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Marassi
23/09/2012
h.12.30
SAMPDORIA - TORINO 1-1 (0-0)
Sampdoria
: Romero, Belardi, Gastaldello, Rossini, Costa, Munari (al 71' Pozzi), Maresca, Obiang (al 62' Soriano), Krsticic, Maxi Lopez, Estigarribia (all'81' Eder). A disposizione: Berni, Renan, Castellini, Mustafi, Tissone, Poulsen, De Silvestri, Falcone, Icardi. All.: Ferrara.
Torino: Gillet, Darmian, Glik, Ogbonna, Masiello, Vives (all'81' Brighi), Gazzi, Santana (all'82' Stevanovic), Cerci, Meggiorini, Bianchi (al 74' Sgrigna). A disposizione: L.Gomis, Rodriguez, D'Ambrosio, Basha, Di Cesare, Sansone, Verdi. All.: Ventura.
Arbitro: Calvarese di Teramo.
Reti: Bianchi 69' rig. (T), Pozzi 84' rig. (S).
Spettatori: 23.859 di cui 3.806 paganti per un incasso di 65.095 €, più 20.053 abbonati per una quota partita non comunicata.
Note: Ammoniti Meggiorini, Krsticic, Ogbonna, Maxi Lopez, Soriano, Gastaldello, Glik e Darmian, tutti per gioco falloso. Calci d'angolo 6-3 per la Sampdoria, recupero 1' pt, 5' st; terreno in pessime condizioni, aggravate da una leggera pioggia a partire dal finire del primo tempo, via via più copiosa nel finale di gara. Presenti a Marassi un migliaio di sostenitori del Torino.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 16 settembre 2012]
L'Inter conferma la tradizione d'oro a Torino, centrando la 9/a vittoria consecutiva in casa granata. Tre punti pesanti che rinfrancano una squadra apparsa depressa dopo il ko con la Roma, rimettendola in piena corsa all'inseguimento di Juve, Napoli e Lazio. E' stata una vittoria di gruppo, conquistata con una prova di grande compattezza e carattere. Il Toro può recriminare solo per non aver sfruttato, con Bianchi, un'occasione d'oro per pareggiare a metà ripresa. Ma sul piano del gioco è stato decisamente inferiore, riuscendo a mettere in difficoltà i rivali esclusivamente di rimessa. Un modulo più concreto - Scottato dalla prova con la Roma, Stramaccioni ha rivisto l'Inter varando il 4-4-2 con un centrocampo di maggior sostanza (Zanetti a destra e Cambiasso preferito a Gargano in mezzo) e una difesa con due nuovi interpreti (Jonathan a destra e Juan Jesus, invece di Silvestre, al centro). L'Inter è sembrata più quadrata e concentrata fin dalle prime battute. Ha chiuso bene i duetti degli attaccanti granata attuando con precisione la tattica del fuorigioco e studiando bene i tempi degli anticipi con Ranocchia e Juan Jesus. Davanti, senza Cassano, ha trovato pochi sbocchi, visto che Sneijder più che da seconda punta ha giocato da trequartista, ma è comunque riuscita a passare al 13' con Milito che ha approfittato nel migliore dei modi di un errato disimpegno di Gazzi. Stramaccioni, cambi forzati -L'infortunio alla spalla occorso a Jonathan alla fine del primo tempo ha costretto Stramaccioni rivedere i propri piani, spostando Nagatomo a destra, arretrando Pereira in difesa e inserendo a sinistra a centrocampo Alvarez. Cambi che non hanno alterato la sostanza delle cose visto che l'Inter è comunque riuscita a gestire il risultato, confidando sull'esperienza di Guarin, Cambiasso e Zanetti in mezzo al campo. Meggiorini spaventa l'Inter -Gli unici rischi i nerazzurri li hanno corsi nel giro di 1', tra il 65' ed il 66', non prendendo bene le contromisure a Meggiorini, subentrato a Sgrigna. L'ex attaccante del Novara ha prima fornito in contropiede un assist al bacio a Bianchi che non ha trovato di meglio che calciare al volo addosso ad Handanovic da due passi e poi ha calciato lui stesso sull'esterno della rete un buon pallone servitogli in profondità da Ogbonna. Il Torino è finito qui. Esce Sneijder, Cassano chiude i conti - L'Inter, sostenuta dall'impeccabile prova difensiva di Juan Jesus e Ranocchia, ha continuato a difendere alta con personalità e, nel finale, con l'innesto di Cassano al posto di Sneijder (che non ha gradito affatto la sostituzione, anche se Stramaccioni ha minimizzato l'episodio) ha chiuso i conti: all'83' Alvarez dalla sinistra ha centrato per Milito che ha fatto velo per l'ex milanista, bravo a spiazzare Gillet in girata. E così Stramaccioni può ritrovare il sorriso.