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Olimpico
11/05/2014
h.15.00
TORINO - PARMA 1-1 (1-0)
Torino
: Padelli, Bovo, Glik, Moretti, Maksimovic, Kurtic, Vives (all'84' Tachtsidis), El Kaddouri (all'87' Meggiorini), Darmian, Cerci, Immobile. A disposizione: Gomis, Berni, Rodriguez, Vesovic, Barreca, Gazzi, Barreto, Larrondo. All.: Ventura.
Parma: Mirante, Cassani, Paletta, Lucarelli, Gobbi, Acquah, Marchionni (al 77' Amauri), Parolo, Molinaro (al 46' Schelotto), Cassano (all'84' Obi), Biabiany. A disposizione: Pavarini, Bajza, Rossini, Gargano, Galloppa, Munari, Mauri, Cerri, Palladino. All.: Donadoni.
Arbitro: Damato di Barletta.
Reti: Immobile 42' (T), Biabiany 71' (P).
Spettatori: 25.569 di cui 16.789 paganti per un incasso di 387.950 euro, più 8.780 abbonati.
Note: Espulsi Lucarelli al 62' per gioco scorretto e Immobile al 72' per doppia ammonizione, entrambe per comportamento non regolamentare. Ammoniti Bovo, Glik, Parolo e Acquah, tutti per gioco scorretto. Calci d'angolo 5-3 per il Torino, recupero 2' pt, 3' st. Giornata di sole, stadio Olimpico completamente esaurito in ogni ordine di posto. Presenti nel settore ospiti circa 700 sostenitori del Parma.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica del 12 maggio 2014]
Rallentare all'ultima curva in vista dello sprint finale. Toro e Parma si spaventano ma non si fanno male; all'Olimpico di Torino finisce 1-1, un punto a testa ma nessuno può togliere lo spumante dal ghiaccio. I granata si mangiano le mani perché, dopo il gol dell'illusione di Immobile, è arrivato anche il pareggio di Biabiany; gli emiliani, dal canto loro, tirano un sospiro di sollievo per una gara che hanno saputo rimettere in piedi pur in inferiorità numerica, ma sanno che il pallino, mai come adesso, è nelle mani della squadra di Ventura. Il Toro, infatti, conserva un punto in più in classifica, il che significa che vincere a Firenze vorrebbe dire conquistare dopo un ventennio di assenza l'ultimo posto valido per l'Europa. Padroni del proprio destino, certo, ma al cospetto di una partita dall'alto tasso di difficoltà. Anche se la Fiorentina è appagata dal quarto posto garantito, anche se il gemellaggio granataviola può rasserenare ulteriormente gli animi, anche se domenica cadrà il sesto anniversario di quel Torino- Fiorentina 0-1 deciso da una fantastica rovesciata di Osvaldo che proiettò i viola di Pradelli in Champions League. E poi, dicono i maligni, ci sono anche quegli sgambetti incrociati e quelle "vendette" da gustare fredde, con sullo sfondo il Milan che un anno fa beffò sul traguardo Champions proprio i viola. Il pomeriggio di emozioni forti di un Olimpico pieno come un uovo (mancava soltanto il presidente Cairo, colpito nella notte da una lieve indisposizione) è tutto nel volto di Immobile: il sorriso radioso del 42' del primo tempo, complice lo svarione clamoroso della difesa ospite, l'amarezza infinita per l'espulsione al 28' della ripresa. Il re dei bomber della A, infatti, ha segnato il gol numero 22 di una stagione irripetibile, nove reti nelle ultime otto partite disputate. Nei primi quarantacinque minuti Ciro segna, la Nazionale lo attende a braccia aperte e il Toro va a nozze. Tutto il contrario della ripresa, con il Parma in dieci per l'espulsione di Lucarelli che pareggia con Biabiany bravo ad approfittare della respinta di Padelli sul rigore di Cassano. Una ripresa in cui tutto si complica anche per Immobile che becca due gialli ingenui in dieci minuti, per una mezza baruffa con Lucarelli appena espulso e per una simulazione. L'attaccante granata salterà la sfida di Firenze ma - salvo sorprese - dovrebbe far parte comunque dell'elenco degli azzurri di Prandelli.