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Olimpico
14/01/2012
h.15.00
TORINO - ASCOLI 2-1 (1-1)
Torino
: Coppola, Darmian, Di Cesare, Ogbonna, Parisi, De Feudis, Basha, Vives (all'83' D'Ambrosio), Stevanovic (al 62' Surraco), Antenucci (all'81' Sgrigna), Bianchi. A disposizione: Morello, Glik, Oduamadi, Pagano, Sgrigna. All.: Ventura.
Ascoli: Guarna, Gazzola (al 76' Beretta), Ciofani, Faisca, Peccarisi, Tamburini (al 40' Andelkovic), Sbaffo, Pederzoli (all'83' Ilari), Di Donato, Papa Waigo, Soncin. A disposizione: Maurantonio, Vitiello, Parfait, Falconieri. All.: Silva.
Arbitro: Palazzino di Ciampino.
Reti: Antenucci 19', 66' (T), Ciofani 27' (A).
Spettatori: 11.828 di cui 7.904 abbonati per una quota parita di 42.788 €, più 3.924 paganti per un incasso di 50.875 €.
Note: Ammonito Tamburini per gioco scorretto. Calci d'angolo 9-3 per il Torino, recupero 1' pt, 3' st; giornata fredda, terreno in buone condizioni e leggermente insidioso, presenti all'Olimpico una decina di sostenitori dell'Ascoli.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 15 gennaio 2012]
Ha tirato un gran sospiro di sollievo, Giampiero Ventura, al 21' della ripresa, quando Mirco Antenucci ha sfornato il raddoppio che, con la gentile collaborazione del portiere ascolano Guarna, ha permesso al Toro di conquistare i primi tre punti del 2012. Quale miglior regalo potevano fargli i suoi ragazzi per il suo 64° compleanno celebrato negli spogliatoi con un brindisi con Petrachi, che di anni ne ha fatti 43? Con la vittoria sull' Ascoli i granata tornano in vetta dopo una notte al secondo posto alle spalle di quel Sassuolo che nell' anticipo di venerdì sera era passato a Nocera Inferiore. Ma oltre alla classifica per i granata c'è di più: anzitutto l' essersi sbloccati dopo 35 giorni di patimenti, dal 4-2 al Pescara di metà dicembre, passando per la beffa di Padova, la sconfitta di Modena e il pareggino befanesco contro l' Albinoleffe. A spaccare in due la partita è stato proprio Antenucci, e non soltanto per la prima doppietta della stagione. L'ex ascolano ha giocato la miglior partita da quando è al Toro, ha servito assist su assist ad uno sconsolato - e sconsolante - Bianchi, si è sempre fatto trovare pronto, e ha dimostrato di essere il giocatore più brillante anche sul piano atletico di tutta la rosa granata. Insomma, ha vinto la scelta di Ventura, che dopo averlo schierato a lungo sulla fascia sinistra, lo ha accentrato riportandolo nel suo ruolo "classico"; d'altra parte è giusto così, giusto aggrapparsi all' attaccante più in palla nel momento di difficoltà. Perché se è vero che il Toro ha creato tanto, è altrettanto vero che la squadra ha dato anche stavolta l' impressione di essere imballata sul piano fisico, forse proprio per il duro lavoro svolto - e non ancora completamente smaltito - nel ritiro di Malta. E visto che i risultati incidono eccome anche sui muscoli, ecco che i tre punti di ieri pesano tantissimo. D' altra parte la vittoria è inequivocabile: certo, la palla stenta a frullare, ma il taccuino è decisamente sbilanciato sul piatto granata: due gol segnati (di Antenucci), due traverse colpite (da Di Cesare e Basha), una serie infinita di occasioni fallite (da Bianchi ad Antenucci e Surraco). Sul fronte opposto un Ascoli che aveva vinto tre delle ultime quattro partite in trasferta e che meriterebbe ben altra classifica, condizionata invece dai sette punti di penalità. In avanti, però, i marchigiani si sono visti poco: il gol del pareggio al 27' del primo tempo di Ciofani, è frutto del pasticcio della difesa granata, mentre l' occasionissima finale creata - e fallita - da Papa Waigo e da Sbaffo, avrebbe rappresentato una beffa per il Toro in via di guarigione. Per capire se davvero la convalescenza è finita ci sarà da aspettare sabato prossimo, trasferta sul campo della sorpresa Cittadella, trappole come capita ogni settimana in serie B. Probabile che ci sia anche un Meggiorini in più; e magari un Ebagua in meno.