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Olimpico
28/10/2012
h.15.00
TORINO - PARMA 1-3 (0-0)
Torino
: Gillet, Darmian, Glik, Rodriguez, Masiello, Brighi (al 62' Basha), Gazzi, Stevanovic (al 68' Cerci), Vives (al 76' Birsa), G.Sansone, Meggiorini. A disposizione: L.Gomis, D'Ambrosio, Caceres, Agostini, Di Cesare, Verdi, Sgrigna, Bianchi. All.: Ventura.
Parma: Pavarini, Zaccardo, Paletta, Lucarelli (al 63' N.Sansone), Rosi, Ninis (al 46' Marchionni), Valdes, Parolo, Gobbi, Amauri (al 79' Pabon), Biabiany. A disposizione: Bajza, Benalouane, Fideleff, Ferrari, Musacci, Acquah, Morrone, Belfodil, Palladino. All.: Donadoni.
Arbitro: Giacomelli di Trieste.
Reti: N.Sansone 72' (P), Amauri 73' (P), Rosi 88' (P), Basha 92' (T).
Spettatori: 11.676 di cui 3.137 paganti più 8.539 abbonati.
Note: Espulso G.Sansone al 53' per doppia ammonizione, la prima per gioco falloso, la seconda per presunta simulazione; ammoniti Lucarelli, Valdes, Meggiorini e Paletta, tutti per gioco falloso. Calci d'angolo 4-4, recupero 1' pt, 2' st; esordio in maglia granata per Birsa, prima rete in serie A per Migijen Basha, presenti all'Olimpico una trentina di sostenitori del Parma. Giornata fredda con un pallidissimo sole ad inizio partita.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 28 ottobre 2012]
Era un confronto diretto fra due aspiranti outsider e dall'Olimpico ad uscire con il pieno, di punti ma anche di fiducia, è il Parma. La squadra emiliana centra il primo successo esterno (3-1), si conferma tabù per quella granata (datata 17 febbraio 2002 l'ultima vittoria ufficiale nei testa a testa) e si insedia nelle zone nobili della classifica, in settima posizione, subito a ridosso delle grandi o presunte tali. Un colpo da dedicare a Daniele Galloppa, che sette giorni fa ha subito un infortunio al legamento del ginocchio che lo terrà fuori a lungo. Toro al terzo ko interno in 4 gare - Incappa in un altro scivolone casalingo invece il Torino (terzo ko interno nelle ultime quattro gare all'ombra della Mole), che dopo un buon primo tempo cede alla distanza, specie quando rimane in inferiorità numerica per l'espulsione di Gianluca Sansone, che rimedia il secondo cartellino giallo per una simulazione (è il collaboratore di porta a indurre all'espulsione il giovane arbitro Giacomelli di Trieste, al sesto gettone in serie A). Donadoni, sono mosse vincenti - Roberto Donadoni, fresco di ufficializzazione del prolungamento del contratto fino al 2015, ha comunque il merito di leggere bene la partita, dato che le sue mosse risultano decisive. Dall'ingresso nell'intervallo di Marchionni, autore dei due assist per il micidiale uno-due nel giro di tre minuti che indirizzano la gara verso l'Emilia, a quello di Nicola Sansone, che sblocca il match. Non altrettanto può dirsi per le scelte di Giampiero Ventura, che non convincono fino in fondo. Il tecnico granata (ancora in infermeria un elemento chiave come Ogbonna in difesa, come pure un esterno di qualità come Santana) decide di rinunciare inizialmente a Cerci e Bianchi, ma poi anche nel corso del match quando i cambi indeboliscono il centrocampo e gli avversari ne approfittano per mettere la freccia. E la contestazione dei tifosi della Maratona al termine deve servire da monito agli uomini del presidente Cairo, in flessione dopo una partenza lanciata. Granata subito pericolosi, risposta emiliana - Un match che impiega pochissimo per entrare nel vivo, con due occasioni subito per i padroni di casa, vicini al vantaggio con Meggiorini, il cui sinistro in diagonale è respinto da Pavarini (non fa rimpiangere fra i pali lo squalificato Mirante), e con un colpo di testa alto di Gianluca Sansone. Ma il Parma non sta a guardare e prima Amauri impegna dal limite Gillet, poi lo grazia calciando oltre la traversa un rigore in movimento, confezionatogli da uno scatenato Biabiany, che si fa 50 metri palla al piede. Poi un'altra opportunità per parte, sempre su sviluppi di palla inattiva, ma senza che il risultato si sblocchi. Un Sansone espulso, l'altro entra e segna -La ripresa si apre con Marchionni al posto di Ninis tra i gialloblù, spaventati in avvio da Sansone, sul quale Pavarini è ancora reattivo. Ma proprio l'attaccante ex Sassuolo poco dopo deve lasciare il campo rimediando il secondo cartellino giallo (ammonito nel primo tempo) per una simulazione, una svolta per la gara. Ventura opta per richiamare Brighi e inserire Basha in regia, mentre Donadoni getta nella mischia Nicola Sansone (una punta) e toglie capitan Lucarelli (300/a presenza in serie A), un difensore. Il coraggio dell'allenatore gialloblù è premiato: Marchionni rifinisce e il giovane attaccante ex Crotone, cresciuto nel vivaio del Bayern Monaco, è bravo nel controllare e infilare di precisione Gillet. Amauri raddoppia, Rosi firma il tris - Neppure il tempo per riorganizzarsi che il Toro si ritrova sotto 2-0. Di nuovo Marchionni nelle vesti di rifinitore, preciso cross dal fondo e l'incornata di Amauri non lascia scampo al portiere granata. In superiorità numerica gli emiliani gestiscono bene la situazione, anzi nel finale piazzano il tris con Rosi approfittando di una leggerezza difensiva di Darmian. Basha, gol della bandiera che rompe il digiuno - Allo scadere l'unica magra consolazione per il Toro è il gol della bandiera di Basha, se non altro perché interrompe un digiuno casalingo che durava dal 1 settembre. La formazione di Ventura deve leccarsi le ferite in fretta, visto che è ora attesa da due trasferte delicate, la prima delle quali mercoledì sul terreno della Lazio, quando il Parma sfiderà la Roma di Zeman.