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Parken
11/12/2014
h.19.00
FC KOBENHAVN - TORINO 1-5 (1-2)
FC København
: Andersen, Amartey, Jorgensen M., Antonsson, Hogli, Amankwaa, Delaney, Claudemir (al 77' Lindbjerg), Toutouh, Jorgensen N. (all'84' Felfel), De Ridder (all'87' Olsen). A disposizione: Christensen, Bay. All.: Solbakken.
Torino: Padelli, Maksimovic (al 60' Jansson), Glik, Moretti, Darmian, Bovo, Gazzi, El Kaddouri (al 66' Graziano), Silva, Amauri, Martinez (al 58' Quagliarella). A disposizione: Gillet, Rosso, Caronte. All.: Ventura.
Arbitro: Bezborodov (Russia).
Reti: Amartey 6' (K), Martinez 15', 47' (T), Amauri 53' rig. (T), Darmian 49' (T), Silva 53' (T).
Spettatori: 9.202 paganti, incasso non comunicato.
Note: Espulsi Antonsson al 30' per fallo da ultimo uomo, e Jorgensen M. al 40' per fallo su Amauri in chiara occasione da gol. Serata polare, terreno non in perfette condizioni, calci d'angolo 6-4 per il Torino, recupero 0' pt, 2' st. Nel Torino, in formazione largamente rimaneggiata tra infortuni e indisponibili perché non in lista Uefa, sono aggregati tre calciatori della formazione Primavera, ovvero Rosso, Graziano e Caronte. Per Graziano, entrato al 66' al posto di El Kaddouri, esordio assoluto in maglia granata. Presenti al Parken di Copenhagen oltre 1.000 sostenitori granata.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 12 dicembre 2014]
Non c'era tempo per pensare al freddo glaciale, il Torino doveva prendersi i sedicesimi di finale di Europa League e lo ha fatto con autorità, cancellando il Copenaghen e blindando la qualificazione. Per circa 40 minuti i granata hanno sognato il primo posto, visto il risultato di parità a Bruges: il gol di Refaelov a 2' dalla fine spegne le velleità di vetta ma non va ad intaccare una serata splendida per il Toro, conclusa con tutto il gruppo a festeggiare insieme ai mille tifosi che hanno raggiunto la capitale danese. Contro l'emergenza - Giampiero Ventura si è trovato costretto a fare la conta dei sopravvissuti. L'influenza dell'ultimo minuto di Vives ha tolto un altro centrocampista al tecnico granata, già privo di Benassi, Nocerino e Sanchez Mino per infortunio e del trio Basha-Ruben Perez-Farnerud per ragioni di lista Uefa. Spazio dunque all'esperimento Bovo intermedio destro, con Gazzi ed El Kaddouri a completare l'inedita mediana. La serata del Toro si apre con un rischio psicodramma. Retropassaggio di Gaston Silva che spiazza Moretti e obbliga Glik al recupero disperato, il polacco prova a spazzare in angolo ma il suo tentativo si infrange contro la scivolata di Amartey: effetto flipper letale, Copenaghen in vantaggio. Il Torino avrebbe dalla sua tutti e tre i risultati in caso di mancata vittoria dell'HJK ma per fare calcoli è ancora presto, Martinez svaria con efficacia sul fronte d'attacco e al quarto d'ora impatta. Lancio lungo di Glik, stop in corsa a saltare Jorgensen e splendido diagonale mancino che batte Andersen. Padelli c'è - La gioia del pareggio dà alla testa, Padelli è chiamato a salvare i pali in due occasioni: prima su un velenoso sinistro di Hogli, poi su un tiro-cross di Amankwaa, anticipando in maniera provvidenziale De Ridder. Alla mezz'ora il match si mette in discesa. Altro lancio in verticale, Amauri è in fuorigioco ma si disinteressa della sfera, lasciando spazio a Martinez: Antonsson abbatte il venezuelano, punizione dal limite e rosso diretto. Jorgensen resta l'unico centrale di ruolo nel Copenaghen ma la sua permanenza in campo è a tempo: al 42' stende Amauri in area di rigore, penalty e rosso, l'italo-brasiliano apre il piatto destro e va a festeggiare sotto l'affollatissimo settore ospiti granata. In undici contro nove non c'è più partita, il Toro è famelico. Partita finita - Pronti via, El Kaddouri alza la testa e premia il taglio di Martinez: scavetto sull'uscita di Andersen e tris servito. Il Torino spinge ancora sull'acceleratore, il portiere danese salva la porta su conclusione del solito Martinez ma deve arrendersi sul destro al volo di Darmian, servito da un bel cross di Gaston Silva. L'uruguaiano è ancora a caccia di riscatto dopo l'errore in avvio e si iscrive alla festa, raccogliendo una spizzata di El Kaddouri e sparando col mancino sul palo lontano. Con trentasette minuti da giocare e il risultato sull'1-5, a Ventura non restano che i cambi - gloria anche per il baby Graziano - e la radiolina: tutto tace fino all'88', poi il Bruges tira giù il Toro dalla vetta. Nulla che rovini la festa granata, il passaggio ai sedicesimi è già un traguardo importantissimo.