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Olimpico
22/03/2014
h.18.00
TORINO - LIVORNO 3-1 (1-0)
Torino
: Padelli, Moretti, Glik, Bovo, Darmian, El Kaddouri, Vives (al 79' Gazzi), Kurtic, Maksimovic, Immobile (al 76' Tachtsidis), Cerci (al 73' Meggiorini). A disposizione: Berni, Gomis. Rodriguez, Vesovic, Barreto. All.: Ventura.
Livorno: Bardi, Piccini, Ceccherini, Emerson (al 30' Rinaudo), Castellini, Mesbah, Greco (al 66' Siligardi), Duncan (al 70' Benassi), Biagianti, Belfodil, Paulinho. A disposizione: Anania, Aldegani, Coda, Valentini, Gemiti, Mosquera, Bardolini, Borja. All.: Di Carlo.
Arbitro: Russo di Nola.
Reti: Immobile 25', 60', 67' (T), Siligardi 89' (L).
Spettatori: 12.572 di cui 3.792 paganti per un incasso 73.030 piu 8.780 abbonati.
Note: Ammonito Mesbah per gioco falloso; calci d'angolo 12-4 per il Torino, recupero 2' pt, 4' st. Presenti all'Olimpico una cinquantina di sostenitori del Livorno. Serata fredda e a tratti ventosa con cielo a minacciare pioggia, terreno in discrete condizioni anche se insidioso e scivoloso in più punti. Dopo 4 sconfitte consecutive il Torino torna alla vittoria.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 22 marzo 2014]
Addio digiuno realizzativo, addio filotto di sconfitte, addio tabù Olimpico. Il triplice addio porta in calce la firma di Ciro Immobile, nuovo capocannoniere della Serie A e serissimo candidato per un posto in Brasile: il Torino riparte dopo quattro sconfitte consecutive, nelle quali non aveva mai trovato la via della rete, e si riprende anche il suo stadio, orfano di successi dal 26 gennaio (1-0 all'Atalanta). Notte fonda per il Livorno, mai in partita dal punto di vista tattico e agonistico: un passo indietro per la formazione di Mimmo Di Carlo, che nelle ultime uscite aveva mostrato incoraggianti segnali di ripresa e che ora teme il possibile sorpasso del Bologna. Immobile, primo squillo - Ventura rilancia dal primo minuto la sua coppia gol titolare dopo il riposo contro il Napoli e il Torino va subito a caccia del vantaggio: Cerci parte centralmente per lasciare spazio agli inserimenti di Kurtic ed è proprio su quest'asse che al 7' viene costruita la prima palla gol. Cross dell'ex Sassuolo, l'attaccante riceve in area piccola e calcia sull'uscita di Bardi. E' un primo tempo impegnativo per il portiere dell'Under 21, chiamato in causa proprio da un esterno destro al volo di Kurtic, bloccato senza troppi problemi. Al 25' si materializza il vantaggio. Punizione da destra, Bovo crossa sul primo palo, Immobile sfrutta un blocco di Maksimovic e va a staccare sulla testa di Paulinho, spedendo nell'angolo il pallone dell'1-0. Il Livorno sbanda, Bovo prova a mettersi in proprio e spara a rete da circa 25 metri, Bardi risponde presente così come al 30' - miracolo su una schiacciata aerea di Glik - e su una punizione centrale di Cerci. La serata dell'estremo labronico è ricca di impegni, altra gran parata su colpo di testa di Kurtic prima di un episodio in grado di cambiare le sorti del match. Controllo dubbio di El Kaddouri nella propria area, il braccio è largo e potrebbe starci il rigore: Russo lascia correre e il contropiede granata prende vita, imbucata per Cerci - partito in posizione alquanto dubbia - e occasione enorme per l'attaccante scuola Roma, che a tu per tu con Bardi calcia debolmente. Ciro cala il tris - Il primo segnale di vita degli ospiti, che alla mezz'ora avevano perso Emerson per un problema fisico, arriva in pieno recupero: destro dai 18 metri di Belfodil, respinge Padelli. La ripresa vede il Torino ancora sul pezzo, Cerci si divora il raddoppio al 9' dopo un pregevole scambio stretto con Immobile. Se il numero 11 proprio non riesce a centrare i pali, il suo compagno di reparto è in serata di grazia. Solito movimento a fintare di andare sul pallone per attaccare la profondità sul passaggio in orizzontale di Kurtic, El Kaddouri di prima intenzione serve Immobile in profondità, l'idea del centravanti è quella di andare di potenza: ne esce un destro sporco che beffa Bardi dopo aver toccato terra. L'ex Genoa ha il piede caldo, al minuto 22 arriva la tripletta. Buco di Biagianti ai 30 metri, Immobile raccoglie palla, conta i passi e calcia dal limite dell'area nell'angolo alla destra del malcapitato Bardi. Il finale vede la tradizionale passerella regalata ai suoi da Ventura: Immobile si gode la standing ovation, Cerci non gradisce il cambio e va dritto negli spogliatoi, ignorando panchina e compagni. L'unica gioia per il Livorno arriva proprio da un subentrante: al 44' Siligardi punisce un'uscita avventata di Padelli e fa 3-1, troppo poco per una formazione che deve salvarsi, troppo poco contro un Immobile formato Mondiale.