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Dall'Ara
22/09/2013
h.15.00
BOLOGNA - TORINO 1-2 (1-2)
Bologna
: Curci, Garics, Natali, Antonsson, Cech, Kone, Pazienza (al 79' Cristaldo), Della Rocca (al 71' Perez), Diamanti, Moscardelli (al 46' Mantovani), Bianchi. A disposizione: Stojanovic, Sorensen, Morleo, Crespo, Christodoulopoulos, Laxalt, Gimenez, Acquafresca. All.: Pioli.
Torino: Padelli, Glik, Bovo, Moretti, Darmian, Brighi, Vives, El Kaddouri, D'Ambrosio, Cerci, Meggiorini (al 68' Farnerud). A disposizione: Berni, Gomis, Maksimovic, Masiello, Pasquale, Basha, Bellomo. All.: Ventura.
Arbitro: Peruzzo di Schio.
Reti: D'Ambrosio 2' (T), Natali 29' (B), Cerci 45' rig. (T).
Spettatori: 21.931 di cui 13.295 abbonati più 8.636 paganti per un incasso di 191.234 €.
Note: Espulso Natali per proteste nell'intervallo, durante il tragitto dal campo agli spogliatoi. Ammoniti Diamanti, Perez e Glik per proteste, Della Rocca, Pazienza, Bovo, Vives, Farnerud e Kone per gioco scorretto, Padelli per comportamento non regolamentare. Calci d'angolo 5-1 per il Torino, recupero 3' pt, 3' st. Giornata di sole tipicamente estiva, terreno in discrete condizioni. Presenti al Dall'Ara circa 400 sostenitori del Torino, più una cinquantina rimasti all'esterno dello stadio. Il Torino vince al Dall'Ara dopo oltre trent'anni, l'ultimo successo l'11 maggio del 1980, Bologna-Torino 1-2 con doppietta di Ciccio Graziani.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 22 settembre 2013]
Una battaglia. La vince il Torino, più cinico, pronto a sollevarsi dai blocchi di partenza per andare subito avanti. La perde il Bologna, che gioca con un cuore grande così ma con scarsa lucidità. Tra cuore e ragione, vince insomma la seconda. Trentatre anni dopo l'ultima volta, il Toro vince sul campo rossoblu. E' passata una vita. E una stagione intera invece divide il clan di Pioli dall'ultima vittoria interna. Era marzo, non le idi, ma.. Al primo round, il Bologna riceve subito un colpo da ko. Cech va letteralmente al tappeto sul pallone scagliato da Darmian, assistito e medicato, deve uscire dal campo. E' la regola. E il Toro colpisce in superiorità numerica proiprio su quel lato. Darmian stesso fila sul fondo e crossa, Curci esce alla Vispa Teresa, a volo sorpreso da D'Ambrosio, due gol in due partite. Per il terzino-capitano è una soddisfazione che si rivelerà meritata. Colpito a freddo, il Bologna reagisce. C'è sempre da rincorrere, in questo avvio, era capitato con la Samp, risuccede. Ancora una volta Curci di mezzo: la sua uscita è tempestiva ma, ci si chiede, in questi casi non è meglio rinviare a pugni il più lontano possibile? Dietrologia, forse. Che non contagia il Bologna. Il suo è un assalto all'arma bianca, ma la difesa a tre di Ventura evidenzia ancora di più la solitudine del bomber, Bianchi. Nessuno lo sa servire e lui si immalinconisce. Un caso. Si vede di più Moscardelli, ma la sua incornata finisce di poco fuori ed è viziata da un fallo. Il Bologna preme ma Padelli.. Non fa un solo intervento. Il Toro talvolta si distende, con buone geometrie e sfruttano l'intera ampiezza del campo. Su calcio piazzato - alla mezz'ora - il forcing generoso dei rossoblu viene premiato. Natali va altissimo sul traversone del capitano e batte a colpo sicuro, Padelli respinge con un balzo prodigioso, ancora Natali è pronto a ribadire, di stinco, nella porta. Uno a uno. Il Bologna insiste ma si scopre al contropiede granata. Bologna che spinge ma ha poca rapidità in mezzo e sui lati. Ed è prevedibile. Tutte le strade portano a Diamanti, il quale ingaggia un duello personale più con l'arbitro che con Vives. Quando ormai la lancetta dei minuti della prima parte sta esaurendo l'ultimo giro, ecco il gol partita. Punizione da 35 metri. Cerci scarica una bordata centrale, Curci è sorpreso, salvato dalla traversa, saltano in tanti sul pallone impazzito, arriva El Kaddouri che (forse) accentua una spinta (che c'è) di Diamanti. Peruzzo non ha dubbi. Rigore. Cerci batte Curci che tocca ma non abbastanza. Gli eposodi sono sempre più determinanti nelle sfide equilibrate tra squadre che si equivalgono. Ma chi mai avrebbe potuto immaginare che l'episodio determinante di questo match salvezza anticipato si consumasse nel sottopassaggio che porta al campo e durante l'intervallo. Ricordiamo Sanguin, in uno Juventus-Cesena, stordito da un petardo, ma un'espulsione a palla ferma no. Stavolta Peruzzo caccia Natali reo, secondo i si dice, di aver protestato con eccessiva foga con il quarto uomo. Una protesta che - pare - riguardi l'azione del rigore: il difensore avrebbe infatti protestato per un contatto con Glik, a suo danno, nella concitazione. Questo sì, non visto né sanzionato. Per Natali, 7 sul campo, un tre in condotta che ne inficia la media. Cornuto e mazziato, il Bologna apre la ripresa in inferiorità numerica e con Mantovani al posto di Moscardelli. I piani di Pioli saltano, fino a che il fiato non finisce, il Bologna attacca come nella prima parte. Fa collezioni di calci di punizione, di quelle che fanno imbestialire Diamanti perché il muro ribatte, ma sempre avvicinandosi. Match molto acceso, nove ammoniti, un espulso, un rigore dato. Il protagonista è Peruzzo. Il Toro passa, cancella l'umor nero del 2 a 2 interno con il Milan, vince senza recriminazioni. Nel finale anzi, col Bologna più che sbilanciato, sfiora più volte il gol della tranquillità. Mare che ancora non sa navigare, evidentemente. I migliori? Ventura ha tantissimo dai suoi esterni, D'Ambrosio è da Nazionale, Darmian cresce. E l'emergenza offensiva (Immobile febbricitante) non la vede nessuno. Per il Bologna è durissima. Anche il calendario è impietoso: mercoledì c'è il Milan e poi si va a Roma con i lanciatissimi giallorossi.