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Mapei Stadium, Reggio Emilia
20/01/2016
h.20.45
SASSUOLO - TORINO 1-1 (1-1)
Sassuolo
: Consigli, Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso, Biondini (all'81' Laribi), Magnanelli, Duncan, Berardi (al 74' Falcinelli), Defrel (all'87' Politano), Sansone. A disposizione: Pegolo, Pomini, Ariaudo, Antei, Gazzola, Fontanesi, Longhi, Pellegrini, Pierini. All.: Di Francesco.
Torino: Ichazo, Maksimovic, Glik, Moretti, Zappacosta (all'81' Bovo), Benassi (all'80' Baselli), Gazzi, Acquah, Silva, Belotti, Immobile. A disposizione: Padelli,. Castellazzi, Molinaro, Vives, Quagliarella, Martinez. All.: Ventura.
Arbitro: Celi di Bari.
Reti: Belotti 22' (T), Acerbi 41' (S).
Spettatori: 10.707 di cui 4.397 paganti per un incasso di 42.610 euro e 6.310 abbonati per una quota partita di 55.670 euro.
Note: Ammoniti Benassi, Glik, Vrsaliko, Magnanelli e Acquah per gioco falloso, Maksimovic per proteste; espulso al 93' Ventura per proteste in seguito alla severa ammonizione ad Acquah. Calci d'angolo 8-5 per il Sassuolo, recupero 0' pt, 4' st. Serata fredda, terreno in discrete condizioni, presenti al Mapei Stadium di Reggio Emilia circa 200 sostenitori granata.
Cronaca
[Tratto da La Repubblica online del 20 gennaio 2016]
Non ci sono né vincitori né vinti nel recupero della 16esima giornata di serie A: Sassuolo e Torino si accontentano di un piccolo passo avanti in classifica, al termine di un 1-1 che nel complesso rispecchia i valori emersi in campo. Succede tutto nel primo tempo, giocato su ritmi più elevati rispetto a una ripresa piuttosto soporifera. Il pareggio probabilmente fa più felice un Toro che sembra essersi ormai lasciato alle spalle il momento peggiore, coinciso con tre ko consecutivi prima del successo sul Frosinone di sabato scorso. Gli emiliani, al contrario, speravano di sfruttare il fattore campo (gli uomini di Di Francesco sono ancora imbattuti in casa) per scavalcare il Milan al sesto posto, ma fanno troppo poco per poter avere ragione della squadra di Ventura, organizzata e ben disposta sul terreno di gioco. Zappacosta spina nel fianco - Ventura ricorre ad un ampio turnover a centrocampo, dove deve rinunciare all'indisponibile Peres, sostituito da Zappacosta: Acquah viene preferito a Baselli e, sulla sinistra, Gaston Silva a Molinaro. In porta conferma per Ichazo, mentre in avanti c'è ancora spazio per il tandem Belotti-Immobile, reduci dall'ottima prova contro il Frosinone. Di Francesco, invece, punta su Defrel come perno centrale del tridente, completato da Berardi e Sansone. Il Sassuolo parte bene e cerca di imporre il proprio gioco con una fluida ragnatela di passaggi in mediana e frequenti sovrapposizioni sulle fasce. Dopo una decina di minuti di assestamento, però, il Torino sale di tono, sfruttando soprattutto le discese di Zappacosta sulla destra e il grande lavoro di Immobile. Acerbi risponde a Belotti - E' proprio l'attaccante, da poco tornato a vestire il granata, a dare il là all'azione del vantaggio al 22', verticalizzando alla perfezione per Benassi sulla sinistra. Il centrocampista mette in mezzo all'area dove Belotti trafigge di piatto Consigli, tra le proteste dei padroni di casa che reclamano per un contatto tra l'autore del gol e Peluso, valutato involontario dal direttore di gara. Il Sasssuolo fatica a riorganizzarsi e il Toro sfiora il raddoppio con un'incornata di Glik su cross di Maksimovic: Consigli è bravo a deviare in tuffo. Il primo tempo sembra destinato a finire così, ma al 40' i neroverdi agguantano il pari. Biondini - favorito da un rimpallo sugli sviluppi di una punizione dalla destra - va al tiro, Ichazo respinge corto e Acerbi si fa trovare pronto per il tap-in vincente. Secondi tempo spento - La ripresa non regala particolari sussulti e le due squadre si controllano a vicenda. Nello spazio di appena un minuto, tra il 60' e il 61', Defrel e Belotti impegnano Ichazo e Consigli che si fanno trovare attenti. L'occasione migliore è del Sassuolo, ma arriva soltanto all'83', quando Vrsaljko pennella il cross dalla destra e Sansone, di testa, non inquadra la porta di un soffio. I cambi dei due allenatori non modificano la sostanza e nel finale prevale la paura di perdere rispetto alla voglia di conquistare l'intera posta in palio.