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Olimpico
11/11/2012
h.15.00
TORINO - BOLOGNA 1-0 (0-0)
Torino
: Gillet, Darmian, Glik, Rodriguez, D'Ambrosio, Vives (al 46' Santana), Gazzi, Basha (al 73' Brighi), Cerci, Sansone, Bianchi (al 62' Meggiorini). A disposizione: L.Gomis, Di Cesare, Masiello, Agostini, Birsa, Verdi, Sgrigna, Diop. All.: Ventura.
Bologna: Agliardi, Antonsson (al 73' Gabbiadini), Sorensen, Cherubin, Garics, Taider, Perez (al 59' Khrin), Guarente, Pulzetti (al 46' Motta), Diamanti, Gilardino. A disposizione: Curci, Lombardi, Radakovic, Riverola, Kone, Abero, Pazienza, Pasquato, Paponi. All.: Pioli.
Arbitro: Gervasoni di Mantova.
Reti: D'Ambrosio 66'.
Spettatori: 13.723 di cui 8.539 abbonati e 5.184 paganti.
Note: Ammoniti Pulzetti, Garics, Motta, Sorensen, Gazzi e Perez per gioco scorretto, Darmian per simulazine, calci d'angolo 6-3 per il Torino, recupero 1' pt, 3' st. Giornata autunnale, sole pallido terreno leggermente viscido per la pioggia caduta in nottata. Presenti all'Olimpico un centinaio di sostenitori bolognesi e circa 500 piccoli calciatori del settore giovanile del Torino che hanno sfilato in campo prima dell'inizio della partita salvo poi sistemarsi in uno spicchio di tribuna Est adiacente alla Maratona. Il Torino torna al successo interno dopo 1 pari e 3 sconfitte: l'unico precedente vittorioso tra le mura amiche risaliva alla 2° giornata (3-0 al Pescara).
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online dell' 11 novembre 2012]
Il Torino - invincibile in trasferta - ritrova il successo interno perduto a settembre; il Bologna si scioglie ancora, è l'ottavo ko stagionale, ma quello su cui deve recitare il mea culpa è che subisce sempre lo stesso gol. Palla inattiva, cross sul secondo palo e incornata vincente sotto misura. Il match è brutto, come accade quando la posta in palio conta molto. Pioli ha caricato la vigilia chiamandola "prima di sette finali". Il Bologna, sconfitto da episodi e non sul piano del gioco a Cagliari e ancor prima a Siena, stavolta è timido, impacciato, sembra quasi che aspetti l'appuntamento con l'inevitabile. Ventura schiera il solito 4-2-4, ma preferisce Vives a Santana, cioè un esterno che gli dà più garanzie in copertura. Pioli non può giocare la carta Morfeo e schiera Pulzetti quinto di centrocampo. Con gli ospiti tutti dietro la linea del pallone, il Toro punta al lancio per scavalcare il centrocampo. E ha ragione solo quando il pallone finisce sui piedi di un tarantolato Cerci, che fa fare una figuraccia a Pulzetti, riesce sempre a sfondare ma non trova mai compagni in grado di concretizzare le sue scorribande. Così Agliardi deve prodursi solo su un intervento maldestro di un buon Cherubin, su cross basso di Cerci (palla deviata in angolo). E poi vede l'unica combinazione stretta Bianchi-Sansone chiusa dal centravanti (che riceve un corto passaggio di ritorno) sorbvolare di poco la traversa. Nella prima parte il Bologna - in avanti - non si vede. Ha una buona opportunità in avvio, maldestro passaggio all'indietro di Rodriguez - ma Taider va a imbottigliarsi in mezzo e a togliere spazio a Gilardino e Diamanti. L'azione sfuma. Ripresa: Pioli chiama Motta a fermare Cerci e ci riesce anche perché Cherubin cresce. Ventura allora chiede a Santana la stessa verve sul lato opposto, fuori Vives. Ma l'argentino spesso si dribbla da solo. Il Bologna sembra più intraprendente, perez in mezzo garantisce infatti una certa solidità nelle ripartenze. Ma l'uruguagio finisce la benzina. Entra Khrin. Gillet e Agliardi hanno poco lavoro da sbrigare, fino al minuto 21', quando Agliardi alza in angolo una punizione non irresistibile di Sansone. E' l'azione chiave del match. Il Toro scambia corto e Santana mette un traversone sul palo opposto che vede D'Ambrosio pronto a inserirsi e a deviare verso la porta di testa. Indisturbato: palla che passa tra le mani di Agliardi e il palo. E' il gol partita. Il Bologna si getta avanti come un toro ferito, stessa rabbia ma anche stessa irragionevolezza. Garics mette un bel cross per un Gilardino esente da colpe (non un pallone giocabile dalle sue parti), arriva Taider e anticipa il centravanti di testa. Fuori. Diamanti gira a vuoto, il destino è segnato. Per il Toro una quota rassicurante. Per il Bologna un'altra puntata da dimenticare. Ha diretto Gervasoni. Discutibile la gestione dei cartellini, prova in linea con il suo livello.