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Mapei Stadium, Reggio Emilia
19/01/2014
h.15.00
SASSUOLO - TORINO 0-2 (0-1)
Sassuolo
: Pegolo, Antei, Ariaudo (al 55' Pucino), Manfredini, Longhi, Chisbah, Magnanelli, Kurtic (al 53' Farias), Berardi, Floro Flores (al 58' Gliozzi), Ziegler. A disposizione: Pomini, Perilli, Bianco, Missiroli, Marzorati, Valeri, Marrone, Sereni. All.: Di Francesco.
Torino: Padelli, Maksimovic, Glik, Moretti, Darmian, Brighi, Vives (all'89' Tachtsidis), Farnerud (al 29' Basha), Masiello, Cerci (all'80' Meggiorini), Immobile. A disposizione: Gomis, Berni, Rodriguez, Bovo, Pasquale, El Kaddouri, Bellomo, Barreto. All.: Ventura.
Arbitro: Giacomelli di Trieste.
Reti: Immobile 24', Brighi 48'.
Spettatori: 10.219 di cui 2.424 paganti per un incasso di 38.145 €, più 7.795 abbonati per una quota partita di 85.410 €.
Note: Esordio in maglia granata per il neo acquisto Tachtsidis, arrivato in prestito dal Catania. Ammoniti Berardi, Ariaudo, Magnanelli, Glik e Immobile, tutti per gioco falloso; calci d'angolo 10-4 per il Sassuolo, presente in tribuna il commissario tecnico della Nazionale Cesare Prandelli. Si è giocato al Mapei Stadium-Città del Tricolore di Reggio Emilia, sede, seppur riammodernata in più settori, dello spareggio promozione perduto ai calci di rigore contro il Perugia nel giugno del 1998. Il Sassuolo, per la serie A ha lasciato l'impianto di Modena in luogo di quello reggiano. Pioggia battente per tutti e novanta i minuti, terreno poco al di sotto del limite della praticabilità, specie nelle zone centrali del campo. Sistemati nel settore ospiti sono presenti circa 500 sostenitori granata.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 19 gennaio 2014]
Un film già visto, in particolare il settembre, alla prima giornata di campionato. Già, perché al Mapei Stadium finisce esattamente come all'Olimpico di Torino, ovvero 2-0 per i granata, con la neo promossa emiliana con un pugno di mosche in mano. Chi sperava che l'impresa contro il Milan avesse rappresentato la svolta per il Sassuolo si deve ricredere: nonostante le buone intenzioni e i rinforzi di gennaio (qualcos'altro è in arrivo dal Parma, ovvero Rosi e Sansone), ci sarà da soffrire per mantenere la massima serie conquistata per la prima volta nel giugno scorso per i neroverdi, dopo questo ko raggiunti dal Bologna e quindi terzultimi in classifica. Immobile e Brighi fanno cantare il Toro sotto la pioggia - Chi sente profumo d'Europa è invece la formazione di Giampiero Ventura, grazie a questo blitz al settimo posto insieme al Parma (si attende il risultato del Verona per vedere quante lunghezze sono da recuperare all'Hellas) e quindi con legittime aspirazioni continentali. Anche perché il gruppo continua a fornire risposte importanti sul piano della solidità e chi viene mandato in campo, come nel caso di Masiello stavolta (preferito a Pasquale), fa sempre il suo. E così sotto il diluvio che con il passare dei minuti ha reso un pantano il terreno di gioco fanno festa i tifosi dei granata, compatti e cinici quanto basta nello sfruttare le due uniche vere occasioni da rete. A mettere le ali al Toro (prima vittoria del 2014) un Immobile arrivato così in doppia cifra (avrà preso nota il ct Cesare Prandelli, presente in tribuna) e Brighi, fra l'altro a segno anche all'andata contro gli uomini di Di Francesco. Dopo una prolungata fase di studio, anche a causa delle condizioni del terreno di gioco, reso scivoloso e pesante dalla pioggia battente (unico pericolo un colpo di test di Chibsah fuori di un soffio), al 25' la gara si sblocca: Immobile approfitta di una indecisione dei difensori di casa sulla linea di centrocampo, e dopo una lunga cavalcata, resistendo anche alla trattenuta di Manfredini (non granché il suo esordio), scavalca Pegolo con un delizioso tocco sotto di destro, raggiungendo quota 10 reti in campionato. Un minuto dopo Ariaudo interviene in modo scomposto su Farnerud che, colpito alla nuca, sarà costretto ad abbandonare il campo al 29' e recarsi in ospedale, su consiglio dello staff sanitario del Torino, per ulteriori accertamenti. Il Sassuolo prova a darsi una scossa, ma la reazione degli uomini di Di Francesco, anche se generosa, è poco organizzata e incisiva. Al rientro dagli spogliatoi, dopo una conclusione di Berardi di poco a lato, il Toro trova il raddoppio con Brighi, pronto a ribadire in fondo al sacco la corta respinta di Pegolo sul destro a giro di Cerci. Il Sassuolo subisce il colpo, Di Francesco si gioca tre cambi in pochi minuti e i neroverdi si riversano nella metà campo avversaria alla ricerca del gol che potrebbe riaprire i giochi. A parte qualche mischia su palla inattiva, però, Padelli rischia poco o nulla. E anzi è il collega Pegolo a negare il tris in un paio di occasioni allo scatenato Immobile, sempre più determinante nella cavalcata della Ventura band per la felicità del presidente Urbano Cairo, sorridente in tribuna per un Toro sempre più vicino alle big in classifica.