutto ciò, per chi ama la cabala, si aggiunge anche quella che sembra ormai una maledizione. Il Toro infatti non vince alla prima dell' anno nuovo da sette anni, stagione 2004-05, Ezio Rossi in panchina, 2-1 alla Ternana, gol di Mantovani e Comotto. Ecco perché la cosa più bella di ieri, per il popolo granata, è stato il saluto di Emiliano Mondonico: pochi minuti di gara, la Maratona intona "alzaci la sedia" e il "Mondo" saluta, dal palco vicino alla curva, al che tutto lo stadio si alza in piedi per tributare il saluto al tecnico. Il saluto ad un Toro che non c'èpiù da tanti anni.