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Olimpico
11/02/2012
h.15.00
TORINO - NOCERINA 3-1 (2-0)
Torino
: Benussi, D'Ambrosio, Glik, Ogbonna, Parisi (al 78' Darmian), Vives, Basha, Iori, Stevanovic (al 70' Surraco), Antenucci, Bianchi (all'88' Meggiorini). A disposizione: Morello, Pratali, Sgrigna. All.: Ventura.
Nocerina: Concetti, Rea, Di Maio, Figliomeni, Laverone, Bruno, Barusso (al 26' Parola), Bolzan, Pagano, Castaldo (al 71' Negro), Farias (al 50' Merino). A disposizione: Russo, Pomante, De Franco, Catania. All.: Auteri.
Arbitro: Merchiori di Ferrara.
Reti: D'Ambrosio 8' (T), Vives 32' (T), Stevanovic 47' (T), Castaldo 53' (N).
Spettatori: 10.412 di cui 7.904 abbonati per una quota partita di 42.788 €, più 2.508 paganti per un incasso di 34.002 €.
Note: Ammoniti Parola e Parisi, entrambi per gioco falloso. Calci d'angolo 4-2 per la Nocerina, recupero 2' pt, 4' st. Prima assoluta all'Olimpico tra queste due squadre, nell'unico precedente, disputato a Nocera Inferiore all'andata, il Torino si era imposto 2-1. Nella Nocerina scende in campo Pagano, venduto nella sessione invernale del mercato, oltre all'ex Barusso, in maglia granata nella stagione 2009-10. Presenti all'Olimpico circa 600 sostenitori campani, terreno insidioso, giornata fredda e coperta con sprazzi di sole verso la metà del primo tempo.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 12 febbraio 2012]
Perde (3-1) sul campo del Torino, unica squadra di B imbattuta in casa, ma lo fa salvando almeno l'onore. La Nocerina paga l'enorme gap di qualità e malizia rispetto ai granata, ma resta ancora appesa ad un filo di speranza: pur restando ultima, non varia il margine dalla zona salvezza (6 punti) e nemmeno quello dai playout (5). Auteri ritorna dal principio al 3-4-3 e la partenza à promettente: dopo appena un minuto, Laverone - il migliore - penetra da destra e crossa teso sul secondo palo, ma D'Ambrosio anticipa Castaldo. La Nocerina fa la partita, il Torino passa al primo vero affondo (8'): corner di Parisi, s'avvita D'Ambrosio e beffa Concetti. Il pari sembra cosa fatta al 10': Castaldo scavalca Benussi ma non inquadra la porta. Qualcosa non funziona in mezzo e non basta l'entrata di Parola (esce Barusso) per cambiare l'inerzia. Al 32' Vives sfrutta una prateria e dal limite realizza il 2-0. Nocerina in confusione: in apertura di ripresa Stevanovic firma il 3-0 su lancio di Antenucci, prima del gol di Castaldo (decimo stagionale) che arriva di testa su servizio di Laverone. Nel giorno più freddo, con quegli umidissimi due gradi sotto lo zero, il Toro si ritrova caldo caldo. Segna tre gol, ne sbaglia almeno il doppio, batte la Nocerina e torna da solo in vetta alla classifica, in attesa delle partite del Sassuolo (in campo oggi all'ora di pranzo a Bari), e dei recuperi del Pescara, paralizzato dalla neve. Vittoria larga e bella, quella dei granata, che però va tarata con il valore della squadra ospite, palesemente a disagio e incapace di aggredire di fronte al palleggio della capolista. A voler far le pulci, però, i tre punti di ieri portano la firma di un difensore (D'Ambrosio), un centrocampista (Vives) e un esterno (Stevanovic), mentre gli attaccanti, gira e rigira, continuano ad avere le polveri bagnate. Stavolta non è stato Meggiorini a mangiarsi l'impossibile sottoporta: l'ex novarese è entrato allo scadere, si à fatto una veloce sgambata e poco più. A sbagliare in zona gol sono stati Antenucci e Bianchi: l'ex catanese è stato decisamente brillante in costruzione, ma scentrato al tiro, mentre al capitano non ne va dritta una. Dopo tre panchine consecutive Rolando ha ritrovato la maglia da titolare ma non il gol che manca da 120 giorni tondi, dal 15 ottobre contro la Juve Stabia. E dire che la dedizione non è mancata: ci ha provato e riprovato, mentre nella ripresa - quando tenuta fisica e morale davano i primi segni di cedimento - la squadra ha dato l'impressione di mettersi al servizio del capitano, cercando di farlo sbloccare. Nulla di tutto questo anche se, alla fine, è arrivato l'abbraccio più importante, quello di Maratona: la curva granata ha incoraggiato ripetutamente Rolandinho che ha salutato i tifosi come e più dei compagni. Insomma, nonostante l'ennesimo pomeriggio sterile, Bianchi ha fatto un grande passo in avanti nel cammino per riprendersi il Toro: il gol, in fondo, resta un dettaglio che presto o tardi arriverà. Il clima, allo stadio, era da gemellaggio in corso: "La Torino granata saluta Nocera" scriveva la Maratona, "La storia vi dà il benvenuto, Molossi!" rispondeva a suon di striscioni la Primavera. Un saluto molto gradito dai numerosissimi tifosi ospiti che non hanno mai smesso di incitare i propri colori nonostante la sconfitta e l'ultimo posto in classifica. Il primo tempo granata è all'altezza delle migliori uscite: segno che la crisi - di gioco, prim'ancora che di risultati - del mese di gennaio sembra davvero essere alle spalle. Certo, vanno tenuti in grande considerazione i limiti della Nocerina, riconosciuti con onestà dallo stesso tecnico Auteri: "Le colpe sono mie, ho sbagliato le scelte e non siamo riusciti ad aggredire il Toro come avremmo dovuto". Vero. Il Toro ha potuto giocare a due tocchie la palla è tornata a frullare, per rimanere al lessico (e alla visuale di gioco) di Ventura. Una crescita, anche fisica, che andrà verificata fra otto giorni, lunedì sera, quando il Toro ospiterà la mina vagante Sampdoria. Sarà una sfida dal vago sapore di serie A, quanto basta per galvanizzare una grande appena decaduta con la Samp e per testare una volta per tutte se la crisi invernale del Toro è finita ancor prima dell'arrivo della primavera.